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19 dicembre 2020

Sussidi per la VI Domenica d'Avvento

Nell'attuale situazione dettata dall'emergenza sanitaria, gli orari delle celebrazioni nelle nostre due parrocchie non subiscono variazioni.

Ricordiamo che sulla pagina Facebook Due Cortili Gratosoglio verrà trasmessa la celebrazione eucaristica delle 10.30 da San Barnaba.

ChiesaTV (canale 195 del digitale terrestre) alle 9.30 e alle 17.30 e UnicaTV (canale 193) alle 10 trasmetteranno invece la Messa in Rito Ambrosiano, rispettivamente dal Duomo di Milano e dalla basilica di San Nicolò a Lecco.

 

Per quanti invece non potessero partecipare alla Messa, o per quanti riescono ma intendono ugualmente intensificare la propria preghiera in questo tempo forte, invitiamo a scaricare i seguenti sussidi per la VI Domenica di Avvento – Domenica dell’Incarnazione:

12 dicembre 2020

Sussidi per la V Domenica d'Avvento


Nell'attuale situazione dettata dall'emergenza sanitaria, gli
orari delle celebrazioni nelle nostre due parrocchie non subiscono variazioni.


Ricordiamo che sulla pagina Facebook Due Cortili Gratosoglio verrà trasmessa la celebrazione eucaristica delle 10.30 da San Barnaba.


ChiesaTV (canale 195 del digitale terrestre) alle 9.30 e alle 17.30 e UnicaTV (canale 193) alle 10 trasmetteranno invece la Messa in Rito Ambrosiano, rispettivamente dal Duomo di Milano e dalla basilica di San Nicolò a Lecco.

Per quanti invece non potessero partecipare alla Messa, o per quanti riescono ma intendono ugualmente intensificare la propria preghiera in questo tempo forte, invitiamo a scaricare i seguenti sussidi per la V Domenica di Avvento:

05 dicembre 2020

Sussidi per la IV Domenica d'Avvento

Nell'attuale situazione dettata dall'emergenza sanitaria, gli orari delle celebrazioni nelle nostre due parrocchie non subiscono variazioni.
 

Ricordiamo che sulla pagina Facebook Due Cortili Gratosoglio verrà trasmessa la celebrazione eucaristica delle 10.30 da San Barnaba.

ChiesaTV (canale 195 del digitale terrestre) alle 9.30 e alle 17.30 e UnicaTV (canale 193) alle 10 trasmetteranno invece la Messa in Rito Ambrosiano, rispettivamente dal Duomo di Milano e dalla basilica di San Nicolò a Lecco.

 

Per quanti invece non potessero partecipare alla Messa, o per quanti riescono ma intendono ugualmente intensificare la propria preghiera in questo tempo forte, invitiamo a scaricare i seguenti sussidi per la IV Domenica di Avvento:

Il respiro che dà vita: gli incontri (trascrizione dell'appuntamento del 3 dicembre 2020)

Don Alfredo: La prova della pandemia ci sta restituendo una consapevolezza nuova eppure antica a riguardo dell’importanza delle relazioni per la nostra vita. Il dramma di coloro che muoiono soli, senza i propri cari, negli ospedali e nelle case di riposo ci scuote e ci chiede di dare valore, cioè tempo e premure, agli incontri coi famigliari, i vicini, gli amici.

Paradossalmente le attenzioni di distanziamento sono illuminanti sulle tante, troppe, distanze che segnano le nostre vite: ferite che sanguinano e rancori che covano da lungo tempo, anziché involuzioni generate da indifferenze, incomprensioni, giudizi o preguidizi, apparentemente insanabili. Sono esempi delle estreme conseguenze dell’individualismo esasperato che segna il nostro tempo e la nostra vita.

La Sacra Scrittura, anche in giorni così, si conferma come la grammatica necessaria per leggere in profondità ciò che il Signore sta dicendoci. La vogliamo ascoltare anche oggi nel Vangelo e in tre racconti semplici tratti dalla quotidianità.

28 novembre 2020

Sussidi per la III Domenica di Avvento 2020


Nell'attuale situazione dettata dall'emergenza sanitaria, gli orari delle celebrazioni nelle nostre due parrocchie non subiscono variazioni.


Ricordiamo che sulla pagina Facebook Due Cortili Gratosoglio verrà trasmessa la celebrazione eucaristica delle 10.30 da San Barnaba.

ChiesaTV (canale 195 del digitale terrestre) alle 9.30 e alle 17.30 e UnicaTV (canale 193) alle 10 trasmetteranno invece la Messa in Rito Ambrosiano, rispettivamente dal Duomo di Milano e dalla basilica di San Nicolò a Lecco.

 

Per quanti invece non potessero partecipare alla Messa, o per quanti riescono ma intendono ugualmente intensificare la propria preghiera in questo tempo forte, invitiamo a scaricare i seguenti sussidi per la III Domenica di Avvento:

27 novembre 2020

Proposta di incontri comunitari per l'Avvento

Online sulla pagina Facebook Due Cortili Gratosoglio dalle 18 alle 19 (dopo la riflessione introduttiva sarà possibile interagire in chat) 

Giovedì 3 dicembre

Il respiro che dà vita: gli incontri

a cura di don Alfredo, suor Maria Angela e Marco

 

 

Giovedì 10 dicembre

 La lezione del lockdown: il valore del quotidiano

a cura di don Francesco


21 novembre 2020

Sussidi per la II domenica di Avvento 2020

Nell’attuale situazione dettata dall’emergenza sanitaria, gli orari delle celebrazioni nelle nostre due parrocchie non subiscono variazioni.

Ricordiamo che sulla pagina Facebook Due Cortili Gratosoglio verrà trasmessa la celebrazione eucaristica delle 10.30 da San Barnaba.

ChiesaTV (canale 195 del digitale terrestre) alle 9. 30 e alle 17.30 e UnicaTV (canale 193) alle 10 trasmetteranno invece la Messa in Rito Ambrosiano, rispettivamente dal Duomo di Milano e dalla basilica di San Nicolò a Lecco.

Per quanti invece non potessero partecipare alla Messa, o per quanti riescono ma intendono ugualmente intensificare la propria preghiera in questo tempo forte, invitiamo a scaricare i seguenti sussidi per la II Domenica di Avvento:


14 novembre 2020

Avvento 2020 - Apri gli occhi: Gesù abita in mezzo a noi!

L'altare di San Barnaba...


...e quello di Maria Madre della Chiesa 


Carissimi, 

in questi giorni entrando nelle nostre chiese pare che sia già Natale. Infatti il Bambino è stato posto al centro degli sguardi, davanti all’altare. Non per scherzo è già collocato lì ma perché vogliamo raccogliere in un tempo così complicato di pandemia il DONO di vedere, ma anche la CHIAMATA a rendere visibile, la presenza del Signore Gesù che già abita in mezzo a noi.

Sussidi per la I Domenica di Avvento 2020

Nel Vangelo di questa domenica si parla del Tempio di Gerusalemme: ecco una ricostruzione.


Nell’attuale situazione dettata dall’emergenza sanitaria, gli orari delle celebrazioni nelle nostre due parrocchie non subiscono variazioni.

Ricordiamo che sulla pagina Facebook Due Cortili Gratosoglio verrà trasmessa la celebrazione eucaristica delle 10.30 da San Barnaba.

ChiesaTV (canale 195 del digitale terrestre) alle 9. 30 e alle 17.30 e UnicaTV (canale 193) alle 10 trasmetteranno invece la Messa in Rito Ambrosiano, rispettivamente dal Duomo di Milano e dalla basilica di San Nicolò a Lecco.

Per quanti invece non potessero partecipare alla Messa, o per quanti riescono ma intendono ugualmente intensificare la propria preghiera in questo tempo forte, invitiamo a scaricare i seguenti sussidi per la I Domenica di Avvento:


13 novembre 2020

Avvento 2020 per i Cammini d’Iniziazione Cristiana



Nell’attuale situazione dettata dall’emergenza sanitaria, anche i Cammini d’Iniziazione Cristiana delle nostre parrocchie subiscono importanti variazioni.

Invitiamo quindi a scaricare le lettere indirizzate da don Alfredo e dai catechisti a seconda delle classi di appartenenza:


30 novembre 2019

Le confidenze dell’angelo Gabriele

Carissimi, l’angelo birichino che sta accompagnando il nostro Avvento, nella festa dell’Immacolata si presenta a noi attraverso lo straordinario incontro con Maria.
Ci lasciamo guidare dalle parole del nostro Arcivescovo Mario [i grassetti sono nostri, ndr] che nell’omelia dell’8 dicembre dello scorso anno ci ha parlato delle confidenze che ha ricevuto dall’angelo Gabriele.
Buona meditazione.
don Alfredo

Non dovete credere che sia un mestiere facile quello dell’angelo inviato da Dio nella città di Galilea chiamata Nazaret. E in genere non dovete pensare che sia un mestiere facile quello di un angelo inviato in qualsiasi città. Forse neppure a Milano è tanto facile essere mandati per portare un annuncio da parte di Dio.
Ad ogni modo non è stato facile la mia missione di angelo inviato a Nazaret. Provate voi ad avere una gioia che trabocca dentro, una gioia che fa ardere il cuore, una gioia che fa danzare, esultare, una gioia che mette voglia di invitare tutti a fare festa, ad abbracciarsi in un entusiasmo contagioso. Provate voi a gridare in mezzo alla città: Rallegrati! Esulta! Gioisci! Provate!
La gente indaffarata, tutta presa dagli impegni, dalle scadenze, dagli affari alza appena la testa e la scuote e disapprova: in città arriva di tutto! Anche i matti li lasciano in giro. Non perdere tempo ragazzo! Pensa a lavorare: gli affari sono affari e il tempo è denaro. Non ti vergogni di invitare alla festa nel paese indaffarato? Il veleno del serpente antico ancora avvelena la vita con l’avidità e la frenesia.
La gente invidiosa, la gente presuntuosa, i mercanti di allegria a prezzi scontati ti minacciano con una evidente ostilità: vai altrove a offrire la tua gioia! Non vedi che questo è il nostro mercato? Qui prosperano i nostri affari, perché noi vendiamo a buon prezzo polveri che fanno sognare, filtri magici che rendono euforici, giochi che inculcano struggenti frenesie di ricchezze improbabili. Non hai paura di offrire la gioia nella piazza del paese dell’euforia artificiale?
Provate ad annunciare a questa gente: rallegratevi! Il veleno del serpente antico ancora avvelena la vita con le passioni e l’orgoglio suscettibile. E poi ci sono le tristezze struggenti, le ferite dolorose della vita, le speranze deluse, gli amori sognati che non si sono mai compiuti, i figli attesi che non sono mai arrivati o che non hanno mai visto la luce, le solitudini desolate di chi ha dato tanto a tanti e si rende conto che al bisogno non riceve niente da nessuno. Di fronte alle pene inconsolabili, l’annuncio ti muore sulle labbra: come è possibile proclamare: “Rallegrati!”? Il veleno del serpente antico ancora avvelena le tristezze struggenti insinuandovi il sospetto sull’insensibilità di Dio e la sua assenza.
Non è facile la missione dell’angelo della gioia!
Ma poi sono entrato nella casa di Maria
la più santa e la più libera di tutte le creature. In quella casa, in quella donna fidanzata a un uomo della casa di Davide di nome Giuseppe, in quel dialogo al quale era sospesa la salvezza del mondo, ho visto le vie misteriose che percorre l’annuncio della gioia per diventare un “magnificat”.
L’annuncio della gioia irrompe come uno spavento: Maria rimase molto turbata. L’annuncio alla gioia, che è poi la mia missione di angelo del Signore, non entra nella vita di una persona come un’allegra eccitazione, come una piacevole distrazione dai fastidi della vita. È invece una proposta di vita. È una chiamata, non un sentimento; è un fuoco che arde dentro, non un lasciarsi andare disimpegnato. È l’apertura di un orizzonte impensato, non l’esaudimento di un desiderio. Perciò l’annuncio della gioia che viene da Dio irrompe nella casa di Nazaret come uno spavento.
L’annuncio della gioia consegna un nome nuovo: piena di grazia. Il nome nuovo è come una rinascita, il dono di una vita nuova, la rivelazione dell’identità più vera. “Chi sono io?” si chiedeva Maria. Ed era abituata a rispondersi: io sono Maria, una ragazza di Nazaret, devota e buona, e sono promessa sposa a un uomo della casa di Davide, a Giuseppe, il falegname. E io, angelo mandato da Dio, l’ho chiamata con il nome che svela il mistero che è in lei, la sua santità, la grazia che l’ha ricolmata della vita di Dio. All’annuncio della gioia di Dio viene alla luce la verità profonda della persona amata dal Signore, si aprono nuove strade, si accolgono i misteri santi della vita divina, indicibili, incomunicabili, eppure i più veri e i più necessari perché si possa accogliere l’annuncio della gioia.
L’annuncio della gioia rinnova una promessa: il Signore è con te! L’impresa di riconoscere la propria vocazione alla pienezza della gioia, l’impresa di far risplendere la verità profonda del cuore è impresa troppo ardua: non basta la buona volontà che si impegna, non basta l’intelligenza che comprende, non bastano le condizioni propizie. È necessario dimorare nella comunione, poter contare sull’alleanza con il Dio fedele.
Non è una missione facile quella di essere l’angelo che annuncia la gioia dei tempi messianici, ma mi riempie di fierezza e di gioia constatare che la potenza di Dio schiaccia la testa al serpente antico e guarisce dal veleno uomini e donne che come Maria accolgono il messaggio e così gli indaffarati, malati di avidità e frenesia, trovano pace e si aprono alla gioia; e i presuntuosi e gli idolatri, malati di passione e di orgoglio suscettibile, sono liberati e imparano l’umiltà e la purezza di cuore; e così gli afflitti, malati di sospetto sulla bontà di Dio, sono riconciliati e imparano a irradiare bontà oltre ogni confine desiderato.
Così mi ha confidato l’angelo Gabriele che è stato inviato in una città della Galilea chiamata Nazaret a una vergine di nome Maria, promessa sposa a un uomo della casa di Davide chiamato Giuseppe.

Arcabas, l’artista che ha dipinto l’annunciazione qui sopra, inserisce tra Maria e l’angelo una colomba dorata che si avvicina a Maria spingendo davanti a sé una piccola croce anch’essa d’oro. Un oro che si diffonde sull’abito, sul volto e sulle mani di Maria, quasi trasfigurandola. L’oro della divinità, della gioia, della gloria però nella forma del dolore e della morte. L’oro della vittoria, anche su quella forma e su quella morte. Perché come scriveva Alda Merini:
Maria era una donna che aveva in animo la poesia: per lei un angelo poteva essere una visita di tutti i giorni. Anche il pensiero di Maria era angelico, e non esitò a dire il suo sì, a manifestare la sua obbedienza. L’obbedienza non teme la morte né il patimento, chi obbedisce percorre moltissime strade e non è mai solo.

18 novembre 2019

“Venga il tuo regno”

Carissimi,

iniziamo l’Avvento lasciandoci ispirare dall'invito dell’arcivescovo Mario a rinnovare la speranza che ha il suo fondamento nel ritorno di Cristo quale meta della corsa della vita.

L’invocazione “Venga il tuo regno” trapunti le nostre giornate per coltivare in noi lo sguardo della fede che ci offre di vivere ogni occasione come situazione feconda per amare. Così anche la faticosa insicurezza che accompagna la nostra esistenza, e ancor più quella di molti nostri fratelli e sorelle duramente provati dalle situazioni della vita, può diventare la culla per gesti e parole di più vero amore.

Dall’immagine dell’angelo birichino raccogliamo alcune provocazioni.

Arcabas, “L'angelo birichino in sella a una bicicletta”


“Ci viene incontro inforcando una semplice bicicletta. Un mezzo di trasporto di cui il messaggero divino potrebbe ovviamente fare a meno, ma che esprime in modo immediato come Dio si serva di qualunque strumento per raggiungere gli uomini.
Lo slancio con cui l’angelo compie il gesto ed il suo volto sorridente esprimono, rendendo inutili le parole, l’urgenza e la bellezza del suo Annuncio.
I capelli rosso fuoco svolazzano anche le ali conferiscono dinamicità alla composizione dell’opera. Forse l’angelo si è appena fermato di fronte a Maria, perché vesti e capelli sembrano ancora mossi dal vento della corsa, ma il piede appoggiato a terra ci fa pensare che ormai il viaggio sia finito: è il momento della lieta notizia.

O forse sta cercando proprio noi. Cosa ci vuole annunciare?

I colori nell’insieme sono vivaci, l’ombra è alle spalle, in lontananza, la luce sta tutt’intorno ed infiamma la chioma dell’angelo. Anche le gambe che hanno pedalato sono nella luce. L’improbabile veicolo sembra lasciare una scia di fuoco.

Tutto sembra suggerire che … Dio ci viene incontro!

(fonte: scheda didattica sul sito del Museo Diocesano di Alba)

Auguro, a me e a tutti, di approfittare dell’Avvento per lasciarci ancora una volta stupire della fantasia di Dio che continuamente cerca modi per offrirci il suo amore. E chiedo al Signore per tutti noi l’audacia di saper inforcare ogni strumento utile perché lo stesso annuncio giunga a destinazione e susciti nuova speranza.
Come Maria diciamo:
Eccomi! perché venga il tuo regno, Signore, serviti anche di me. 

don Alfredo


«La fede che preferisco, dice Dio, è la speranza»

La fede che preferisco, dice Dio, è la speranza.
La fede non mi stupisce. Non è stupefacente.
Risplendo talmente nella mia creazione.
[...]
Che per non vedermi veramente ci vorrebbe che quella povera gente fosse cieca.
La carità, dice Dio, non mi stupisce. Non è stupefacente.
Quelle povere creature sono così infelici che a meno di avere un cuore di pietra, come non avrebbero carità le une per le altre.
Come non avrebbero carità per i loro fratelli.
Come non si toglierebbero il pane di bocca, il pane quotidiano, per darlo a dei bambini disgraziati che passano.
E mio figlio ha avuto per loro una tale carità.
[...]
Ma la speranza, dice Dio, ecco quello che mi stupisce.
Me stesso. Questo è stupefacente.
Che quei poveri figli vedano come vanno le cose e che credano che andrà meglio domattina.
[...]
Questo è stupefacente ed è proprio la più grande meraviglia della nostra grazia. E io stesso ne sono stupito.
E bisogna che la mia grazia sia in effetti di una forza incredibile. E che sgorghi da una fonte e come un fiume inesauribile.
[...]
Quello che mi stupisce, dice Dio, è la speranza.
Non me ne capacito.
Questa piccola speranza che ha l’aria di non essere nulla.
Questa bambina speranza. Immortale.

È un passaggio di una poesia di Péguy.

La speranza è il presupposto teologico per comprendere l'itinerario spirituale dell'Avvento ma allo stesso tempo è un dono che va invocato con forza e in particolare nei giorni che ci preparano al Natale.

La speranza è oggi più che mai virtù fragile e debole, spesso soffocata dal grido di chi resta sgomento davanti alle ingiustizie e alle sofferenze del mondo.
Ma dove possiamo rintracciarne il palpito, sentirne sui capelli il soffio, guardare le gocce della sua rugiada, stringerla almeno un poco fra le mani?

La speranza caratterizza il lavoro educativo: devi seminare in abbondanza nei cuori dei giovani che incontri con la sapienza del contadino che oggi lavora per raccogliere domani il frutto; è speranza quella che respiri ogni giorno incontrando i giovani che hanno poca memoria e, pur se figli di un'epoca che radicalizza l'attimo, sono proiettati al futuro e all'immagine di donna e uomo che saranno. Ecco: io la speranza la incontro ogni giorno fra i ragazzi del nostro quartiere e dei nostri oratori.

La incontro in loro e a volte malgrado loro stessi perché la speranza va invocata per loro dall'Alto ed evocata dalle loro fragili esistenze. E fosse solo per questo l'oratorio ha senso di esistere con i suoi percorsi più dichiaratamente connessi alla formazione credente a quelli più professionali fino alla quotidianità consumata nei cortili o sui campi da calcio.
Un crocevia di attività e progetti, di incontri fra ragazzi e giovani con adulti e anziani che hanno un segreto di fede da condividere.
E infine la speranza è contagiosa. Un contagio auspicabile e promettente. "Chi sta coi giovani resta giovane", ci disse - ed eravamo oltre un milione - nel 2000 in una calda serata d'estate un vecchio e santo Papa polacco! Era il suo segreto. Chi sta coi giovani continua a sperare: come vorrei che questo azzardo fosse assunto da molti più adulti del quartiere. 

don Giovanni

Proposta d’Avvento

Aspettando il Suo passaggio aiutiamoci a pregare

Ti invito a fermarti insieme, come quando aspetti il tram, a dedicare un piccolo spazio di attesa per orientare lo sguardo e il cuore lasciando guardare le “fermate” della tua vita da Lui.

Ogni sera partiremo da un salmo che ci fa esplorare una Parola su un momento diverso delle nostre giornate: una piccola introduzione, uno spazio di silenzio, la possibilità di condividere la preghiera. Non è indispensabile assicurare la presenza a tutti gli appuntamenti.

Dalle 18.45 alle 19.10 nella chiesa di S. Barnaba.

Un’attesa troppo lunga per attendere che Lui passi?



Martedì 19 e 26 novembre

Martedì 10 e 17 dicembre

don Francesco

I giovani iniziano l’Avvento con gli esercizi spirituali in Sant'Ambrogio

Sull’esempio di papa Francesco che nella Christus Vivit* ha proposto alcune storie di giovani che hanno ascoltato la Parola e si sono fidati di una Promessa, le tre meditazioni sono incentrate su tre giovani della Bibbia: Samuele, Davide e Salomone.

* al punto 9 afferma: «L’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore. La gloria della gioventù sta nel cuore più che nella forza fisica o nell'impressione che si provoca negli altri».

Predicatore per i giovani della Zona Pastorale I è il padre gesuita Francesco Cavallini.

Lunedì 18 novembre, Samuele: 1 Sam 3,1-4,1.

Martedì 19 novembre, Davide: 1 Sam 16,6-13.

Mercoledì 20 novembre, Salomone: 1 Re 3,1-15.

Nb: ritrovo ore 20.15 alla fermata del tram di via Feraboli



27 novembre 2018

Apri il tuo cuore!


Come gesto di famiglia
raccogli l’invito ad offrire una spesa solidale
per le famiglie che accedono
alla Piccola bottega della Carità
della nostra Caritas.

C’è bisogno di olio di semi, tonno, carne in scatola,
fagioli, mais, zucchero, pasta corta…
da portare in chiesa, negli appositi cesti e carrelli,
alle messe di sabato 1 e domenica 2 dicembre.

A Maria Madre anche nei giorni della settimana che precede,
alla messa delle 17.


Invitiamo in particolare le famiglie coinvolte nei cammini dei CIC
a valorizzare questo gesto in chiave educativa,
rendendo partecipi i propri bambini di un gesto di carità verso i più poveri.




L’iniziativa è promossa dai

Centri di Ascolto Caritas delle nostre parrocchie e realizzata coi volontari di
 
“Idea Solidale - Piccola bottega della Carità”



AVVENTO 2018 - 6 consegne verso il Natale


6 consegne verso il Natale

Verso il Natale 1: Ascolta il tuo cuore!                
Consegna della prima settimana:
Ritaglia 10 minuti al giorno per ascoltare ciò che si muove “dentro di te”: preoccupazione, scoraggiamento, delusione, ma anche gioia, soddisfazione, gratitudine… Si riesce a fare una volta anche in coppia e in famiglia? Porta tutto nella preghiera: affida, invoca, ringrazia, loda...


Verso il Natale 2: Apri il tuo cuore!                
Consegna della seconda settimana:
Come gesto di famiglia raccogli l’invito ad offrire una spesa solidale per le famiglie che accedono alla Piccola bottega della Carità della nostra Caritas. C’è bisogno di olio di semi, tonno, carne in scatola, fagioli, mais, zucchero, pasta corta… da portare in chiesa alle messe di sabato e domenica prossima.

Verso il Natale 3: Ascolta i fratelli!                

Consegna della terza settimana:
scegli di prestare ascolto a chi si aspetta un po' di attenzione da te,
forse è proprio tua moglie, tuo marito, un figlio o un altro famigliare ma può essere il collega di lavoro, il vicino di casa, il vecchio amico di un tempo o il povero che incrocia costantemente la tua strada.


Verso il Natale 4: Chiedi ospitalità!                
Consegna della quarta settimana:
suonare alla porta di qualcuno è un esercizio di umiltà perché contiene il riconoscimento di aver bisogno dell’altro, della sua parola, della sua compagnia…  suona alla porta di un vicino, anche se non molto conosciuto, per salutare e chiedere come va...


Verso il Natale 5: Ascolta la Parola di Dio!                
Consegna della quinta settimana: prepara la celebrazione del sacramento della Riconciliazione di Natale, se è possibile anche in coppia o in famiglia, tornando a qualche pagina di vangelo dell’Avvento che più “ti ha parlato” o utilizzando il sussidio preparato in parrocchia e trovi alle porte della chiesa.

Verso il Natale 6: Condividi la tua gioia!                
Consegna della sesta settimana: è il momento di celebrare di Natale augurando a tutti di sperimentarne la gioia. Maria ci guida col suo Magnificat a cantare l’amore di Dio.
Scegli un modo personalizzato di porgere questo augurio a chi hai a cuore e se in famiglia ci sono bambini coinvolgiamo anche loro godendo della loro creatività e semplicità.

10 dicembre 2016

Avvento di solidarietà 2016

Sabato 17 e domenica 18 dicembre nelle offerte delle Messe sosterremo la nostra Caritas per la realizzazione
della “Bottega solidale”.

I servizi di distribuzione alimenti alle famiglie in difficoltà, delle nostre Caritas parrocchiali, si uniscono per realizzare una “Bottega solidale” sul modello collaudato dell’Emporio solidale. 
Consiste in una diversa modalità di distribuzione (tipo negozio) che intende valorizzare maggiormente le persone bisognose, invitandole a diventare più responsabili nel ‘fare la spesa’ e nel gestire l’economia domestica. E’ anche un’occasione per i volontari del servizio di verificare le motivazioni e stile del proprio operare.

Anche con questo sforzo di rinnovamento
cerchiamo di fare nostro
LO SGUARDO DI CARITÀ DI GESÙ PASTORE.

La “Bottega solidale” troverà spazio nei locali di via Saponaro 28, finora utilizzati per lo stesso servizio e per quello del guardaroba (che viene ridimensionato a solo guardaroba per bambini da 0 a 12 anni). Abbiamo chiesto a titolo gratuito all'architetto Lorenzo Carmagnola di disegnare gli spazi e quantificare la spesa per i lavori di sistemazione dei locali e l’arredo necessario. Qui a lato trovate il capitolato delle spese preventivate che somma 3.468,10 € da cui andranno tolte varie voci di lavori che riusciremo a fare in modo volontario. Infine accanto a questo sforzo economico ed organizzativo, rinnoviamo l’appello a giovani ed adulti a collaborare fattivamente nella gestione del servizio che prenderà il via nei primi mesi del 2017: i servizi da svolgere sono vari e diversificati e ogni collaborazione, anche piccola, sarà benedetta.


Intanto la Caritas ringrazia a tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita della SETTIMANA DELLA CARITÀ
in entrambe le nostre parrocchie.

30 ottobre 2016

APPELLO PER IL SERVIZIO DEI VISITATORI

In vista del Natale le nostre parrocchie rinnovano il gesto semplice ma significativo della visita alle famiglie per offrire l’augu-rio della comunità cristiana.
Come potremmo esprimere la “prossimità” di Dio che in Gesù si è fatto uomo … se non incontrandoci in suo nome?
Archiviata ormai la “benedizione delle case”, comprendiamo che la visita alle famiglie in questa occasione non deve essere delegata ai sacerdoti, alle suore, ad alcuni laici… ma deve essere desiderio e impegno di ogni fedele verso i propri “vicini” di casa.                                                                      
Per questo chiediamo nuove disponibilità: ogni scala esprima una o più persone che a nome della comunità si mette a servizio per questo gesto!
In fondo alle chiese, dopo le messe di tutti i Santi e di Cristo Re, raccoglieremo le disponibilità.
Rispondiamo numerosi a questo appello!    

don Alfredo

13 novembre 2015

L’avvento: un tempo della nostra vita o un tempo per la nostra vita?

E’ strano il tempo in cui viviamo!
Ci sono persone che si sentono come in una centrifuga, spremuti, a cui il tempo corre via senza tregua e senza lasciare sapore, e altre a cui il tempo non passa mai, tra la frustrazione per le attese deluse e la noia del-l’inoperosità. Ci sono persone che hanno tempo da buttare e altre che hanno i minuti contati. Ci sono persone, o non è così per tutti, che vivono il tempo, il proprio tempo, il tempo della propria vita, non come ‘proprio’ ma sequestrato, svuotato (dagli impegni, dalle incombenze, dalle distrazioni, dalle evasioni, dalla noia…).
C’è bisogno di un tempo ‘per noi’, per dare spessore e sapore alla nostra vita personale, di coppia, di famiglia, di comunità…  e l’Avvento può essere un tempo così.
Iniziamo a viverlo come occasione privilegiata per riaccende il desiderio del cuore di accogliere la parola dell’amore di Dio che si fa carne per noi in Gesù.
Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna… (Gal 4,4)
E’ interessante che il regalo di Dio al tempo dell’uomo sia la possibilità di incontrarlo in Gesù di Nazareth.
A noi spesso tentati di pensare che il tempo dato a Dio sia tempo sottratto a noi - ai nostri interessi e divertimenti, ai nostri pensieri e sentimenti, alla nostra libertà…- (basti pensare a quanto ‘tempo diamo a Dio’ nella preghiera...), Lui risponde col tempo di un’intera vita umana, quella del Figlio Gesù, donata per amore nostro fino alla fine.
Non vale allora forse la pena di dedicarci con tutto noi stessi ad andargli incontro?
Vivere in questo spirito gli impegni di Avvento e l’inizio dell’Anno Santo della Misericordia sarà allora regalarci il tempo di cui abbiamo bisogno per dare pienezza alla nostra vita. In particolare ci impegniamo:
- a vivere bene la domenica cominciando dalla messa, nella quale sarà suggerita una intenzione di preghiera e di impegno settimanale;
- a pregare ogni giorno la parola di Dio in famiglia riprendendo qualche spunto dalle letture della domenica o usando il libretto preparato in diocesi;
- a prepararsi a celebrare il sacramento della Riconciliazione in modo adeguato, usando le proposte di esame di coscienza che saranno disponibili in chiesa
(nb: almeno un sacerdote sarà disponibile in chiesa di sabato dalle 16.45 alle 17.45);
- partecipare agli incontri formativi per adulti e giovani e il primo sarà giovedì 19 novembre ore 21 in chiesa a San Barnaba , in preparazione al 50° di vita consacrata di suor Agnese, sul tema:
«ALTRO CHE IL CUORE DI UN DIO PUO’ NUTRIRE TANTA CARITA’» (S. Bartolomea Capitanio)
Un’esperienza spirituale che fa bene al nostro essere cristiani incontro a Gesù che viene.
- sollecitati dalle parole del papa a vivere le opere della misericordia, proponiamo di offrire il frutto dell’av-vento di solidarietà per i carcerati più poveri della casa di reclusione di Opera attraverso il nostro don Francesco (che ci illustrerà il significato del gesto e i suoi modi concreti).