14 gennaio 2019

Campus della Pace - quarta edizione



                                                

De-centramento!
Centro e Periferia oltre ogni confine esistenziale

Il campus della Pace è una iniziativa nata qualche anno fa nei nostri oratori per permettere a cristiani e musulmani di questa fetta di città di dialogare e incontrarsi oltre ogni pregiudizio.
L'idea prese forma dopo gli attentati di Parigi del novembre 2015 che scatenarono forti tensioni an-che nel nostro quartiere e anche fra i giovanissimi.

Da allora si sono già succedute tre edizioni e  Gratosoglio è diventato sempre più, per una settimana, una piccola piazza di incontro abitato anche da altri giovani della città e di altre periferie di Europa. Ricorderete tutti i loro volti, la loro gioia, le loro domande e, con loro, anche testimoni di eccezione come Prodi, don Ciotti e l'Arcivescovo emerito il Cardinale Scola.
Ed eccoci giunti alla IV edizione che si terrà dal 10 al 15 febbraio.
Il tema: dopo aver insistito molto negli scorsi anni sull'inte-grazione fra cristiani e mu-sulmani e cittadini di nuova appartenenza all'Italia; do-po aver lavorato sull'idea della Giustizia lo scorso an-no, quest'anno ci piaceva aprire un altro filone tematico non meno importante e che spesso genera differenze sociali e ingiustizie: la separazione fra il centro e la periferia e chiederci quali siano i possibili percorsi per cucire eventuali strappi e aprire possibilità per tutti i nostri giovani indipendentemente dall'appartenenza ad un contesto urbano e sociale.


I nostri ragazzi a volte non hanno idea delle pos-sibilità spirituali, culturali e lavorative che una città europea, forse l'unica in Italia, come Milano possa schiudere per le loro vite. Ad esempio non è lonta-no dai nostri ragazzi lo spettro della discriminazione scolastica, un fenomeno a lungo studiato da alcuni ricercatori anche dell'università Cattolica, per cui un giovane si autoesclude o viene escluso da una for-mazione culturale di alto livello per una sorta di pregiudizio sulla propria appartenenza a determi-nate zone della città.

Ma la periferia non è un luogo dove si concentrano solo problemi o disagio ma, e lo credo fer-mamente, un luo-go da cui può spri-gionarsi un im-menso potenziale umano, dove si custodisce una profezia di multiculturalità e di convivenza, di energia nell'affrontare le situazioni difficili della vita. I giovani del centro spesso non conoscono questa realtà e capita di vederli passare dall'estremo di una mitizzazione ideologica all'altro di giudizio o di paura, posizioni tutte dettate da un pregiudizio.
Solo l'incontro che abbatte i muri di separazione permetterà la nascita di percorsi inediti gravidi di futuro.     
Per questo la IV edizione già nella sua fase di pro-gettazione ha previsto il coinvolgimento di alcune scuole sparse sul territorio comunale: Parini, Ber-chet, Allende e Varalli, Arcadia e infine il CFP di Roz-zano. Partner insostituibile che concederà il Patro-cinio all'iniziativa è il Comune di Milano con il Servi-zio Giovani e lo Staff della Vicesindaco Anna Sca-vuzzo.
Maggiori informazioni e il dettaglio del programma sono reperibili sul Blog:        www.campusdellapace.altervista.org
Il campus non è solo un'avventura per i giovani ma anche per l'intero territorio e le nostre comunità.
Fra gli appuntamenti infatti vorrei segnalare in particolare il
- 12 febbraio dalle 19 cena multietnica in oratorio e a seguire  cartoline dal mondo: il racconto di al-cune esperienze di periferie del mondo che sono state luogo di  germinazione di esperienze di suc-cesso e di riqualificazione”. Ascolteremo in rapida sequenza: la Pastorale per i Migranti a Francoforte  presentata da p. Keßler, missionario Scalabriniano; lo sport nei luoghi del dolore: Haiti con Massimo Achini, presidente del CSI Milano; la realtà dei Maestri di Strada di Napoli con Cesare Moreno; alcune esperienze di pace in Palestina e quella dell'Associazione L'istruzione costruisce la Bosnia ed Erzegovina di Sarajevo  con il suo fondatore il già generale Jovan Divjak che difese la città bosniaca nei giorni dell'assedio. L'uditorio poi potrà approfondire con in gruppo le esperienze
- 13 febbraio alle 21 alla presenza dell'Arcivescovo si terrà una veglia interreligiosa di preghiera 
Ma c'è un di più quest'anno.
Come potete immaginare per le nostre comunità sarebbe impossibile sostenere i costi di un'espe-rienza così particolare e dettagliata. Il progetto è piaciuto fortemente alla Fondazione Mondo Unito che ha sede in Vaticano; su mandato del comitato esecutivo, il Papa ha voluto elargirci 15 mila euro che saranno gestiti dall'Associazione Piccolo Prin-cipe onlus che da anni collabora per i progetti più professionali dell'oratorio di Maria Madre della Chiesa.  

Non potevamo non dire grazie al Santo Padre per questa sua attenzione al nostro quartiere e per que-sto il 16 gennaio una delegazione delle nostre co-munità, guidata da don Alfredo e dalla Vicesindaco Anna Scavuzzo porterà a Roma a Francesco una lampada che lui stesso accenderà al termine dell'Udienza Generale e che brillerà nelle nostre comunità.

Il campus ha bisogno anche di aiuti concreti:
- occorrono volontari per i tanti servizi di quei giorni primo fra tutti la refezione
- occorrono letti e prime colazioni per far sentire a casa gli ospiti stranieri e in particolare giovani di Sarajevo e del Sud della Francia ma anche italiani di Napoli o di paesi limitrofi a Milano.
Per mettersi a disposizione contattare don Giovanni e gli altri sacerdoti o le suore oppure scrivere una mail a 2metriquadrati@gmail.com
                                                                                                                      

don Giovanni