26 ottobre 2012

Le parole di Gesù...

“IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA…
CHIUNQUE VIVE E CREDE IN ME NON MORIRA’ IN ETERNO”

Le parole di Gesù di fronte alla morte di Lazzaro, un amico, una persona cara, sono una lezione sulla vita.
La vita è la cosa più preziosa che ciascuno di noi ha, e ciascuno se la tiene ben stretta, pronto a difenderla ad ogni costo … Eppure, dopo un po’, neanche dopo molto, in ogni caso sempre troppo presto e troppo in fretta, la vita, anche se protetta, anche se difesa, ci sfugge tra le mani, si corrompe e ci distrugge e di noi non resta altro che “fare un sepolcro dove lo avevano posto”. E anche se sopra ci si possono mettere marmi preziosi, ben tenuti, luccicanti, in realtà sempre sepolcro è.
C’era stata data la vita, ma nessuno di noi è riuscito a conservarla. Noi uomini riusciamo a fare tante cose, a volte rischiamo di pensare di essere capaci di fare tutto. E questo non è vero, perché basta che il problema da affrontare cessi di essere un problema tecnico, cioè un problema che riguarda le cose materiali, e che diventi un problema umano, cioè che riguarda e coinvolge gli uomini, e subito emerge la nostra incapacità (siamo persino incapaci di dare un posto di lavoro a chi lo cerca, un posto letto ai malati, un posto scuola agli studenti, una casa a chi è senza tetto …). Tutto questo dovrebbe essere un invito a riconoscere i nostri limiti, ad “uscirne” senza voler imporli, ritenendoci la misura di tutte le cose … “Lazzaro, vieni fuori … Scioglietelo e lasciatelo andare”
Evidentemente questa lezione noi non la impareremo mai, perché ogni uomo, ogni gruppo, ogni partito continuerà a pensare che lui la soluzione per i problemi sociali ce l’ha, basterebbe che comandasse lui perché siano risolti. Ma poi ci ritroviamo solo con “altri tipi di sepolcri”, che vanno dai freddi mausolei celebrativi alle drammatiche fosse comuni, passando per gli ordinari cimiteri … E non impariamo neanche da lì.
Ora la lezione di Gesù non concerne tanto la vita sociale, ma direttamente e immediatamente la vita, quella vita che ci è stata data e che nessuno di noi riesce a “conservare” … il Mistero della vita.
Al riguardo questa lezione ci dice che non esistiamo soltanto noi, ma esiste anche Dio e Dio opera un trattamento inverso sulla vita dell’uomo. L’uomo prende la vita quando è fresca, giovane, promettente, nuova e la distrugge; Dio invece prende la vita dell’uomo quando è distrutta, buttata in una fossa, in un sepolcro perché non serve più a nessuno e la ricostruisce.
Questo è il senso della storia di Gesù di Nazareth, profeticamente da Lui proposta a partire dalla lezione di Lazzaro e vissuta, portata a compimento nella sua Pasqua.
“Disprezzato e reietto dagli uomini”, trafitto, schiacciato, maltrattato, umiliato, sepolto con gli empi “Dio è andato a cercarlo proprio lì e lo ha fatto risuscitare”.
È capitato a Gesù Cristo, ma non capita soltanto a Lui. È capitato e capita a tutti quelli che vivono come Lui, uscendo da se stessi ed aprendosi a chi veramente può salvare, con una condivisione radicale dell’esistenza umana.
La lezione di Gesù diventa quindi un invito a staccare l’attenzione da noi stessi per concentrarla su di Lui, per uscire da una visione chiusa e riduttiva che noi abbiamo delle cose, della vita e approdare alla sua visione, che costruisce l’esistenza su Dio, a partire da Dio come misura di tutte le cose e della nostra esistenza … e Dio è una misura senza limiti. Se Dio è la misura della nostra vita, nulla è impossibile e tutti i limiti della nostra esistenza sono infranti e superati. “Scioglietelo e lasciatelo andare”.
Le celebrazioni che la Chiesa ci invita a vivere in questo tempo (Santi, Morti, Giornata Caritas), questo propongono al nostro sguardo contemplativo e alla nostra libertà operosa.
Fare memoria dei Santi, ricordare e pregare per i nostri defunti, lasciarci interpellare da Gesù, il volto concreto di Dio che è Carità, ci ricorda dove sta il cuore della vita eterna che ci è stata donata e che possiamo vivere in gratitudine e fraterna operosità.
don Marcellino  

Calendario Comunità Pastorale dal 28 ottobre 2012


DOMENICA 28 ottobre
I DOPO LA DEDICAZIONE
Lettura degli Atti degli Apostoli (8,26-39)
Prima lettera di s. Paolo apostolo a Timoteo (2,1-5)
Vangelo secondo Marco (16,14b-20)
«GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE»

ore 15,00     Salone Teatro MMC: Incontro genitori e ragazzi del CIC2 (3a elementare).
ore 16,00 Salone Oratorio SB: Incontro dei genitori dei ragazzi del CIC4 (5a elementare).

Nel pomeirggio Oratorio S.B. CASTAGNATA


Lunedì 29 ottobre «S. Onorato di Vercelli»
ore 15,00 Sala Molaschi MMC: Incontro della TERZA ETÀ con Catechesi.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: Incontro degli Adolescenti e dei 18/19nni.

Mercoledì 31 ottobre
ore 15,00 Centro Parrocchiale SB: TERZA ETÀ: Recita del S. Rosario per i defunti.

nelle due chiese alle ore 18,00
S. Messa Vespertina secondo la liturgia della festività di «TUTTI I SANTI».

ore 19,00 Oratorio MMC: Festa dei Pre-Adolescenti.

GIOVEDÌ 1 novembre
«TUTTI I SANTI»
Libro dell’Apocalisse (7,2-4:9-14)
Lettera di san Paolo Apostolo ai Romani (8,28-39)
Vangelo secondo Matteo (5,1-12a)

VENERDÌ 2 novembre
«Commemorazione di tutti i fedeli defunti»
Sante Messe per tutti i defunti – con ricordo particolare per i morti nell’anno

Maria Madre della Chiesa:  ore 9,00  e ore 21,00

San Barnaba:  ore 10,30 e ore 21,00

al Cimitero di Ponte Sesto
ore 15,30 (preceduta dal rosario)

Sabato 3 novembre
ore 19,00 Chiesa SB: Preghiera del Vespero per i GIOVANI.

DOMENICA 4 novembre
II DOPO LA DEDICAZIONE
Lettura del profeta Isaia (56,3-7)
Lettera di s. Paolo apostolo agli Efesini (2,11-22)
Vangelo secondo Luca (14,1a.15-24)

ore 15,30 Casa Parrocchiale SB: Incontro di formazione per il gruppo di Azione Cattolica della Comunità Pastorale (v. box a pag. 8).
Lunedì 5 novembre «S. CARLO BORROMEO»
ore 15,00 Sala Molaschi MMC: Incontro dei due Gruppi della TERZA ETÀ.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: Incontro degli Adolescenti.

Martedì 6 novembre
ore 15,30 Cappellina Oratorio MMC: Incontro di formazione dei laici visitatori della Parrocchia MMC, in vista del Natale (v. box a pag.8).
ore 21,00 Cappellina Oratorio MMC: Replica del predetto Incontro (v. box a pag.8).

Mercoledì 7 novembre
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: Riunione del Coordinamento Liturgico in preparazione del Tempo di Avvento.

Giovedì 8 novembre
ore 21,00 Oratorio MMC: Scuola della Parola GIOVANI e 18/19nni (h. 20,00 possibilità cena condivisa).

Venerdì 9 novembre
ore 18,30 Oratorio SB: Incontro dei Pre-Adolescenti (1a  media).
ore 20,30 Oratorio SB: Incontro dei Pre-Adolescenti (2a e 3a media).
Sabato 10 novembre «S. Leone Magno»
ore 10,30 Centro Parrocchiale SB: Catechesi dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC4 (5a elementare).
ore 14,30 Centro Parrocchiale SB: Catechesi dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC4 (5a elementare).
ore 17,30 Centro Parrocchiale di S. Barnaba: Incontro di tutti i volontari dei “gruppi di servizio” sul tema: «Al servizio di un nuovo volto di Chiesa», in preparazione alla celebrazione della Giornata Diocesana della Caritas di Domenica 11 p.v.
ore 19,00 Chiesa SB: Preghiera del Vespero per i GIOVANI.

DOMENICA 11 novembre
«NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO»
«Giornata diocesana Caritas»

Lettura del profeta Isaia (49,1-7)
Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (2,5-11)
Vangelo secondo Luca (23,36-43)

Durante le Ss. Messe delle ore 10,30 a San Barnaba e delle ore 11,00 a Maria Madre della Chiesa verrà conferito il “Mandato” ai volontari dei “gruppi di servizio”.

ore 15,00 Salone Teatro MMC: Incontro genitori e ragazzi del CIC1 (2a elementare),
ore 16,30 Centro Parrocchiale SB: Incontro del Gruppo Famiglie sul tema: «Noè ed i suoi figli».

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2012

“Chiamati a far risplendere la Parola di verità” (Lett. ap. Porta fidei, 6)   Cari fratelli e sorelle! La celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale si carica quest’anno di un significato tutto particolare. La ricorrenza del 50° anniversario dell'inizio del Concilio Vaticano II, l’apertura dell’Anno della fede e il Sinodo dei Vescovi sul tema della nuova evangelizzazione concorrono a riaffermare la volontà della Chiesa di impegnarsi con maggiore coraggio e ardore nella missio ad gentes perché il Vangelo giunga fino agli estremi confini della terra. Il Concilio Ecumenico Vaticano II, con la partecipazione dei Vescovi cattolici provenienti da ogni angolo della terra, è stato un segno luminoso dell’universalità della Chiesa, accogliendo, per la prima volta, un così alto numero di Padri Conciliari provenienti dall’Asia, dall’Africa, dall’America Latina e dall’Oceania. Vescovi missionari e Vescovi autoctoni, Pastori di comunità sparse fra popolazioni non cristiane, che portavano nell’Assise conciliare l’immagine di una Chiesa presente in tutti i Continenti e che si facevano interpreti delle complesse realtà dell’allora cosiddetto “Terzo Mondo”. Ricchi dell’esperienza derivata dall’essere Pastori di Chiese giovani ed in via di formazione, animati dalla passione per la diffusione del Regno di Dio, essi hanno contribuito in maniera rilevante a riaffermare la necessità e l’urgenza dell’evangelizzazione ad gentes, e quindi a portare al centro dell’ecclesiologia la natura missionaria della Chiesa. Ecclesiologia missionaria Questa visione oggi non è venuta meno, anzi, ha conosciuto una feconda riflessione teologica e pastorale e, al tempo stesso, si ripropone con rinnovata urgenza perché si è dilatato il numero di coloro che non conoscono ancora Cristo: “Gli uomini che attendono Cristo sono ancora in numero immenso”, affermava il beato Giovanni Paolo II nell’Enciclica Redemptoris missio sulla permanente validità del mandato missionario, e aggiungeva: “Non possiamo restarcene tranquilli, pensando ai milioni di nostri fratelli e sorelle, anch’essi redenti dal sangue di Cristo, che vivono ignari dell’amore di Dio” (n. 86). Anch’io, nell’indire l’Anno della fede, ho scritto che Cristo “oggi come allora, ci invia per le strade del mondo per proclamare il suo Vangelo a tutti i popoli della terra” (Lett. ap. Porta fidei, 7); proclamazione che, come si esprimeva anche il Servo di Dio Paolo VI nell’Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi, “non è per la Chiesa un contributo facoltativo: è il dovere che le incombe per mandato del Signore Gesù, affinché gli uomini possano credere ed essere salvati. Sì, questo messaggio è necessario. È unico. È insostituibile” (n. 5). Abbiamo bisogno quindi di riprendere lo stesso slancio apostolico delle prime comunità cristiane, che, piccole e indifese, furono capaci, con l’annuncio e la testimonianza, di diffondere il Vangelo in tutto il mondo allora conosciuto. Non meraviglia quindi che il Concilio Vaticano II e il successivo Magistero della Chiesa insistano in modo speciale sul mandato missionario che Cristo ha affidato ai suoi discepoli e che deve essere impegno dell’intero Popolo di Dio, Vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose, laici. La cura di annunziare il Vangelo in ogni parte della terra spetta primariamente ai Vescovi, diretti responsabili dell’evangelizzazione nel mondo, sia come membri del collegio episcopale, sia come Pastori delle Chiese particolari. Essi, infatti, “sono stati consacrati non soltanto per una diocesi, ma per la salvezza di tutto il mondo” (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 63), “messaggeri di fede che portano nuovi discepoli a Cristo” (Ad gentes, 20) e rendono “visibile lo spirito e l’ardore missionario del Popolo di Dio, sicché la diocesi tutta si fa missionaria” (ibid., 38). La priorità dell’evangelizzare Il mandato di predicare il Vangelo non si esaurisce perciò, per un Pastore, nell’attenzione verso la porzione del Popolo di Dio affidata alle sue cure pastorali, né nell’invio di qualche sacerdote, laico o laica fidei donum. Esso deve coinvolgere tutta l’attività della Chiesa particolare, tutti i suoi settori, in breve, tutto il suo essere e il suo operare. Il Concilio Vaticano II lo ha indicato con chiarezza e il Magistero successivo l’ha ribadito con forza. Ciò richiede di adeguare costantemente stili di vita, piani pastorali e organizzazione diocesana a questa dimensione fondamentale dell’essere Chiesa, specialmente nel nostro mondo in continuo cambiamento. E questo vale anche per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, come pure per i Movimenti ecclesiali: tutte le componenti del grande mosaico della Chiesa devono sentirsi fortemente interpellate dal mandato del Signore di predicare il Vangelo, affinché Cristo sia annunciato ovunque. Noi Pastori, i religiosi, le religiose e tutti i fedeli in Cristo, dobbiamo metterci sulle orme dell’apostolo Paolo, il quale, “prigioniero di Cristo per i pagani” (Ef 3,1), ha lavorato, sofferto e lottato per far giungere il Vangelo in mezzo ai pagani (cfr Col 1,24-29), senza risparmiare energie, tempo e mezzi per far conoscere il Messaggio di Cristo. Anche oggi la missione ad gentes deve essere il costante orizzonte e il paradigma di ogni attività ecclesiale, perché l’identità stessa della Chiesa è costituita dalla fede nel Mistero di Dio, che si è rivelato in Cristo per portarci la salvezza, e dalla missione di testimoniarlo e annunciarlo al mondo, fino al suo ritorno. Come san Paolo, dobbiamo essere attenti verso i lontani, quelli che non conoscono ancora Cristo e non hanno sperimentato la paternità di Dio, nella consapevolezza che “la cooperazione missionaria si deve allargare oggi a forme nuove includendo non solo l’aiuto economico, ma anche la partecipazione diretta all’evangelizzazione” (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 82). La celebrazione dell’Anno della fede e del Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione saranno occasioni propizie per un rilancio della cooperazione missionaria, soprattutto in questa seconda dimensione. Fede e annuncio L’ansia di annunciare Cristo ci spinge anche a leggere la storia per scorgervi i problemi, le aspirazioni e le speranze dell’umanità, che Cristo deve sanare, purificare e riempire della sua presenza. Il suo Messaggio, infatti, è sempre attuale, si cala nel cuore stesso della storia ed è capace di dare risposta alle inquietudini più profonde di ogni uomo. Per questo la Chiesa, in tutte le sue componenti, deve essere consapevole che “gli orizzonti immensi della missione ecclesiale, la complessità della situazione presente chiedono oggi modalità rinnovate per poter comunicare efficacemente la Parola di Dio” (Benedetto XVI, Esort. ap. postsin. Verbum Domini, 97). Questo esige, anzitutto, una rinnovata adesione di fede personale e comunitaria al Vangelo di Gesù Cristo, “in un momento di profondo cambiamento come quello che l’umanità sta vivendo” (Lett. ap. Porta fidei, 8). Uno degli ostacoli allo slancio dell’evangelizzazione, infatti, è la crisi di fede, non solo del mondo occidentale, ma di gran parte dell’umanità, che pure ha fame e sete di Dio e deve essere invitata e condotta al pane di vita e all’acqua viva, come la Samaritana che si reca al pozzo di Giacobbe e dialoga con Cristo. Come racconta l’Evangelista Giovanni, la vicenda di questa donna è particolarmente significativa (cfr Gv 4,1-30): incontra Gesù, che le chiede da bere, ma poi le parla di un’acqua nuova, capace di spegnere la sete per sempre. La donna all’inizio non capisce, rimane a livello materiale, ma lentamente è condotta dal Signore a compiere un cammino di fede che la porta a riconoscerlo come il Messia. E a questo proposito sant’Agostino afferma: “dopo aver accolto nel cuore Cristo Signore, che altro avrebbe potuto fare [questa donna] se non abbandonare l’anfora e correre ad annunziare la buona novella?” (In Ioannis Ev., 15, 30). L’incontro con Cristo come Persona viva che colma la sete del cuore non può che portare al desiderio di condividere con altri la gioia di questa presenza e di farlo conoscere perché tutti la possano sperimentare. Occorre rinnovare l’entusiasmo di comunicare la fede per promuovere una nuova evangelizzazione delle comunità e dei Paesi di antica tradizione cristiana, che stanno perdendo il riferimento a Dio, in modo da riscoprire la gioia del credere.  La preoccupazione di evangelizzare non deve mai rimanere ai margini dell’attività ecclesiale e della vita personale del cristiano, ma caratterizzarla fortemente, nella consapevolezza di essere destinatari e, al tempo stesso, missionari del Vangelo. Il punto centrale dell’annuncio rimane sempre lo stesso: il Kerigma del Cristo morto e risorto per la salvezza del mondo, il Kerigma dell’amore di Dio assoluto e totale per ogni uomo ed ogni donna, culminato nell’invio del Figlio eterno e unigenito, il Signore Gesù, il quale non disdegnò di assumere la povertà della nostra natura umana, amandola e riscattandola, per mezzo dell’offerta di sé sulla croce, dal peccato e dalla morte. La fede in Dio, in questo disegno di amore realizzato in Cristo, è anzitutto un dono e un mistero da accogliere nel cuore e nella vita e di cui ringraziare sempre il Signore. Ma la fede è un dono che ci è dato perché sia condiviso; è un talento ricevuto perché porti frutto; è una luce che non deve rimanere nascosta, ma illuminare tutta la casa. E’ il dono più importante che ci è stato fatto nella nostra esistenza e che non possiamo tenere per noi stessi. L’annuncio si fa carità “Guai a me se non annuncio il Vangelo!”, diceva l’apostolo Paolo (1 Cor 9,16).  Questa parola risuona con forza per ogni cristiano e per ogni comunità cristiana in tutti i Continenti. Anche per le Chiese nei territori di missione, Chiese per lo più giovani, spesso di recente fondazione, la missionarietà è diventata una dimensione connaturale, anche se esse stesse hanno ancora bisogno di missionari. Tanti sacerdoti, religiosi e religiose, da ogni parte del mondo, numerosi laici e addirittura intere famiglie lasciano i propri Paesi, le proprie comunità locali e si recano presso altre Chiese per testimoniare e annunciare il Nome di Cristo, nel quale l’umanità trova la salvezza. Si tratta di un’espressione di profonda comunione, condivisione e carità tra le Chiese, perché ogni uomo possa ascoltare o riascoltare l’annuncio che risana e accostarsi ai Sacramenti, fonte della vera vita. Insieme a questo alto segno della fede che si trasforma in carità, ricordo e ringrazio le Pontificie Opere Missionarie, strumento per la cooperazione alla missione universale della Chiesa nel mondo. Attraverso la loro azione l’annuncio del Vangelo si fa anche intervento in aiuto del prossimo, giustizia verso i più poveri, possibilità di istruzione nei più sperduti villaggi, assistenza medica in luoghi remoti, emancipazione dalla miseria, riabilitazione di chi è emarginato, sostegno allo sviluppo dei popoli, superamento delle divisioni etniche, rispetto per la vita in ogni sua fase. Cari fratelli e sorelle, invoco sull’opera di evangelizzazione ad gentes, ed in particolare sui suoi operai, l’effusione dello Spirito Santo, perché la Grazia di Dio la faccia camminare più decisamente nella storia del mondo. Con il beato John Henry Newman vorrei pregare: “Accompagna, o Signore, i tuoi missionari nelle terre da evangelizzare, metti le parole giuste sulle loro labbra, rendi fruttuosa la loro fatica”. La Vergine Maria, Madre della Chiesa e Stella dell’evangelizzazione, accompagni tutti i missionari del Vangelo.
Dal Vaticano, 6 gennaio 2012, Solennità dell’Epifania del Signore  

BENEDICTUS PP. XVI

Cronaca dei lavori dei Consigli Pastorali della Comunità Maria Madre della Chiesa e San Barnaba

- Seduta del 12 Ottobre 2012 -

 L’ O.d.G dell’incontro del Consiglio invitava a scegliere per l’anno pastorale alcune priorità emerse nei lavori delle varie commissioni e nella giornata di Pavia del 16 settembre.
    La prima priorità emersa è la necessità di una maggiore comunicazione tra il CCP e le comunità parrocchiali. Viene proposto di richiedere al Consiglio affari economici di pubblicare il bilancio.
    Un’altra priorità da affrontare è legata alle strutture, agli ambienti parrocchiali che dovranno essere adeguati alle esigenze della comunità ma anche alle normative vigenti. La proposta avanzata è di costituire un gruppo di lavoro che monitorizzi l’utilizzo delle diverse strutture di entrambe le parrocchie per avere un quadro più dettagliato delle vere necessità di spazi utili a svolgere le attività.
    I lavori di Pavia hanno sollecitato una particolare attenzione anche ai cammini di fede personali cercando modalità diverse rivolte anche a chi non frequenta le consuete iniziative parrocchiali anche per la fatica legata agli orari delle proposte. Porre al centro della nostra azione la Parola è una priorità espressa da più persone e forte è il bisogno di approfondire i documenti conciliari che riecheggiano in questo anno dedicato alla fede, 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II.
    Il parroco fa sintesi delle cose dette e invita all’effettiva scelta delle priorità da sviluppare durante l’anno, ben sapendo che l’esistente continua ad operare e dare frutti copiosi grazie all’azione dello Spirito Santo. Per le strutture viene istituito un gruppo di lavoro per monitorare l’utilizzo degli spazi parrocchiali. Per la centralità della Parola ripartirà l’iniziativa iniziata da don Francesco dei “lunedì della Parola” dopo un approfondimento della proposta e un rilancio significativo.
   Per la comunicazione a breve verrà costituito un gruppo che proverà a promuovere uno strumento scritto dove sostenere la riflessione culturale dei fedeli e condividere la vita dei gruppi.
   Circa il calendario il parroco invita ad annotare la data del 2/12 quando sarà proposta una giornata di ritiro di avvento per gli adulti.

Il prossimo incontro del consiglio è fissato per il 29/11/12 ore 21 presso Maria Madre della Chiesa.

Comunicazione dei sacerdoti e del Consiglio per gli affari economici delle due parrocchie

    Carissimi, in occasione della presentazione agli uffici di Curia competenti sul rendiconto economico parrocchiale dell’anno 2010-2011 ci siamo soffermati su alcune considerazioni che vogliamo condividere per offrire a tutti degli elementi di riflessione che vanno ben oltre il dato materiale e ci interrogano sul modo di immaginare la vita della parrocchia del futuro.
    La costatazione iniziale è legata al generale diminuire del contributo economico da parte dei fedeli alla vita della parrocchia a fronte di un generale aumento dei costi di gestione ordinaria, utenze e manutenzione delle strutture, e della ‘spesa di carità’ a favore delle situazioni famigliari maggiormente bisognose.
    Certo si deve tenere conto di varie contingenze, come il periodo di crisi economica e le diverse e continue sollecitazioni a raccolte straordinarie (vedi per i recenti lavori della chiesa a San Barnaba, o per l’antico debito a Maria Madre, per le tante e lodevoli iniziative di solidarietà in occasione di emergenze umanitarie o a favore di istituzioni e associazioni di carità …), ma anche il variare della composizione degli abitanti dei nostri quartieri, dove è crescente il numero di famiglie e persone straniere, spesso di altre appartenenze culturali e religiose. La seconda è che l’apporto economico maggiore a sostegno delle attività della parrocchia giunge dalle offerte che i fedeli fanno in occasione delle celebrazioni dei sacramenti (la questua nella messa, le offerte in occasione delle intenzioni di suffragio dei defunti, le offerte in occasione di battesimi, matrimoni, funerali …) mentre è minimo, quando c’è, il ritorno dai ‘servizi’ prestati in alcune occasioni, come ad esempio le feste e i pranzi ‘di comunità’.
    Sottilmente alcuni luoghi comuni permeano riflessioni e comportamenti, come l’idea che la chiesa ‘deve’ fare o dare …, che sia ricca, che le parrocchie siano foraggiate dal Vaticano o dalla Curia con l’8x1000, che gli spazi usati in parrocchia o in oratorio devono essere più ‘economici’ che altrove ... Occorre forse invertire questa tendenza chiarendo che la possibilità che la parrocchia continui ad offrire alcuni servizi è data, oltre che dalle motivazioni di fede o educative e dalle disponibilità volontarie e gratuite di qualcuno, anche dal concreto riscontro economico necessario.
    Due sono anche le comunicazioni straordinarie che dobbiamo alla comunità:
- sono in dirittura di arrivo i preparativi per avviare i lavori di ristrutturazione della casa parrocchiale di San Barnaba (che dovrebbero svolgersi nel 2013)
- aggiornamento sul debito di Maria Madre della Chiesa.
    I lavori sulla casa parrocchiale di via Feraboli 27 saranno quasi completamente coperti dal finanziamento richiesto ormai oltre due anni fa’ e concesso dal Comune di Milano (cfr. contributo dall’8% sugli oneri di urbanizzazione secondaria). La quota di 280.000,00 € a fondo perduto (che copre solo i costi vivi dei lavori e non l’IVA e le spese accessorie), utilizzabili solo per questo preciso intervento di ristrutturazione della casa, permetterà una migliore distinzione e fruizione dei locali che rimarranno destinati alla segreteria/archivio parrocchiale e al Centro di Ascolto della Caritas e di quelli invece legati all’abitazione di un sacerdote. Il rifacimento di impianti, serramenti e parte del tetto garantirà un risparmio sui consumi di energia nel tempo. In occasione della progettazione dei lavori, affidata all’architetto Lorenzo Carmagnola, l’Ufficio Amministrativo della diocesi ha sollecitato i sacerdoti e il Consiglio degli Affari Economici ad osservare con attenzione la situazione delle strutture dell’oratorio e del centro parrocchiale in vista delle necessarie decisioni da prendere sulla loro ristrutturazione e/o nuova progettazione. Per far fronte al bisogno di un ‘cassa’ più consistente in vista dello scenario qui abbozzato si propone ai parrocchiani di San Barnaba di riprendere l’usanza della sottoscrizione mensile.
    Il debito di Maria Madre consiste ora nel impegno di restituire il prestito ricevuto da San Barnaba di 30.000,00 €. Nonostante le continue offerte della ‘busta mensile’, non è stato possibile procedere ad una prima restituzione di parte del prestito a causa dell’onerosità della gestione ordinaria, con alcuni piccoli interventi straordinari, dell’enorme struttura. Confidiamo di cominciare la restituzione per la fine dell’anno. Resta l’impegno della ‘busta mensile’, l’ultima domenica del mese, e dell’attenzione a contenere le spese nell’utilizzo di impianti e servizi. (...)
Il rendiconto completo è conservato nelle case parrocchiali e disponibile per la consultazione contattando i sacerdoti.

Fare Formazione


Nel momento storico che stiamo vivendo è utile, ogni tanto, ricaricare le pile del nostro essere discepoli di quel Gesù che ogni domenica incontriamo e che siamo chiamati quotidianamente a celebrare nelle strade della città. La ricarica avviene attraverso più canali: giornalmente testimoniamo la nostra fede nel modo di vivere la comunità, settimanalmente ci viene incontro la liturgia e le omelie che ci fanno confrontare con la Parola; con frequenza mensile poi abbiamo il conforto della catechesi. C’è, però, anche bisogno di staccare la spina, e fare formazione per ritrovare le motivazioni del nostro essere chiesa. Questa è un’esigenza che ogni tanto un cristiano impegnato dovrebbe sentire. La formazione non è in alternativa alla catechesi perché quest’ultima si occupa di approfondire il mistero di Dio nel cuore dell’uomo, mentre la formazione si occupa di, per l’appunto, formare cristiani attenti all’oggi.

Il gruppo di Azione Cattolica della nostra comunità pastorale ha tra i suoi impegni questo compito e organizza un percorso formativo annuale, aperto a tutti, sviluppato in  cinque incontri che prenderà il via Domenica 4 Novembre ore 15.30 presso la casa parrocchiale di S. Barnaba in via Feraboli, 27 (a fianco della chiesa). Il titolo dell’incontro è: “Per chi è spezzato il pane? Per tutti!”. Attraverso un approccio moderno, pieno di contributi umani, culturali e religiosi, scopriremo insieme l’importanza dell’essere Chiesa che ci trasforma in comunità.
Azione Cattolica è una associazione di laici impegnati nella vita pastorale delle nostre comunità. Si affianca ai sacerdoti nel loro impegno pastorale. La loro vita associativa cerca di favorire e attuare una dimensione di comunione con i fratelli nella fede.

L’associazionismo nella chiesa è un fatto importante e va sostenuto in quanto in esso ci si allena a vivere percorsi di fede attenti ai fratelli, nel nome di quel Gesù che a sua volta con la vita si è fatto nostro fratello.

Azione Cattolica si presenterà alle due comunità in concomitanza delle celebrazioni del 3 e 4 Novembre per promuoversi come associazione  attraverso un banco-libri.
Ivano Provezza

LA VISITA DI NATALE A MARIA MADRE DELLA CHIESA


Carissimi parrocchiani, la Visita di Natale alle famiglie è un tradizionale appuntamento che ci richiama la Visita del Signore nella storia degli uomini che si è realizzata nella nascita di Gesù. Tutta la comunità cristiana è invitata a mobilitarsi perché ogni persona del quartiere sperimenti la bella sorpresa di una visita nel nome del Dio che “ha visitato e redento il suo popolo”.

La Visita di Natale sarà perciò fatta, come già da anni è stato chiesto dall’Arcivescovo, oltre che dai sacerdoti e dalle suore anche da laici uomini e donne, che si renderanno disponibili per questo semplice ma prezioso gesto “missionario”.

Per preparare bene questo appuntamento invitiamo a partecipare ad un incontro di formazione martedì 6 novembre alle ore 15,30 o alle ore 21 nella cappellina dell’oratorio.

Nella prima domenica di Avvento, 18 novembre, alla s. Messa delle ore 11 sarà dato il mandato a tutti i visitatori che potranno così iniziare a svolgere il loro servizio.

12 ottobre 2012

LA FEDE CRISTIANA: CHIAMATI, SEGUIAMO VISITATI, VISITIAMO


Abbiamo vissuto, in questa ripresa dell’anno pastorale, momenti significativi per la vita della nostra comunità: la giornata di programmazione a Pavia, la festa d’inizio attività dei nostri oratori, la festa patronale di Maria Madre della Chiesa.
Sono state giornate con sottolineature e richiami diversi per la nostra fede, ma tutte orientate a ricordarci come la nostra adesione a Gesù dà origine ad un modo nuovo di vivere la nostra vita, le nostre relazioni, il nostro quotidiano; solo da qui può scaturire l’impegno, perseverante e sereno, attraverso i più svariati “servizi”, a far crescere l’umanità dei fratelli e delle sorelle con cui condividiamo l’esistenza.
A partire dai due riferimenti evangelici che hanno fatto un po’ da guida in queste giornate (il racconto della Visitazione di Maria ad Elisabetta e della sequela di Gesù da parte del cieco Bartimeo, guarito da Lui), vorrei richiamare due semplici prospettive con le quali vivere le proposte che andremo facendo durante l’anno.

La prima prospettiva è quella di non dimenticare mai che essere cristiani significa innanzitutto essere discepoli di Gesù, mettere Lui al centro della nostra vita, frequentare la sua Parola, accogliere con gratitudine il suo Amore, seguirlo lungo la sua strada.
Vanno in questa direzione le proposte di momenti di preghiera, ascolto della parola di Dio, celebrazione dei sacramenti, catechesi, cura per la nostra formazione interiore.

Una seconda prospettiva è quella di ricordare come, sull’esempio di Maria, essere cristiani significa custodire Gesù per il bene dell’umanità, con Lui nel cuore “visitare/condividere” le situazioni di fatica, bisogno, povertà, desideri di vita giusta/buona che ci sono nel cuore di ogni persona.
Vanno in questa direzione le proposte più orientate al servizio di una promozione umana autentica, di una proposta di valori, atteggiamenti, comportamenti, azioni che, al di là del loro valore immediato, possono far pensare al Vangelo. In concreto sono i gruppi di servizio, gli oratori, le associazioni sportive, quelle culturali e teatrali, i doposcuola e tutti quegli interventi o iniziative che vogliono essere un segno della vita buona e delle relazioni fraterne che il Vangelo di Gesù promuove e suscita.

Mi auguro che l’invito ad un cristianesimo rinnovato, che ci proviene dalla celebrazione dell’Anno della fede e della memoria del Concilio, possa trovare i cuori di noi tutti disponibili a lavorare per far emergere, grazie alla forza dello Spirito, delle comunità vive, che siano al servizio dell’umanità, portando e vivendo della Buona notizia che è Gesù.

                                     don Marcellino.

CALENDARIO della COMUNITÀ PASTORALE da Domenica 14 ottobre 2012

DOMENICA 14 ottobre
«VII DOPO IL MARTIRIO DI
S. GIOVANNI IL PRECURSORE»
Lettura del profeta Isaia (43,10-21)
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (3,6-13)
Vangelo secondo Matteo (13,24-43)
«INAUGURAZIONE DELL’ANNO DELLA FEDE»

ore 15,00 Salone Teatro MdC: Incontro genitori e ragazzi del CIC3 (4a elementare),

Lunedì 15 ottobre «S. Teresa di Gesù»
ore 15,00 Sala Molaschi MdC: Incontro della TERZA ETÀ con Catechesi.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: Incontro degli Adolescenti e dei 18/19nni.

Mercoledì 17 ottobre «S. Ignazio d’Antiochia»
ore 15,00 Centro Parrocchiale SB: Catechesi della TERZA ETÀ.
ore 19,00 Oratorio MdC:Cena Insieme” del gruppo Pre-Adolescenti di MdC.
ore 21,00 Oratorio MdC: Consiglio d’Oratorio.

Giovedì 18 ottobre «S. Luca evangelista»
ore 19,15 Centro Parrocchiale SB: Catechesi degli Adulti «La tua fede ti ha salvato: Credete al Vangelo» (Mc 1,14-15). Seguirà cena frugale.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: Catechesi degli Adulti «La tua fede ti ha salvato: Credete al Vangelo» (Mc 1,14-15).

Venerdì 19 ottobre
ore 18,30 Chiesa SB: Prove celebrative dei Cresimandi di S. Barnaba.
ore 20,30 Oratorio SB: Incontro dei Pre-Adolescenti (2a e 3a media).
ore 21,00 Chiesa SB: Incontro genitori, padrini e madrine dei Cresimandi delle parrocchie MdC e SB.
Sabato 20 ottobre
ore 9,30 Cappella dell’Oratorio MdC: “Roveto ardente”. Catechesi degli Adulti «La tua fede ti ha salvato: Credete al Vangelo» (Mc 1,14-15).
ore 10,00 Chiesa MdC: Prove celebrative dei Cresimandi di Maria Madre della Chiesa.
ore 10,30 Centro Parrocchiale SB: Catechesi dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC3 (4a elementare). .
ore 19,00 Chiesa SB: Preghiera del Vespero per i GIOVANI.

DOMENICA 21 ottobre
DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO
Lettura del profeta Isaia (26,1-2.4.7-8;54,12-14a)
Prima lettera di s. Paolo apostolo ai Corinzi (36,9-17)
Vangelo secondo Giovanni (10,22-30)

ore 11,00 Chiesa MdC: Celebrazione dei Sacramenti della Cresima e della Comunione.
ore 15,30 Chiesa SB: Celebrazione dei Sacramenti della Cresima e della Comunione.

Lunedì 22 ottobre «Beato Giovanni Paolo II»
ore 15,00 Sala Molaschi MdC: Incontro della TERZA ETÀ con Catechesi.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: Incontro degli Adolescenti e dei 18/19nni.

Mercoledì 24 ottobre «S. Luigi Guanella»
ore 15,00 Centro Parrocchiale SB: Festa dei Compleanni della TERZA ETÀ.

Giovedì 25 ottobre «Beato Carlo Gnocchi»
ore 21,00 Oratorio SAMZ: Incontro GIOVANI.

Venerdì 26 ottobre
ore 18,30 Oratorio SB: Incontro dei Pre-Adolescenti (1a  media).
ore 20,30 Oratorio SB: Incontro dei Pre-Adolescenti (2a e 3a media).
Sabato 27 ottobre
ore 10,30 Centro Parrocchiale SB: Catechesi dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC4 (5a elementare).
ore 14,30 Centro Parrocchiale SB: Catechesi dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC4 (5a elementare).
ore 19,00 Chiesa SB: Preghiera del Vespero per i GIOVANI.

DOMENICA 28 ottobre
I DOPO LA DEDICAZIONE
Lettura degli Atti degli Apostoli (8,26-39)
Prima lettera di s. Paolo apostolo a Timoteo (2,1-5)
Vangelo secondo Marco (16,14b-20)
«GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE»

ore 15,00 Salone Teatro MdC: Incontro genitori e ragazzi del CIC2 (3a elementare).
ore 16,00 Salone Oratorio SB: Incontro dei genitori dei ragazzi del CIC4 (5a elementare).

Nel pomeriggio all'oratorio San Barnaba CASTAGNATA