«L’accoglienza come stile di vita» è lo slogan scelto dalla nostra Diocesi per accompagnare le quattro Giornate che si celebrano tra gennaio e febbraio: Famiglia, Vita, Malato, Solidarietà. L’Ufficio diocesano ricorda che la prossima Festa della famiglia si colloca in un momento particolare della vita ecclesiale. Lo scorso 19 marzo il Papa ci ha offerto l’Esortazione Apostolica “Amoris Laetitia”, affermando: “La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa” (A.L. n.1)
Partendo da questa affermazione che apre l’esortazione, proponiamo che le famiglie elaborino uno stile di vita che riaffermi nella concretezza la gioia dell’amore vissuto e l’attenzione alle persone che si incontrano nella quotidianità. Da qui il tema: “L’ACCOGLIENZA COME STILE DI VITA” “Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato”.
Invitiamo a partire dall’esperienza di “accoglienza” che si genera quotidianamente in una famiglia, dove molti dei gesti ordinari hanno proprio questo valore. Quanto si sente accolto un genitore che rientrando dal lavoro riceve un caloroso saluto sulla porta di casa? Come può non essere valorizzato come gesto di accoglienza l’attenzione che uno sposo/a dimostra al proprio coniuge quando si offre di “sostituirlo” in qualche mansione domestica e non? Quale accoglienza esprime l’attenzione che un figlio sposato offre ai genitori anziani, andando a trovarli o semplicemente nel gesto di una telefonata quotidiana? Quale accoglienza esprimiamo come famiglie quando “apriamo la porta” ai compagni di scuola dei nostri figli? Quando ci offriamo di accompagnare a scuola i figli dei vicini? Quando banalmente aiutiamo la vicina di casa a portare le sacche della spesa? Non sono certamente gesti “speciali” ma, proprio perché inseriti nella ordinarietà, meritano di essere sottolineati per il valore educativo e di testimonianza che trasmettono. Ci sostiene in questa convinzione il metodo scelto da Gesù, che ha utilizzato spesso esempi e suggestioni molto concrete per aiutare i suoi discepoli a comprendere il messaggio evangelico.
Suggeriamo una sottolineatura molto quotidiana del tema, ben consapevoli che l’accoglienza ha molteplici sfaccettature e implicazioni di carattere familiare e sociale. Alcune di queste sono ricordate anche dal Papa nell’e-sortazione: - il tema della disabilità: …Meritano grande ammirazione le famiglie che accettano con amore la difficile prova di un figlio disabile... Le persone con disabilità costituiscono per la famiglia un dono e un’opportunità per crescere nell’amore, nel reciproco aiuto e nell’unità. (A.L. n.47); - della nuova vita che nasce: …Il dono di un nuovo figlio che il Signore affida a papà e mamma ha inizio con l’accoglienza, prosegue con la custodia lungo la vita terrena e ha come destino finale la gioia della vita eterna. (A.L. n.166); - dell’adozione e affido: L’adozione è una via per realizzare la maternità e la paternità in un modo molto generoso, e desidero incoraggiare quanti non possono avere figli ad allargare e aprire il loro amore coniugale per accogliere coloro che sono privi di un adeguato contesto familiare. Non si pentiranno mai di essere stati generosi. Adottare è l’atto d’amore di donare una famiglia a chi non l’ha. (A.L. n.179); - della famiglia allargata: Questa famiglia allargata dovrebbe accogliere con tanto amore le ragazze madri, i bambini senza genitori, le donne sole che devono portare avanti l’educazione dei loro figli, le persone con disabilità che richiedono molto affetto e vicinanza, i giovani che lottano contro una dipendenza, le persone non sposate, quelle separate o vedove che soffrono la solitudine, gli anziani e i malati che non ricevono l’appoggio dei loro figli, fino ad includere nel loro seno persino i più disastrati nelle condotte della loro vita .(A.L. n.197); - delle parrocchie: Le parrocchie, i movimenti, le scuole e altre istituzioni della Chiesa possono svolgere diverse mediazioni per curare e ravvivare le famiglie. (...) La segreteria parrocchiale, o il centro di ascolto, dovrebbe essere in grado di accogliere con cordialità e di occuparsi delle urgenze familiari, o di indirizzare facilmente verso chi possa dare aiuto. (A.L. n.229).
Questi sono solo alcuni aspetti che papa Francesco suggerisce, ma ci sono altre accoglienze quotidiane che partono dal sapere accogliersi in famiglia, accogliere le persone che vivono vicino a noi, i colleghi di lavoro, gli anziani, gli ammalati, gli immigrati e...
Incoraggiamo tutte le famiglie a riscoprire e valorizzare gesti semplici e quotidiani di accoglienza, capaci non solo di generare uno “stile di vita” evangelico, ma anche di testimonianza, che davvero fa della famiglia un “soggetto di evangelizzazione” unico e insostituibile.
Nella giornata che celebra la Festa della Famiglia, non dimentichiamo le tante situazioni di sofferenza e fatica delle persone e delle famiglie… per loro preghiamo e anzitutto a loro non manchi la nostra accogliente attenzione.