07 settembre 2020

Un saluto denso di gratitudine

Fonte: foglio informativo settimanale
della Comunità Pastorale Santo Crocifisso di Meda,
edizione del 6 settembre 2020

Sappiamo che la vita è fatta di cambiamenti, a maggior ragione quella dei cristiani: come dice Gesù ad uno scriba che lo vuole seguire: Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo (Mt 8,20). Così, dopo un anno (un po’ «spezzettato» per tutto quello che è accaduto) passato a Gratosoglio, è giunto il momento di fare i bagagli e tornare a Meda, il mio paese natale, in attesa della Messa di martedì 8 settembre in cui sarò ammesso tra i candidati al diaconato e presbiterato. È il tempo dei saluti.

Ricordo che nei primi giorni di permanenza al «Grato», don Alfredo, nel farmi visitare la parrocchia, mi disse che una delle possibili interpretazioni del nome «Gratosoglio» era proprio questa: il «soglio della grazia». E, trascorso un anno, posso dire che, anche se non so quanto sia linguisticamente corretta, ho deciso che per me questa è l’interpretazione «giusta»! Perché, se Gesù dice che il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo, dice anche, ai discepoli che invia: Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto (Lc 10, 8). Durante questo anno mi sono nutrito (ho «mangiato») moltissimo: in tutte le esperienze vissute (dal volontariato presso il Centro Vismara alla quotidianità dell’oratorio) quello che emerge è il volto di Cristo presente in quell’umanità che ciascuno di noi incarna – un volto ora più manifesto, ora più silente, ora più radioso, ora più sofferente – un volto che chiede sempre di emergere con maggior chiarezza, un volto che porta sempre a farsi domande. Così la sete della Verità, il desiderio di una vita buona, i gesti (visibili, nascosti e «lontani») che parlano di Vangelo più di mille parole, la dedizione e la passione educativa di molti, la misericordia del Padre che è vicino a chi ha il cuore ferito (come dice il salmo) sono la grazia di cui ho visto l’inizio (il «soglio») e di cui vivremo tutti insieme il compimento col Padre «in quel giorno». Per ora, il mio saluto è denso di gratitudine perché, se questo è stato per me un anno di discernimento importante, il dialogo con il Signore è passato anzitutto dai volti di ciascuno di voi.

Sia l’8 settembre, quando pronuncerò il mio primo «Eccomi» di fronte all’Arcivescovo in Duomo, che il 13, quando rientrerò in Seminario, procederà il mio cammino verso un più pieno servizio degli uomini nel Signore… e questo avverrà grazie a quello che in Gratosoglio ho visto e «toccato». Così, non posso che concludere citando S. Paolo: Siate lieti nella speranza (Rm 12,12), perché, stando in mezzo a voi in questo pur breve tempo, ho potuto constatare senza ombra di dubbio che il Signore vi è vicino e agisce!

 

Edoardo Giossi


Sarà possibile seguire la Messa pontificale nella solennità della Natività della Beata Vergine Maria, che comprende il Rito di ammissione dei candidati agli ordini sacri, alle 9.30 dell'8 settembre, su Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre), Radio Mater, in streaming sul portale diocesano www.chiesadimilano.it e su Youtube.com/chiesadimilano.it.