Si tratta di 18 pannelli con riproduzioni d’arte e con scritti che espongono gli aspetti principali della vita e delle opere del Borromeo. Due le copie realizzate a cura dell'Ufficio Beni culturali della diocesi, dall'associazione Sant'Anselmo e dall'Isal: una esposta in Duomo fino alla prossima estate, l'altra "itinerante" a disposizione di parrocchie e centri culturali.
L’anniversario della canonizzazione del cardinale Carlo Borromeo è occasione particolare per far riscoprire ai milanesi, oltre che il suo operato di eccezionale respiro in ambito ecclesiastico e la sua testimonianza di santità, anche il suo lascito di cultura e spiritualità.
Tale finalità è oggetto della mostra Il cuor nostro tutto grato. Percorso sulle orme di san Carlo nel IV centenario della canonizzazione, 1610 - 1 novembre – 2010 voluta dall’Arcidiocesi di Milano, promossa dalla Parrocchia S. Tecla del Duomo di Milano, coordinata dall’Ufficio dei Beni Culturali e realizzata dall’Istituto per la Storia dell’Arte Lombarda e dall’Associazione Sant’Anselmo. Al progetto hanno preso parte anche la veneranda Fabbrica del Duomo, la Biblioteca Ambrosiana, la Biblioteca Capitolare di Busto Arsizio, il Collegio San Carlo, il Comune di Peschiera Borromeo.
La mostra rimarrà esposta nella navata di destra del Duomo fino a luglio 2011.
Una seconda copia è disponibile da subito a chi ne fa richiesta. Con essa si intende mettere a disposizione di scuole, centri culturali, parrocchie, ecc., uno strumento divulgativo e didattico nel senso nobile che si affianca alle iniziative di studio rivolte agli specialisti e che presenta la figura del Santo ambrosiano in un percorso di testi e di immagini di facile lettura.
Si tratta di 18 pannelli con riproduzioni d’arte e con scritti che espongono gli aspetti principali della vita e delle opere del Borromeo. Il titolo di ciascun pannello che cita un versetto evangelico sottolinea anzitutto il forte legame del Santo con la Parola di Dio nella sua azione pastorale di Arcivescovo e nella sua vita di battezzato. Vengono messe in rilievo poi la sua forza costruttiva nell’attuare la riforma cattolica del XVI-XVII secolo; la cura per la formazione del clero diocesano, che ha segnato fino ad oggi la spiritualità ambrosiana; l’impegno di personale testimonianza all’origine dell’irradiazione in tutto il mondo cattolico di un modello di santità sacerdotale; l’influsso sull’architettura, sull’arte e sulla liturgia; il contributo all’attuazione del Concilio di Trento; la sua incidenza sulla vita religiosa quotidiana del popolo e, in generale, sulla Milano del suo tempo con riflessi in tutta l’Italia, in Europa e nell’America Latina.