

Carissimi Don Giorgio e Don Giuseppe,
qui siamo sott´acqua!!
Ormai da più di 60 giorni piove ininterrottamente e il terreno non regge più. Ormai le frane non si contano più, le alluvioni dei grandi fiumi che dall´interno portano al mare sono innumerevoli dai fiumiciattoli ai rigagnoli. Scene da fine del mondo. Immagini catastrofiche di figli rubati dalla violenza delle frane dalle braccia della madre. I morti sono ormai centinaia e i senza tetto raggiungono gli 80.000. Tutto ciò nello Stato di Santa Caterina, quello stato che voi stesso avete visitato in occasione della mia Ordinazione Episcopale e che ora é prostrato da questa calamitá.
Fortunatamente la solidarietà si é fatta viva e incessante, le parrocchie sono diventate luoghi di rifugio di tutti gli sfollati, famiglie intere hanno perso tutto ed ora nelle sale parrocchiali cercano almeno di sopravvivere trovando una minestra calda e un po´di conforto degli assistenti sociali.
Purtroppo so che i giornali in Europa hanno altre notizie da farvi giungere e non hanno tempo per informarvi su queste cose, ma visto che siamo Chiesa, ci ho tenuto a farvi sapere questo, non perché ne sentiate pena, ma perché possiate sostenerci con la vostra preghiera. Preghiamo perché non ci siano danni ulteriori.
Un caro abbraccio di cuore, e che l´Avvento del Signore ci aiuti a cogliere la sua visita anche in questi fatti.
Dom José
qui siamo sott´acqua!!
Ormai da più di 60 giorni piove ininterrottamente e il terreno non regge più. Ormai le frane non si contano più, le alluvioni dei grandi fiumi che dall´interno portano al mare sono innumerevoli dai fiumiciattoli ai rigagnoli. Scene da fine del mondo. Immagini catastrofiche di figli rubati dalla violenza delle frane dalle braccia della madre. I morti sono ormai centinaia e i senza tetto raggiungono gli 80.000. Tutto ciò nello Stato di Santa Caterina, quello stato che voi stesso avete visitato in occasione della mia Ordinazione Episcopale e che ora é prostrato da questa calamitá.
Fortunatamente la solidarietà si é fatta viva e incessante, le parrocchie sono diventate luoghi di rifugio di tutti gli sfollati, famiglie intere hanno perso tutto ed ora nelle sale parrocchiali cercano almeno di sopravvivere trovando una minestra calda e un po´di conforto degli assistenti sociali.
Purtroppo so che i giornali in Europa hanno altre notizie da farvi giungere e non hanno tempo per informarvi su queste cose, ma visto che siamo Chiesa, ci ho tenuto a farvi sapere questo, non perché ne sentiate pena, ma perché possiate sostenerci con la vostra preghiera. Preghiamo perché non ci siano danni ulteriori.
Un caro abbraccio di cuore, e che l´Avvento del Signore ci aiuti a cogliere la sua visita anche in questi fatti.
Dom José