In preparazione alla Giornata Caritas vi proponiamo due riflessioni di papa Francesco:
“Anzitutto noi siamo un popolo che serve Dio. Il servizio a Dio si realizza in diversi modi, in particolare nella preghiera e nell’adorazione, nell’annuncio del Vangelo e nella testimonianza della carità. E sempre l’icona della Chiesa è la Vergine Maria, la «serva del Signore» (Lc 1,38; cfr 1,48). Subito dopo aver ricevuto l’annuncio dell’Angelo e aver concepito Gesù, Maria parte in fretta per andare ad aiutare l’anziana parente Elisabetta. E così mostra che la via privilegiata per servire Dio è servire i fratelli che hanno bisogno.
Alla scuola della Madre, la Chiesa impara a diventare ogni giorno “serva del Signore”, ad essere pronta a partire per andare incontro alle situazioni di maggiore necessità, ad essere premurosa verso i piccoli e gli esclusi. Ma il servizio della carità siamo chiamati tutti a viverlo nelle realtà ordinarie, cioè in famiglia, in parrocchia, al lavoro, con i vicini … È la carità di tutti i giorni, la carità ordinaria.
La testimonianza della carità è la via maestra dell’evangelizzazione. In questo la Chiesa è sempre stata “in prima linea”, presenza materna e fraterna che condivide le difficoltà e le fragilità della gente. In questo modo, la comunità cristiana cerca di infondere nella società quel “supplemento d’anima” che consente di guardare oltre e di sperare”.
(dall’omelia tenuta da papa Francesco a Campobasso 5.7.’14)
“La parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci ci insegna proprio questo: che se c’è volontà, quello che abbiamo non finisce, anzi ne avanza e non va perso.
Perciò, cari fratelli e care sorelle, vi invito a fare posto nel vostro cuore a questa urgenza, rispettando questo diritto dato da Dio a tutti di poter aver accesso ad una alimentazione adeguata.
Condividiamo quel che abbiamo nella carità cristiana con chi è costretto ad affrontare numerosi ostacoli per soddisfare un bisogno così primario e al tempo stesso facciamoci promotori di un’autentica cooperazione con i poveri, perché attraverso i frutti del loro e del nostro lavoro possano vivere una vita dignitosa …
Questa campagna vuole anche essere un invito a tutti a diventare più consapevoli delle nostre scelte alimentari, che spesso comportano lo spreco di cibo e un cattivo uso delle risorse a nostra disposizione.
È anche un’esortazione a smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto sulle vite di chi - vicino o lontano che sia - la fame la soffre sulla propria pelle”.
(Papa Francesco - 11.12.’13 - Messaggio in occasione della presentazione della Campagna di Caritas Internationalis “Una sola famiglia umana, cibo per tutti”)