Carissimi, prima di scrivere questi auguri mi sono fermato a ricordare o immaginare i vostri volti e i vostri nomi. Vorrei chiedere a ciascuno: come stai? di salute, certo! ma anche “dentro”… quali fatiche e paure stai affrontando? quali gioie e cose belle stai gustando?
Io di salute sto abbastanza bene e “dentro” mi sento un po’ come la corrente alternata, sì perché passo da momenti di apprensione ad altri di maggiore serenità. I motivi delle mie preoccupazioni sono soprattutto legati al senso di vertigine che sperimento al pensiero della grande responsabilità che è affidata a me e alle nostre parrocchie di offrire segni credibili del Vangelo di Gesù nella pochezza delle nostre persone e capacità.
Ritrovo pace quando rivivo i due movimenti apparentemente opposti che facciamo ogni volta che prepariamo il presepe: chinarci e alzare lo sguardo.
Non meraviglia sempre anche voi la scelta di Dio di presentarsi nel mondo in punta di piedi, chiedendo ospitalità, attenzioni e cure? Lui, l’onnipotente creatore e dominatore dell’universo, Lui la sorgente dell’Amore, bisognoso del nostro amore!
Dal Natale impariamo nuovamente la bellezza del chinarci a riconoscere nel Bambino del presepe che “Dio ha visitato e redento il suo popolo” (Lc 1,68), sapendo che l’autenticità di questo gesto si invera quando ci chiniamo, rivolgiamo attenzioni, cure, amore ai “piccoli” di oggi a cominciare dai bambini, dagli anziani, dai malati, dai poveri…
Sempre a partire dalla meraviglia del Natale scaturisce la possibilità di alzare lo sguardo dalle tristezze e paure del mondo alla meta del nostro cammino che è la Città santa, nella quale il Dio-con-noi “asciugherà ogni lacrima” (Ap 21,4).
Comprendo che questo è il cuore dell’augurio di cui tutti abbiamo bisogno.
Così vi invito a rinnovare la speranza e unire la nostra voce a quella della Chiesa che inizia in tutto il mondo ogni giornata cantando con Zaccaria la benedizione a Dio che “verrà a visitarci dall'alto come un sole che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace” (Lc1,78-79).
Possa la celebrazione del Natale aiutare tutti noi a chinarci e alzare lo sguardo nel momento di vita che viviamo!
Buon Naatale! Joyeux Noël! Feelliizz Navidad!! Crăciun Fericit! ديجمدااليمديع Merry Chrristmas!
d.Alfredo con d.Francesco, d.Giovanni, d.Mauro, d.Roberto, le suore, i visitatori laici e i membri del Consiglio pastorale