Carissimi fratelli e sorelle nel Signore,Buona Pasqua!
Come a Natale anche in occasione di questa Festa di Gesù Risorto vogliamo fare a tutti voi i nostri auguri perché la prossima sia una Pasqua nella luce di Cristo Signore. Un augurio che vuole raggiungere insieme i fedeli cristiani di Maria Madre della Chiesa e di San Barnaba, due Parrocchie che stanno camminando per diventare una sola Comunità Pastorale nel prossimo Settembre.
Desideriamo insieme augurarvi che lo Spirito di Gesù Risorto in questa Pasqua porti alle nostre Comunità parrocchiali e in ogni famiglia pace nel cuore, gioia fraterna e comunione con tutti.
Questi doni ci sono necessari in questi mesi carichi di domande e di incertezze, di timori e desideri, di prove d’incontro e di speranze davanti al nuovo modo di essere Chiesa nel sud della città di Milano, come ci viene chiesto dall’Arcivescovo e dal Signore.
Possiamo dire che stiamo rivivendo noi oggi la fatica che la Comunità degli Apostoli e dei discepoli di Gesù ha vissuto durante la Settimana Santa: siamo dubbiosi come gli Apostoli, siamo travolti dagli avvenimenti, vorremmo sperare però non tutto è chiaro.
Quanto è necessaria per noi la Luce della Pasqua, quanto ci è indispensabile la Speranza del Risorto, quanto è importante la Forza dello Spirito che fa nascere la Chiesa e la porta avanti con coraggio.
E saranno questi doni di Gesù Risorto, che riceveremo nella prossima Solennità, che ci permetteranno - dopo Pasqua - di vivere il tempo dell’attesa dello Spirito, proprio come la Chiesa degli Apostoli ha atteso la Pentecoste: tempo di coraggio e di apertura al nuovo; tempo di comunione tra noi e di carità verso i più deboli; tempo di fraternità gioiosa e di missione verso chi vive nei nostri condomìni; tempo per capire la vera importanza della presenza del prete in una Comunità cristiana, per valorizzare la testimonianza profetica dei consacrati e per godere dell’opera preziosa dei laici.
Fraternamente,
padre Diego, padre Eugenio, don Giuseppe, don Giorgio, suor Luigina, suor Giovanna, suor Eugenia e suor Marta