De-centramento!
Centro e Periferia oltre ogni confine esistenziale
Il campus della Pace è una iniziativa nata qualche anno fa
nei nostri oratori per permettere a cristiani e musulmani di questa fetta di
città di dialogare e incontrarsi oltre ogni pregiudizio.
L'idea prese forma dopo gli attentati di Parigi del novembre
2015 che scatenarono forti tensioni an-che nel nostro quartiere e anche fra i
giovanissimi.
Da allora si sono già succedute tre edizioni e Gratosoglio è diventato sempre più, per una
settimana, una piccola piazza di incontro abitato anche da altri giovani della
città e di altre periferie di Europa. Ricorderete tutti i loro volti, la
loro gioia, le loro domande e, con loro, anche testimoni di eccezione come
Prodi, don Ciotti e l'Arcivescovo emerito il Cardinale Scola.
Ed eccoci giunti alla IV edizione che si terrà dal 10 al 15
febbraio.
Il tema: dopo aver insistito molto negli scorsi anni
sull'inte-grazione fra cristiani e mu-sulmani e cittadini di nuova appartenenza
all'Italia; do-po aver lavorato sull'idea della Giustizia lo scorso an-no,
quest'anno ci piaceva aprire un altro filone tematico non meno importante e che
spesso genera differenze sociali e ingiustizie: la separazione fra il centro
e la periferia e chiederci quali siano i possibili percorsi per cucire
eventuali strappi e aprire possibilità per tutti i nostri giovani
indipendentemente dall'appartenenza ad un contesto urbano e sociale.
I nostri ragazzi a volte non hanno idea delle pos-sibilità
spirituali, culturali e lavorative che una città europea, forse l'unica in
Italia, come Milano possa schiudere per le loro vite. Ad esempio non è lonta-no
dai nostri ragazzi lo spettro della discriminazione scolastica, un
fenomeno a lungo studiato da alcuni ricercatori anche dell'università
Cattolica, per cui un giovane si autoesclude o viene escluso da una for-mazione
culturale di alto livello per una sorta di pregiudizio sulla propria
appartenenza a determi-nate zone della città.
Ma la periferia non è un luogo dove si concentrano solo
problemi o disagio ma, e lo credo fer-mamente, un luo-go da cui può
spri-gionarsi un im-menso potenziale umano, dove si custodisce una profezia di
multiculturalità e di convivenza, di energia nell'affrontare le situazioni
difficili della vita. I giovani del centro spesso non conoscono questa
realtà e capita di vederli passare dall'estremo di una mitizzazione ideologica
all'altro di giudizio o di paura, posizioni tutte dettate da un pregiudizio.
Solo l'incontro che abbatte i muri di separazione permetterà
la nascita di percorsi inediti gravidi di futuro.
Per questo la IV edizione già nella sua fase di
pro-gettazione ha previsto il coinvolgimento di alcune scuole sparse sul
territorio comunale: Parini, Ber-chet, Allende e Varalli, Arcadia e infine il CFP
di Roz-zano. Partner insostituibile che concederà il Patro-cinio all'iniziativa
è il Comune di Milano con il Servi-zio Giovani e lo Staff della Vicesindaco
Anna Sca-vuzzo.
Maggiori informazioni e il dettaglio del programma sono
reperibili sul Blog: www.campusdellapace.altervista.org
Il campus non è solo un'avventura per i giovani
ma anche per l'intero territorio e le nostre comunità.
Fra gli appuntamenti infatti vorrei segnalare in particolare
il
- 12 febbraio dalle 19 cena multietnica in
oratorio e a seguire “cartoline dal mondo: il racconto di al-cune esperienze di
periferie del mondo che sono state luogo di
germinazione di esperienze di suc-cesso e di riqualificazione”. Ascolteremo in
rapida sequenza: la Pastorale per i Migranti a Francoforte presentata da p. Keßler, missionario Scalabriniano; lo sport nei luoghi
del dolore: Haiti con Massimo Achini, presidente del CSI Milano; la realtà
dei Maestri di Strada di Napoli con Cesare Moreno; alcune esperienze di pace
in Palestina e quella dell'Associazione L'istruzione costruisce la
Bosnia ed Erzegovina di Sarajevo con
il suo fondatore il già generale Jovan Divjak che difese la città bosniaca nei
giorni dell'assedio. L'uditorio poi potrà approfondire con in gruppo le
esperienze
- 13 febbraio alle 21 alla presenza
dell'Arcivescovo si terrà una veglia interreligiosa di preghiera
Ma c'è un di più quest'anno.
Come potete immaginare per le nostre comunità sarebbe
impossibile sostenere i costi di un'espe-rienza così particolare e dettagliata.
Il progetto è piaciuto fortemente alla Fondazione Mondo Unito che ha
sede in Vaticano; su mandato del comitato esecutivo, il Papa ha voluto
elargirci 15 mila euro che saranno gestiti dall'Associazione Piccolo
Prin-cipe onlus che da anni collabora per i progetti più professionali
dell'oratorio di Maria Madre della Chiesa.
Non potevamo non dire grazie al Santo Padre per questa sua
attenzione al nostro quartiere e per que-sto il 16 gennaio una delegazione
delle nostre co-munità, guidata da don Alfredo e dalla Vicesindaco Anna
Scavuzzo porterà a Roma a Francesco una lampada che lui stesso accenderà al
termine dell'Udienza Generale e che brillerà nelle nostre comunità.
Il campus ha bisogno anche di aiuti concreti:
- occorrono volontari per i tanti servizi di quei
giorni primo fra tutti la refezione
- occorrono letti e prime colazioni per far sentire a
casa gli ospiti stranieri e in particolare giovani di Sarajevo e del Sud della
Francia ma anche italiani di Napoli o di paesi limitrofi a Milano.
Per mettersi a disposizione contattare
don Giovanni e gli altri sacerdoti o le suore oppure scrivere una mail a
2metriquadrati@gmail.com
don Giovanni