La foto qui vicino è stata scattata al mini pellegrinaggio alla chiesa dei Santi Giovanni e Giacomo di via Meda con le famiglie del CIC 1 - seconda elementare. Raccolgo anzitutto per me alcune riflessioni, guardando e pregando davanti a questa immagine.
Nella foto la figura che si impone è quella di Gesù nella bellezza straordinaria della Trasfigurazione: anzitutto dico GRAZIE GESÙ per questo altro anno vissuto con genitori e ragazzi, tenendo rivolta l’attenzione della mente e del cuore al suo VANGELO!
L’impegno di preparare e seguire, insieme ad alcuni catechisti e genitori e alle suore, gli incontri del CIC, è per me sempre una grande occasione di rituffarmi nelle pagine più belle della parola di Dio e cercare di aiutare le famiglie a fare altrettanto. Spesso lungo questo anno ci siamo sorpresi a costatare che i ragazzi accolgono a bocca aperta le parole di Gesù: hanno fame e sete di conoscerlo! Pure tante mamme e anche papà colgono la proposta quale occasione per rimettersi davanti a Gesù e alla sua Parola. Che grazia!
GRAZIE GESÙ PER IL DONO DEL TUO VANGELO!
Accanto a Gesù ecco Pietro, Giacomo e Giovanni … la Chiesa. Si, perché il cammino di iniziazione cristiana è anche avvio alla vita della Chiesa. Una Chiesa che i bambini, ma anche i genitori, sono invitati a riscoprire, anzitutto nella propria vita di famiglia, dove di Gesù si parla, dove Gesù si prega, dove l’amore di Gesù è accolto e vissuto nell’amore vicendevole e verso gli altri. Infatti l’obiettivo principale del CIC proposto alla famiglia nella sua interezza è quello di aiutarla ad essere consapevolmente e concretamente “chiesa domestica” che educa alla fede. Una Chiesa che i ragazzi incontrano anche nella persona dei catechisti, delle suore, del prete e nell’esperienza del gruppo di catechesi.
GRAZIE GESÙ PER LA CHIESA CHE VIVE E CRESCE NELLE NOSTRE FAMIGLIE!
Nella foto, poi, c’è la mensa dell’altare che sovrasta i nostri bambini, a ricordarci la meta del cammino che stiamo insieme percorrendo: l’introduzione alla pienezza della vita cristiana espressa dalla partecipazione alla celebrazione eucaristica “fonte e culmine” della vita del cristiano e della Chiesa. Sono così aiutato a ricondurre tutto in unità attorno al cuore della mia vita sacerdotale: la celebrazione dell’Eucaristia. Il percorso che viene fatto fa riferimento al sacramento del Battesimo e conduce a celebrare la Riconciliazione, la Cresima e l’Eucarestia come ‘dotazione’ fondamentale per una vita cristiana adulta. Certo non potrà bastare l’avere “fatto” la prima Confessione, la Cresima e la prima Comunione …; dovrà infatti proseguire questo cammino di maturazione della propria vita di fede, soprattutto ritornando e ripartendo ogni domenica da lì, dalla mensa eucaristica.
GRAZIE GESÙ PER LA MESSA DOMENICALE
CHE ALIMENTA LA NOSTRA FEDE E IL NOSTRO AMORE!
CHE ALIMENTA LA NOSTRA FEDE E IL NOSTRO AMORE!
In primo piano ci sono i nostri ragazzi! Ad essere sincero, dopo qualche incontro mi sono chiesto come potesse Gesù prenderli a modello di chi può entrare nel Regno di Dio … ma prevaleva la mia delusione e stanchezza per l’apparente non ascolto o per la grande distrazione. I nostri ragazzi sono belli! Pieni di voglia di vivere e di conoscere. Desiderosi di diventare grandi e non solo di statura. Li paragonerei ad una collezione di cristalli: capolavori preziosi, trasparenti, delicati ... Per i quali avere mille attenzioni e grande cura. Ognuno col suo nome e carattere, con qualità e difetti, con la sua famiglia e la sua storia … ognuno rifrange un raggio della luce del Dio “amante della vita”.
GRAZIE GESÙ PER I NOSTRI RAGAZZI CHE
DOMANDANO UNA VITA AUTENTICA E PIENA DI AMORE!
Ma proprio davanti alla stessa fotografia altri pensieri si affacciano alla mente e al cuore …
Per esempio, penso a come riuscire a far sì che l’intera comunità parrocchiale (non è questione solo di ’addetti ai lavori’) si senta coinvolta nella missione di educare alla fede le giovani generazioni, sperimentando la gioia di offrire l’annuncio del Vangelo e accompagnare alla risposta libera e consapevole di fede e d’amore.
Altri pensieri riguardano i limiti miei e dei collaboratori a preparare bene, con cura, gli incontri perché possano essere coinvolgenti e utili al cammino delle famiglie, oppure le fatiche di molti ragazzi e famiglie a coinvolgersi, per vari motivi, con costanza e vera partecipazione ai momenti proposti. Come pure rimane aperto l’interrogativo su come meglio sostenere le famiglie nel compito di educazione alla fede nei suoi diversi aspetti, oltre il momento del nostro incontrarci (ad esempio: come educare a coltivare la vita interiore, la preghiera, la carità …). Ed anche la domanda su come la messa domenicale può tornare ad essere frequentata dalle famiglie con fedeltà e soprattutto con frutto …
Nei prossimi giorni l’Arcivescovo offrirà alcune indicazioni sui cammini di iniziazione cristiana: le accoglieremo come occasione per verificare le nostre proposte e migliorarci. A Gesù, che nella Pentecoste ha effuso lo Spirito coi suoi sette doni, affido queste riflessioni, preghiere ed intenzioni e più ancora i ragazzi e le loro famiglie.
don Alfredo