Se i lavori terminano non si può dire altrettanto dei pagamenti… e per far fronte alla quota non coperta dal finanziamento comunale occorre uno sforzo in più di contribuzione nelle offerte. Mentre rinnoviamo l’invito a tutti a farsi attenti a queste spese da sostenere, annunciamo che sarà realizzato un mercatino tra febbraio e marzo (nei locali del sottocasa), e ricordiamo la possibilità di una offerta straordinaria nella busta mensile della quarta domenica, anziché l’adesione alla sottoscrizione sempre in quella domenica, o anche la modalità, ormai per molti più comoda, di fare un bonifico sul conto di Banca Prossima intestato a
PARROCCHIA SAN BARNABA IN GRATOSOGLIO
IBAN: IT22Y0335901600100000075800
Furto al centro parrocchiale … Non era certo intenzione divulgare sui mass media la notizia del furto avvenuto la sera del 6 gennaio al centro parrocchiale di via Feraboli. Le agenzie di stampa, si sa, stazionano presso le questure per raccogliere info utili a riempire i giornali. Poi, anche questo si sa, ogni giornalista ‘ricama’ a suo piacimento la presentazione dell’accaduto e, salvo rarissime eccezioni, senza verificare la veridicità del racconto.
Ecco dunque cosa è successo: la sera del 6 gennaio tra le 20 e le 23 ignoti entravano nel centro dal cortile più grande interno forzando la porta vetri della sala Symboli, e rovistando nelle aule attigue giungevano alla sala stampa trovando la cassaforte della parrocchia che temporaneamente era stata lì collocata, visti i lavori in casa parrocchiale. Dopo aver tentato di portare via la cassa intera (è necessaria la forza di più persone), i malviventi riuscivano comunque ad asportarne il contenuto: diverse migliaia di euro delle quote del campo invernale dei ragazzi; di offerte delle ultime feste natalizie; una piccola parte delle offerte raccolte per Jomon e tre piccoli oggetti in oro lasciati nelle cassette delle offerte. Infine da un piccolo magazzino all’ingresso dell’abitazione di don Giovanni venivano rubati anche il videoproiettore e una cassa amplificata. Rientrando a casa don Giovanni verso le 23, si accorgeva dell’accaduto e chiamava gli altri preti, alcuni collaboratori e il 112. La pattuglia della volante della Polizia di Stato allertava la polizia scientifica avviando così una fase di indagini.
Pur sapendo che molti appartamenti sono stati ‘visitati’ anche di recente, il dispiacere è maggiore al pensiero che quanto è stato rubato è frutto del sacrificio di molti ed era destinato a sostenere la parrocchia nelle sue spese in un tempo di fatica economica, e in parte a favore di una iniziativa solidale coi fratelli filippini della missione del nostro caro padre Jomon (al quale comunque sono stati mandati 2.120,00 € frutto del banco vendita organizzato dal gruppo missionario e di altre offerte destinate a lui).