21 ottobre 2011

«Padre Tentorio, un delitto inaccettabile»


Il cardinale Scola sull’omicidio del missionario lecchese del Pime:
«Ha dato trent’anni della sua vita al popolo della sua missione»

«Siamo di fronte a un delitto orribile, inaccettabile»: così l’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, ha stigmatizzato l’uccisione del missionario lecchese del Pime padre Fausto Tentorio, avvenuta ieri (n.d.r.: 17/10/2011) nelle Filippine. «Abbiamo appreso la notizia con grandissimo dolore - ha detto Scola -: ho parlato con i familiari al telefono ed erano sgomenti. Era un uomo che ha dato trent’anni della sua vita a questo popolo». «Queste terribili forme di male - ha aggiunto - ci sono sempre state nella storia, ma acquistano in questa epoca una dimensione espressiva del grande travaglio in cui siamo immersi e richiedono una energica entrata in campo dei cristiani perché l’edificazione di una vita buona non sia più rinviata».

CHI ERA
«Aveva sposato completamente la causa degli indigeni e questo, alla fine, gli è stato fatale». Padre Luciano Benedetti, missionario del Pime, conosceva bene il confratello Fausto Tentorio, il padre lecchese ucciso stamane nel Sud delle Filippine, a 59 anni. «Siamo stati ordinati insieme - ricorda - e insieme siamo partiti per le Filippine, nel 1977. Io ero in un’altra missione, più a ovest, e sono rientrato in Italia un mese fa, ma vedevo padre Fausto due volte all’anno, in occasione degli incontri periodici dei missionari».
Secondo quanto riferito dalle stesse fonti del Pime, padre Fausto - nato il 7 gennaio 1952 a Santa Maria di Rovagnate (Lecco) e cresciuto a Santa Maria Hoè - è stato assassinato davanti alla sua parrocchia di Arakan, North Cotabato (Mindanao). Verso le 8 del mattino stava salendo sulla sua auto per recarsi a Kidapawan, a 60 chilometri dalla missione, per un incontro diocesano, quando un killer con casco in motocicletta si è avvicinato e ha sparato diversi colpi, raggiungendolo alla schiena e alla testa.
(tratto dall’articolo di Mauro Colombo del 17/10/2011 su “IncrociNews”)