Il ’coordinamento liturgico’ delle nostre parrocchie si è chiesto (come ogni volta prima dei differenti tempi liturgici) come aiutare la preghiera delle nostre comunità riunite in particolare per l’assemblea eucaristica domenicale.
Ecco alcune indicazioni che guideranno il nostro celebrare, augurandoci che possano sostenere il nostro convertirci ad una fede e una carità più grandi.
Anzitutto l’altare delle nostre chiese sarà contraddistinto dal crocifisso che nel venerdì e sabato santo sarà oggetto della nostra adorazione silenziosa.
Ci richiama che sempre lo sguardo del discepolo è rivolto al Maestro e in particolare al dono che egli ha fatto della sua vita per amore sulla croce.
E lo sarà in particolare nei venerdì, nella pratica della Via Crucis e nel silenzio dalle 19 alle 20,30 che farà spazio alla lettura continua di un Vangelo della passione.
Sempre l’altare: sarà senza fiori. Una spogliazione che richiama la sobrietà e l’essenzialità che ha accompagnato la vita di Gesù e che è richiamata ora a noi anche dall’invito al digiuno e alla solidarietà.
Abbiamo costatato la fatica che facciamo a creare il clima del silenzio prima delle messe. Per questo chiediamo a tutti gli operatori liturgici (lettori, ministranti, cantori…) di lasciare gli ultimi 10 minuti prima della celebrazione liberi dalla preparazione per favorire il raccoglimento. E a tutti chiediamo di entrare in chiesa in orario! (e perché no magari in leggero anticipo), in silenzio e preparando la mente e il cuore all’incontro con il Signore che ci nutrirà della sua Parola e del suo Pane.
Infine abbiamo scelto di riscoprire la bellezza dell’ATTO PENITENZIALE.
Lo faremo posticipando la richiesta di perdono a dopo l’omelia. Vogliamo così sottolineare che la parola di Dio (e non per esempio i nostri sensi di colpa o i nostri scrupoli), solo la parola di Dio può illuminare la nostra coscienza. E lo fa anzitutto permettendoci di riscoprire come è grande l’amore e la bontà di Dio per noi, e solo di riflesso quanto è grande anche il nostro peccato.
Così i nostri preti ci aiuteranno ad accogliere il dono della Parola domenicale quale strumento che prepara alla Riconciliazione anche sacramentale (il card. Martini diceva che a partire dalla Parola l’esame di coscienza portava alla ‘confessio laudis’ e solo poi alla ‘confessio vitae’ ed infine alla ‘confessio fidei’...).
Buona quaresima a tutti