ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Mostra
ancora, o Dio forte ed eterno, a favore dei credenti gli antichi prodigi
operati dal tuo braccio; vinci ogni avverso potere e dona alla tua Chiesa di professare
in libertà la propria fede e di custodire senza timore la tua legge. Per Gesù
Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità
dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Lettura del libro del Siracide. 17, 1-4. 6-11b. 12-14
Il Signore
creò l’uomo dalla terra e ad essa di nuovo lo fece tornare.
Egli
assegnò loro giorni contati e un tempo definito,
dando loro
potere su quanto essa contiene.
Li rivestì
di una forza pari alla sua e a sua immagine li formò.
In ogni
vivente infuse il timore dell’uomo,
perché
dominasse sulle bestie e sugli uccelli.
Discernimento, lingua, occhi, orecchi
e cuore diede loro per pensare.
Li riempì
di scienza e d’intelligenza e mostrò loro sia il bene che il male.
Pose il
timore di sé nei loro cuori, per mostrare loro la grandezza delle sue opere,
e permise
loro di gloriarsi nei secoli delle sue meraviglie.
Loderanno
il suo santo nome per narrare la grandezza delle sue opere.
Pose
davanti a loro la scienza e diede loro in eredità la legge della vita.
Stabilì con
loro un’alleanza eterna e fece loro conoscere i suoi decreti.
I loro
occhi videro la grandezza della sua gloria, i loro orecchi sentirono la sua
voce maestosa.
Disse loro:
«Guardatevi da ogni ingiustizia!» e a ciascuno ordinò di prendersi cura del
prossimo. Parola di Dio.
SALMO 103
(104), 1-3a. 5-6. 9-11. 14 R.: Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto
grande, Signore, mio Dio! Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di
luce come di un manto, tu che distendi i cieli come una tenda,
costruisci
sulle acque le tue alte dimore.R.
Egli fondò
la terra sulle sue basi: non potrà mai vacillare.
Tu l’hai
coperta con l’oceano come una veste; al di sopra dei monti stavano le acque.
Hai fissato
loro un confine da non oltrepassare, perché non tornino a coprire la terra. R.
Tu mandi
nelle valli acque sorgive perché scorrano tra i monti.
Tu fai
crescere l’erba per il bestiame e le piante che l’uomo coltiva per trarre cibo
dalla terra. R.
Lettera di san Paolo apostolo ai
Romani. 1, 22-25. 28-32
Fratelli,
mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno scambiato la
gloria del Dio incorruttibile con un’immagine e una figura di uomo corruttibile,
di uccelli, di quadrupedi e di rettili. Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità
secondo i desideri del loro cuore, tanto da disonorare fra loro i propri corpi,
perché hanno scambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno adorato e
servito le creature anziché il Creatore, che è benedetto nei secoli. Amen. E
poiché non ritennero di dover conoscere Dio adeguatamente, Dio li ha
abbandonati alla loro intelligenza depravata ed essi hanno commesso azioni
indegne: sono colmi di ogni ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di
malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di lite, di frode, di malignità;
diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, arroganti, superbi, presuntuosi,
ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza
misericordia. E, pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali
cose meritano la morte, non solo le commettono, ma anche approvano chi le fa. Parola di Dio.
Alleluia. Siate perfetti, dice il
Signore, come è perfetto il Padre vostro celeste. Alleluia.
Lettura del Vangelo secondo Matteo. 5, 2. 43-48
In quel
tempo. Il Signore Gesù si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Avete
inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo
nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi
perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa
sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli
ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non
fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli,
che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque,
siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Parola del Signore.
Mettendomi in ascolto delle letture mi hanno colpito
alcune espressioni:
1.
Discernimento,
lingua, occhi, orecchi e cuore diede loro per pensare.
Nella visione biblica il pensiero dell’uomo è frutto
dell’esercizio di più facoltà, di tutte le sue facoltà migliori. A quale cura siamo richiamati verso ciò che
diciamo, vediamo, ascoltiamo, sentiamo nel profondo del cuore per formare i
nostri pensieri e giungere a scegliere il vero bene della nostra vita!
2. Guardatevi da ogni ingiustizia!
Il monito del Creatore rieccheggia nelle riflessioni di
s.Paolo e diventano un elenco prezioso per l’esame della vita di ogni uomo. Nel
silenzio ripercorriamolo con verità. Riconoscendoci ingiusti potremo invocare
la sua misericordia e lodare il suo santo nome: “Sono colmi di ogni
ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di
omicidio, di lite, di frode, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di
Dio, arroganti, superbi, presuntuosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori,
insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia”.
3. A ciascuno ordinò di prendersi cura del prossimo.
In opposizione all’ingiustizia ecco il sunto di cosa
vuol dire praticare la giustizia: prendersi
cura del prossimo. Di questi tempi abbiamo scoperto o riscoperto alcuni modi di
questa cura. La fase 2,3,4… sono occasioni per esercitarci in questa cura: è
motivo di gratitudine ma anche di invocazione, di richiesta di perdono e anche
di propositi da mantenere…
4. Amate i vostri nemici … se date il saluto soltanto ai
vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? … Voi, dunque, siate perfetti
come è perfetto il Padre vostro celeste.
Non è un programma per ingenui o inesperti. Forse solo
chi ha già una grande esperienza della vita può davvero comprendere le parole
di Gesù. Le prove e i fallimenti della vita, vissuti come occasioni e
manifestazioni dello Spirito, permettono di imparare a fidarsi di Dio e ad
osare lo “straordinario” di una umanità che riflette la perfezione e la
bellezza dell’amore del Padre, fino ad amare i nemici e pregare per i
persecutori (come ha fatto Gesù in croce).
Padre, grazie per il dono della vita
che respira in noi e in tutto l’universo.
Grazie perché chiami noi uomini a
fare la cosa straordinaria per eccellenza: amare.
E’ la chiamata a vivere in pienezza
la nostra umanità prendendoci cura del prossimo.
Ed è la chiamata a riflettere il tuo
volto di Padre in una vita di fratelli.
Non permettere che ci accontiamo di
vivere senza tendere a questa ordinaria straordinarietà.
Scuotici dal grigiore di una vita che
tende al ribasso e che dimentica la sua alta vocazione.
Senza l’amore che si dona, fino alle
estreme conseguenze, avremo vissuto invano
avremo perso l’occasione di godere
della bellezza dell’Amore,
della bellezza della Vita, della
bellezza di Te che sei nostro Padre. Amen.