La comunità cristiana e le famiglie con figli con disabilità
Dallo scorso anno è in atto in diocesi, a livello istituzionale, un ‘opera di sensibilizzazione nei confronti in particolare della comunità educante delle nostre parrocchie perché diventino sempre più ambiti accoglienti per famiglie con ragazzi con disabilità. È uno di quei processi su cui il Papa insiste molto, lo definisce un segno dello Spirito a cui prestare ascolto perché le nostre comunità diventino maggiormente attente alle persone più fragili.
In questo senso anche la nostra comunità parrocchiale vuole impegnarsi ad accogliere le famiglie delle persone con disabilità attraverso tutte le sue attività. Pertanto da novembre abbiamo pensato, per venire incontro alle loro esigenze di ascolto, informazione e orientamento di offrire loro la possibilità di mettersi in contatto con una persona alla quale poter raccontare la propria situazione e insieme capire in che modo poter accoglierli nella nostra comunità. La persona è Guglielmo, papà di un ragazzo con al sindrome di down e insieme ad altri adulti e ragazzi stanno pensando a quali passi compiere per rendere la nostra comunità realmente inclusiva. Per raggiungere tale obiettivo possono risultare molto utili e importanti le indicazioni e i suggerimenti che i genitori con figli con disabilità vorranno comunicarci.
È possibile mettersi in contatto con Guglielmo in due modi:
- cell. 3396847921 o mail gcguglielmo@gmail.com
Si chiude il Giubileo della Misericordia
Dalla Bolla di indizione:
L’Anno giubilare si concluderà nella solennità liturgica di Gesù Cristo Signore dell’universo (NB. In rito romano), il 20 novembre 2016. In quel giorno, chiudendo la Porta Santa avremo anzitutto sentimenti di gratitudine e di ringraziamento verso la SS. Trinità per averci concesso questo tempo straordinario di grazia. Affideremo la vita della Chiesa, l’umanità intera e il cosmo immenso alla Signoria di Cristo, perché effonda la sua misericordia come la rugiada del mattino per una feconda storia da costruire con l’impegno di tutti nel prossimo futuro. Come desidero che gli anni a venire siano intrisi di misericordia per andare incontro ad ogni persona portando la bontà e la tenerezza di Dio! A tutti, credenti e lontani, possa giungere il balsamo della misericordia come segno del Regno di Dio già presente in mezzo a noi. (papa Francesco)
Mentre per noi domenica 13 novembre, prima domenica dell’Avvento ambrosiano, si chiude il Giubileo della Misericordia in Diocesi. Alle 17.30 l’Arcivesco-vo, cardinale Angelo Scola, presiederà la celebrazione eucaristica vespertina nel Duomo di Milano e chiuderà la Porta Santa della Cattedrale.
“Grazie di tutto”
Dopo la morte di papà Antonio suor Maria Angela così ci scrive.
A poco più di una settimana dalla celebrazione del funerale, provo a trovare le parole che esprimano la gratitudine per la partecipazione al lutto che ha toccato la mia famiglia.
Continuano a essere giorni esigenti dal punto di vista degli affetti che segnano le radici della mia storia. Giorni in cui la fede chiede di essere incarnata come orizzonte di senso per la vita in ogni tappa.
Durante la notte precedente alla morte, mentre papà stava facendo, davanti ai miei occhi, grandi passi verso il paradiso, ho compreso che mi era chiesta la disponibilità a riconsegnare al cielo un grande tesoro, perché vi fosse custodito per sempre. Ed è stato come un riconsegnarlo ad un respiro buono, libero, a pieni polmoni, quel respiro che, dal primo ricovero in poi, ha cercato con tanta fatica.
In questi mesi di ricovero del papà fino alla celebrazione del funerale e oltre, seppur nel carico di pensieri, di sentimenti e di energie che mi sono state richieste, ho potuto lasciarmi incontrare da molteplici volti che in diversi modi sono stati per me e per la mia famiglia presenza che sostiene. Anzitutto i volti delle suore del mio Istituto e quelle della mia comunità in particolare, dei sacerdoti amici e dei fratelli e delle sorelle conosciute sulle strade della carità fino ad oggi.
La vicinanza, si sa, non toglie la forza dei distacchi ma racconta la scelta di un Dio buono che ha compassione per i suoi figli, non li lascia soli, li custodisce sempre e… fa bene.
Un grazie particolare, dunque, a chi, a diverso titolo e in diversi modi, in questo tempo è stato vicino a me e alla mia famiglia, a tutti coloro che hanno potuto partecipare al funerale e l’hanno fatto ‘bello’… anche con il canto che tanto piaceva al mio papà, a chi avrebbe desiderato partecipare ma è stato impossibilitato. Lo dico, anche da parte della mamma e dei miei familiari, con le ultime parole che abbiamo potuto ascoltare dal respiro flebile di papà la sera precedente al suo aggravamento e alla sua morte: “Grazie di tutto.”
Per ciascuno chiedo la grazia di sentire pronunciata sulla propria esistenza la Parola celebrata durante il funerale: “Il Signore è il tuo custode, il Signore è la tua ombra e sta alla tua destra”. Papà l’ha raccontata alla nostra famiglia con la sua vita. Era la sua certezza. Sia anche la nostra per ricevere la grazia di ben custodire chi ci è affidato, come ha fatto lui. Sr. M.Angela Villantieri