29 maggio 2010

Un’Estate “Sottosopra”

L’esperienza educativa dell’oratorio di quest’anno parte dal tema della terra. La scelta, condivisa con tutte le diocesi di Lombardia, vorrebbe essere quasi il naturale completamento del tema dell’anno scorso, andando così a costituire un dittico richiamato anche nel sottotitolo biblico “come in cielo così in terra”.
La scrittura esordisce così: “In principio Dio creò il cielo e la terra” (Gn 1,1), quasi a dirne legame e intrinseca unità. Non c’è distanza tra cielo e terra, ma prossimità e continuità. Del resto nell’incarnazione Dio viene sulla terra per aprire agli uomini la strada del cielo. Non solo dunque il tema di quest’anno non è in contraddizione o in contrapposizione con quello dell’anno scorso, ma ne riprende alcuni tratti centrali a a partire da un altro punto di vista.

La terra è il luogo dove si svolge la vita degli uomini e si dispiega la storia dell’umanità. Sulla terra Dio viene incontro all’uomo, si manifesta in pienezza dell’incarnazione di Gesù che percorre le strade del mondo. Il tema scelto si presenta perciò volutamente come ampio contenitore all’interno del quale poter rinvenire una ricalibratura a partire dalle proprie necessità.

Mi sembra giusto però indicare alcune grandi linee tematiche che emergono un po’ in tutto il progetto in riferimento all’icona dei discepoli di Emmaus (Luca 24,13-35) che farà da sfondo a tutta la proposta.

La terra indica anzitutto il tema del cammino dell’uomo sulla sua superficie. Camminare vuol dire crescere ma anche conoscere chi ci sta accanto e anche ciò che ci sta intorno, imparando ad abitare la complessità; tutto ciò significa concretamente allargare lo sguardo delle nostre esperienze e relazioni. Il cammino, per noi cristiani, si configura sempre come un pellegrinaggio con una direzione e una meta precisa. Questo sostiene la fatica e dona nuovo slancio ai nostri passi stanchi, così come è avvenuto per i discepoli di Emmaus incontrando il Signore Gesù risorto, proprio lungo la strada, mentre camminavano: “Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro” (Luca 24,15).

Oltre al cammino in superficie, la terra richiama fortemente il tema della profondità. Parlando della terra non vorremmo solo restare sulla superficie ma anche scendere in profondità. La terra è anche ciò che non si vede del nostro pianeta ma che spesso costituisce una grande ricchezza per l’umanità, come l’acqua che beviamo, la cui purezza dipende molto dalla profondità della falda. Andare in profondità significa dunque imparare a scavare dentro noi stessi e sforzarci di elaborare un giudizio serio sulla realtà che ci circonda impegnandoci a capire e a pensare, così come hanno fatto i discepoli di Emmaus, discutendo prima tra loro “conversavano tra di loro di tutto quello che era accaduto” (Luca 24,14) e poi con Gesù.

Infine “Sottosopra”, è un richiamo alla conversione, alla capacità di mettersi in discussione e di lasciarsi scuotere dalla Parola di Dio, capovolgento il nostro modo di pensare e di agire, nella convinzione che prima ancora di essere noi a fare il cammino è il cammino stesso che fa noi. il Vangelo, molto spesso, ribalta le nostre convinzioni e ci chiede di essere disponibili a guardare noi stessi, gli altri e la realtà secondo una logica non semplicemente nuova ma addirittura ribaltata rispetto al punto di partenza. Un po’ come è avvenuto per i discepoli di Emmaus che “partirono senza indugio e feceriìo ritorno a Gerusalemme” (Luca 24,33).

Così ci prepariamo a vivere questa estate “Sottosopra” chiedendo al Signore di sostenere sempre in ciascuno di noi il desiderio del cammino, dell’andare in profondità e della conversione , affinché si compia sempre più in noi la sua volontà “come in cielo, così in terra”.

don Samuele Marelli
(direttore della Fondazione Oratori Milanesi)

CAMPI ESTIVI 2010

a BONNE VALGRISENCHE (AO)

Preadolescenti (medie inferiori) dal 5 al 12 luglio

Adolescenti e Giovanissimi (medie superiori) dal 12 al 19 luglio