23 ottobre 2015

Gruppi familiari: per la crescita spirituale propria dei coniugi e della famiglia

La Pastorale familiare, all’interno di una parrocchia, è lo strumento che esprime la cura della Chiesa per la famiglia; è la modalità attraverso cui essa accompagna e sostiene i cammini delle coppie, dei genitori, delle generazioni, nella molteplicità dei tempi, delle situazioni e degli eventi della vita.          
A tale riguardo nelle nostre due comunità anche quest’anno verranno proposti diversi cammini.            
Li elenchiamo semplicemente:
I cammini di preparazione al matrimonio
L’accoglienza della domanda del battesimo e la preparazione della celebrazione
I cammini di catechesi di iniziazione cristiana così come sono proposti nella nostra realtà, con un taglio volutamente familiare
I percorsi dei gruppi di spiritualità familiare

Oltre a questi itinerari nel corso dell’anno vi sono altri appuntamenti “specifici” per la famiglia: la festa diocesana della famiglia (fine gennaio) e la celebrazione degli anniversari di matrimonio.
Tuttavia nella cura che la Chiesa ha nei confronti della famiglia, quest’ultima non è da intendere semplicemente come destinataria di alcune attenzioni e iniziative. La pastorale familiare con le sue proposte ha il compito di far crescere in ogni nucleo il desiderio di un cammino che abbia come meta ciò che Giovanni Paolo II più volte disse: “Famiglia diventa ciò che sei”. Anche il nostro arcivescovo card. Scola parlando della famiglia continua a ribadire come essa debba essere soggetto di evangelizzazione. Così scrive in un passaggio della sua ultima lettera pastorale “Educarsi al pensiero di Cristo”:
“…parlare di famiglia come soggetto di evangelizzazione non significa anzitutto coinvolgere i membri, magari singolarmente, come attori di iniziative in parrocchia o nelle aggregazioni di fedeli, anche in gruppi familiari, ma mobilitare “la famiglia in quanto famiglia” (genitori, figli, nonni, parenti) alla testimonianza evangelica attraverso gli aspetti normali e costitutivi della sua vita quotidiana: gli affetti, il lavoro, il riposo, il dolore, il male fisico fino alla morte, il male morale, l’educazione, il contributo alla vita buona e giusta nella società plurale. Proprio nel concreto della vita familiare ci è dato di riscoprire come la sequela di Cristo generi pensiero di Cristo, cioè cultura”
Questa indicazione del nostro arcivescovo puntualizza come il “baricentro” della testimonianza della famiglia, si sposti dall’ambito della comunità a quello della vita quotidiana. Per essere testimoni nell’ordinarietà della propria esistenza occorre camminare, formarsi attraverso la preghiera, l’ascolto e la meditazione della Parola. A tale proposito i cammini dei gruppi familiari vogliono prendersi a cuore la crescita spirituale e nella fede dei coniugi e la relazione tra sposi, sostenendo la vicenda quotidiana della vocazione sponsale. I gruppi familiari si inseriscono pienamente nella vita della comunità, non sono una cosa a parte. Non sostituiscono le normali attività della comunità, non la reduplicano, né la suppliscono. Avendo a cuore la crescita nella fede degli sposi e dei genitori i gruppi familiari sono al servizio non solo della chiesa, ma anche dell’intera società, di cui la famiglia è cellula essenziale.
Anche quest’anno saranno 4 i Gruppi familiari, già consolidati negli anni scorsi, ma sempre aperti a chi desidera farne parte:

Gruppo giovani coppie. Si tratta di coppie sposate da pochi anni (alcuni da pochi mesi) che insieme a partire dalla Parola di Dio pregano, meditano e riflettono su di sé in questi delicati primi anni di matrimonio.            
PRIMO INCONTRO: 22 NOVEMBRE ORE 18.30

Gruppo famiglie con figli piccoli (elementari e medie).
PRIMO INCONTRO: 25 OTTOBRE ORE 12

Gruppo famiglie con  figli adolescenti – prima giovinezza.
PRIMO INCONTRO: 23 OTTOBRE ORE 21

Gruppo famiglie “over”.
PROSSIMO INCONTRO:  9 NOVEMBRE ORE 21

Chi fosse interessato ad avere maggiori notizie a riguardo dei gruppi familiari o desiderasse farne parte può contattare direttamente don Mauro Santoro. (maurostoro74@hotmail.it)

CALENDARIO della COMUNITÀ da Domenica 25 ottobre 2015

DOMENICA 25 ottobre
«I DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE»
GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

ore 15,00   Salone-teatro SB: Incontro CIC4 (5a el.).
ore 15,00   Salone Oratorio MMC: Incontro CIC1 (2° el.)
ore 19,00   Saletta Caritas SB: Lectio divina per Adolescenti, 18/19nni e giovani, seguita da cena.

Lunedì 26 ottobre
ore 15,00 Sala Molaschi MMC: Incontro TERZA ETÀ.
ore 18,30 Oratorio MMC: Incontro Gruppo Preadolescenti.
ore 19,30 Oratorio MMC: Incontro Gruppo ADO.
ore 21,00 Saletta Caritas SB: Lettura del libro dell’Eso-do e dei Numeri a cura di don Francesco.

Martedì 27 ottobre
ore 21,00 In Duomo: incontro testimonianza sull’Evange lizzazione a Beirut e nel Medio Oriente con Sua Beatitudine Béchara Boutros Rai, patriarca dei maroniti del Libano.  

Mercoledì 28 ottobre
ore 15,00 Saletta Caritas SB: TERZA ETÀ: Festa dei Compleanni.
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo ADO.

Giovedì 29 ottobre
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo 18/19nni.

Venerdì 30 ottobre
ore 19,00 Oratorio MMC: Festa di accoglienza del Gruppo Preadolescenti.
ore 19,30 Oratorio SB: Incontro Gruppo Pre-Ado1.
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo Pre-Ado2.

 

Venerdì 30 ottobre ore 20,45
Chiesa di Maria Madre della Chiesa
PER NUTRIRE L’ANIMA
Una rassegna musicale che ha l'obiettivo di dare stabilità alle iniziative culturali in periferia, in modo da far conoscere la vivacità culturale e l'offerta artistica delle realtà che vi operano.

Concerto Vocale della Corale del Decanato Turro
Col patrocinio del Comune di MilanoIngresso libero e gratuito

Sabato 31 ottobre
ore 15,00 Salone-teatro SB: Incontro CIC2 (3a el.).



DOMENICA 1 novembre 
«TUTTI I SANTI»

ore 10,30 Chiesa SB:  don Lorenzo NACHELI celebra la sua Prima S. Messa.

A seguire nel salone dell’oratorio sarà offerto l’aperitivo per permettere
a chi lo desidera di stare un po’ in compagnia di don Lorenzo 
che riparte per il Brasile il 13 novembre.





LUNEDÌ 2 novembre
«Commemorazione di tutti i fedeli defunti»
Sante Messe per tutti i defunti
 con ricordo particolare per i morti nell’anno



Chiesa MMC: ore 17,00 e 21,00
Chiesa SB: ore 9,30 e 21,00

al Cimitero di Ponte Sesto ore 15,30 (preceduta dal Rosario)

Mercoledì 4 novembre «s. carlo borromeo»
ore 15,00 Saletta Caritas SB: TERZA ETÀ: Recita del S. Rosario per i defunti
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo ADO.

Giovedì 5 novembre
ore 21,00 Parrocchia Ss. Giacomo e Giovanni: Incontro decanale dei Giovani.

Venerdì 6 novembre  “primo venerdì del mese”
ore 15,30 Nelle due Chiese: Adorazione Eucaristica fino all’ora d’inizio delle Ss. Messe serali.
ore 18,30 Chiesa SB: Momento di preghiera eucaristica attorno al Tabernacolo con i Ministri Straordinari dell’Eucaristia.
ore 19,30 Oratorio SB: Incontro Gruppo Pre-Ado1.
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo Pre-Ado2.

Sabato 7 novembre
Convegno diocesano Caritas
PER UNA ECOLOGIA UMANA INTEGRALE
Dall’Expo al Giubileo della Misericordia: una carità che si fa cultura - ore 9.00 Via S. Antonio, 5 

ore 10,30 Oratorio MMC: CIC3 (4a el.) e CIC4 (5a el.).
ore 14,30 Oratorio MMC: CIC3 (4a el.) e CIC4 (5a el.).

DOMENICA 8 novembre
«N.S. GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO»
Giornata Diocesana della Caritas
Alle messe delle 10,30 e delle 11 sarà dato il mandato agli operatori Caritas delle due parrocchie.
Nel pomeriggio sarà proposto un incontro-testimonianza sul tema: “ero forestiero e mi avete ospitato”
a cura della Commissione Caritas decanale 
(seguirà locandina)


Il “buon samaritano” ha aperto le catechesi sulla misericordia del Padre.

Con la scorsa settimana sono iniziati gli incontri di catechesi biblica per gli adulti. In sintonia con l’Anno Santo della Misericordia saranno approfondite alcune parabole e alcuni incontri di Gesù dal vangelo di Luca. Papa Francesco così si riferiva al messaggio delle parabole sulla misericordia nelle lettera di indizione del Giubileo “Misericordiae Vultus”:

9. Nelle parabole dedicate alla misericordia, Gesù rivela la natura di Dio come quella di un Padre che non si dà mai per vinto fino a quando non ha dissolto il peccato e vinto il rifiuto, con la compassione e la misericordia. Conosciamo queste parabole, tre in particolare: quelle della pecora smarrita e della moneta perduta, e quella del padre e i due figli (cfr Lc 15,1-32). In queste parabole, Dio viene sempre presentato come colmo di gioia, soprattutto quando perdona.                                            
In esse troviamo il nucleo del Vangelo e della nostra fede, perché la misericordia è presentata come la forza che tutto vince, che riempie il cuore di amore e che consola con il perdono.
Da un’altra parabola, inoltre, ricaviamo un insegnamento per il nostro stile di vita cristiano. Provocato dalla domanda di Pietro su quante volte fosse necessario perdonare, Gesù rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette» (Mt 18,22), e raccontò la parabola del “servo spietato”. Costui, chiamato dal padrone a restituire una grande somma, lo supplica in ginocchio e il padrone gli condona il debito. Ma subito dopo incontra un altro servo come lui che gli era debitore di pochi centesimi, il quale lo supplica in ginocchio di avere pietà, ma lui si rifiuta e lo fa imprigionare. Allora il padrone, venuto a conoscenza del fatto, si adira molto e richiamato quel servo gli dice: «Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?» (Mt 18,33). E Gesù concluse: «Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello» (Mt 18,35).
La parabola contiene un profondo insegnamento per ciascuno di noi. Gesù afferma che la misericordia non è solo l’agire del Padre, ma diventa il criterio per capire chi sono i suoi veri figli. Insomma, siamo chiamati a vivere di misericordia, perché a noi per primi è stata usata misericordia. Il perdono delle offese diventa l’espressione più evidente dell’amore misericordioso e per noi cristiani è un imperativo da cui non possiamo prescindere.          
Come sembra difficile tante volte perdonare! Eppure, il perdono è lo strumento posto nelle nostre fragili mani per raggiungere la serenità del cuore. Lasciar cadere il rancore, la rabbia, la violenza e la vendetta sono condizioni necessarie per vivere felici. Accogliamo quindi l’esortazione dell’apostolo: «Non tramonti il sole sopra la vostra ira» (Ef 4,26). E soprattutto ascoltiamo la parola di Gesù che ha posto la misericordia come un ideale di vita e come criterio di credibilità per la nostra fede: «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt 5,7) è la beatitudine a cui ispirarsi con particolare impegno in questo Anno Santo.
Come si nota, la misericordia nella Sacra Scrittura è la parola-chiave per indicare l’agire di Dio verso di noi. Egli non si limita ad affermare il suo amore, ma lo rende visibile e tangibile.
L’amore d’altronde,non potrebbe mai essere una parola astratta. Per sua stessa natura è vita concreta: intenzioni, atteggiamenti, comportamenti che si verificano nell’agire quotidiano. La misericordia di Dio è la sua responsabilità per noi. Lui si sente responsabile, cioè desidera il nostro bene e vuole vederci felici, colmi  di gioia e sereni. È sulla stessa lunghezza d’onda che si deve orientare l’amore misericordioso dei cristiani. Come ama il Padre così amano i figli. Come è misericordioso Lui, così siamo chiamati ad essere misericordiosi noi, gli uni verso gli altri.

APPELLO PER IL SERVIZIO DEI VISITATORI

Nelle prossime settimane in vista del Natale le nostre parrocchie rinnovano il gesto semplice e al contempo carico di significato della “visita alle famiglie” dei nostri quartieri per  offrire l’augurio della comunità cristiana.
Questo gesto, che esprime la “prossimi-tà” di Dio che in Gesù si è fatto uomo e ha condiviso in tutto la nostra vita tranne che nel peccato, richiede sempre più  il coinvolgimento di chi si fa (o potrebbe farsi) vicino nella quotidianità.          
Per questo non può essere delegato ai sacerdoti, alle suore, ad alcuni laici… ma va assunto come impegno di ogni fedele parrocchiano verso i propri “vicini” di casa.                                                     Ogni scala esprima una o più persone che a nome della comunità offre questo piccolo servizio!
In fondo alle chiese, dopo le messe di tutti i Santi e di Cristo Re, raccoglieremo le disponibilità ‘vecchie’ e nuove.
Rispondiamo numerosi a questo appello!
don Alfredo


DON MARCELLINO CI SCRIVE

Caro Alfredo, voglio ringraziarti per domenica. 
Troverai il modo migliore per far arrivare questo mio pensiero a tutti.   In particolare il grazie è per l’affetto, l’accoglienza, la cordialità… 
E poi le preghiere e il ricordo affettuoso al Signore.

E’ stata una giornata ricca e piena di belle sorprese. Cercherò di farne tesoro per la mia vita e per il mio cammino che procede sempre con qualche “inquietudine” (spero sana) per essere più vicino a Gesù e ai poveri.            
Per ora però (una “ora” lunga qualche anno) mi sono messo di buzzo buono a fare quello che devo, anche se mi viene un po’ da “ridere su di me”…
Un grazie particolare per quello che hai scritto: mi sembra un po’ “esagerato e impegnativo” ma l’accenno alla “nostra amicizia” mi ha riempito il cuore di gratitudine e di gioia.
Salutami tutti, in particolare gli altri pretacci …                    
Un abbraccio.
Marcellino

 
Nb: in occasione della festa sono state date a Marcellino 1000,00 € offerte da vari parrocchiani delle due parrocchie.


Abbiamo bisogno di te!

Anche quest’anno, il LUNEDÌ SERA alle 21 ci ritroviamo presso la Saletta Caritas di San Barnaba ad ascoltare la Scrittura nella convinzione che stare “dentro” quei testi ci aiuta a riconoscere la Voce con cui Dio ci chiama e ci parla.

Non sono lezioni, ma un’occasione in cui lasciamo che la vita di ciascuno (le sue conoscenze, la sua intelligenza e le sue esperienze), sia lo strumento di cui la Parola si serve per farsi udibile, visibile, tangibile. Ecco perché abbiamo bisogno di te: tu ci puoi aiutare a comprendere questa Parola!

Abbiamo deciso di leggere i testi del libro dell’ESODO e del libro dei NUMERI: vogliamo farci contemporanei del cammino di liberazione vissuto dai figli di Israele in Egitto, così da imparare a riconoscere la Misericordia con cui Dio visita l’esistenza di ciascuno.

Non farci mancare il tuo aiuto, regalaci un’ora del tuo tempo Grazie! 
d.Francesco



09 ottobre 2015

GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2015


Alcuni passi del MESSAGGIO Di Papa FRANCESCO 


Cari fratelli e sorelle,
la Giornata Missionaria Mondiale 2015 avviene sullo sfondo dell’Anno della Vita Consacrata e ne riceve uno stimolo per la preghiera e la riflessione. Infatti, se ogni battezzato è chiamato a rendere testimonianza al Signore Gesù annunciando la fede ricevuta in dono, questo vale in modo particolare per la persona consacrata, perché tra la vita consacrata e la missione sussiste un forte legame. La sequela di Gesù, che ha determinato il sorgere della vita consacrata nella Chiesa, risponde alla chiamata a prendere la croce e andare dietro a Lui, ad imitare la sua dedicazione al Padre e i suoi gesti di servizio e di amore, a perdere la vita per ritrovarla. E poiché tutta l’esistenza di Cristo ha carattere missionario, gli uomini e le donne che lo seguono più da vicino assumono pienamente questo medesimo carattere.

La dimensione missionaria, appartenendo alla natura stessa della Chiesa, è intrinseca anche ad ogni forma di vita consacrata, e non può essere trascurata senza lasciare un vuoto che sfigura il carisma. La missione non è proselitismo o mera strategia; la missione fa parte della “grammatica” della fede, è qualcosa di imprescindibile per chi si pone in ascolto della voce dello Spirito che sussurra “vieni” e “vai”. Chi segue Cristo non può che diventare missionario, e sa che Gesù «cammina con lui, parla con lui, respira con lui. Sente Gesù vivo insieme con lui nel mezzo dell’impegno missionario» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 266).

La missione è passione per Gesù Cristo e nello stesso tempo è passione per la gente. Quando sostiamo in preghiera davanti a Gesù crocifisso, riconosciamo la grandezza del suo amore che ci dà dignità e ci sostiene; e nello stesso momento percepiamo che quell’amore che parte dal suo cuore trafitto si estende a tutto il popolo di Dio e all’umanità intera; e proprio così sentiamo anche che Lui vuole servirsi di noi per arrivare sempre più vicino al suo popolo amato (cfr ibid., 268) e a tutti coloro che lo cercano con cuore sincero. Nel comando di Gesù: “andate” sono presenti gli scenari e le sfide sempre nuovi della missione evangelizzatrice della Chiesa. In essa tutti sono chiamati ad annunciare il Vangelo con la testimonianza della vita; e in modo speciale ai consacrati è chiesto di ascoltare la voce dello Spirito che li chiama ad andare verso le grandi periferie della missione, tra le genti a cui non è ancora arrivato il Vangelo...

Mi rivolgo soprattutto ai giovani, che sono ancora capaci di testimonianze coraggiose e di imprese generose e a volte controcorrente: non lasciatevi rubare il sogno di una missione vera, di una sequela di Gesù che implichi il dono totale di sé... ricordando che, prima di essere un bisogno per coloro che non lo conoscono, l’annuncio del Vangelo è una necessità per chi ama il Maestro…

“Chi sono i destinatari privilegiati dell’annuncio evangelico?”. La risposta è chiara e la troviamo nel Vangelo stesso: i poveri, i piccoli e gli infermi, coloro che sono spesso disprezzati e dimenticati, coloro che non hanno da ricambiarti (cfr Lc 14).
L’evangelizzazione rivolta preferenzialmente ad essi è segno del Regno che Gesù è venuto a portare: «Esiste un vincolo inseparabile tra la nostra fede e i poveri. Non lasciamoli mai soli» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 48). Ciò dev’essere chiaro specialmente alle persone che abbracciano la vita consacrata missionaria: con il voto di povertà si sceglie di seguire Cristo in questa sua preferenza, non ideologicamente, ma come Lui identificandosi con i poveri, vivendo come loro nella precarietà dell’esistenza quotidiana e nella rinuncia all’esercizio di ogni potere per diventare fratelli e sorelle degli ultimi, portando loro la testimonianza della gioia del Vangelo e l’espressione della carità di Dio...

Cari fratelli e sorelle, la passione del missionario è il Vangelo. San Paolo poteva affermare: «Guai a me se non annuncio il Vangelo!» (1 Cor 9,16). Il Vangelo è sorgente di gioia, di liberazione e di salvezza per ogni uomo. La Chiesa è consapevole di questo dono, pertanto non si stanca di annunciare incessantemente a tutti «quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi» (1 Gv 1,1). La missione dei servitori della Parola – vescovi, sacerdoti, religiosi e laici – è quella di mettere tutti, nessuno escluso, in rapporto personale con Cristo. Nell’immenso campo dell’azione missionaria della Chiesa, ogni battezzato è chiamato a vivere al meglio il suo impegno, secondo la sua personale situazione. Una risposta generosa a questa universale vocazione la possono offrire i consacrati e le consacrate, mediante un’intensa vita di preghiera e di unione con il Signore e col suo sacrificio redentore.

Mentre affido a Maria, Madre della Chiesa e modello di missionarietà, tutti coloro che, ad gentes o nel proprio territorio, in ogni stato di vita cooperano all’annuncio del Vangelo, di cuore invio a ciascuno la Benedizione Apostolica.  
FRANCESCO              

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Di ritorno dall’ordinazione sacerdotale di don Lorenzo Nacheli, a Torino lo scorso 3 ottobre, mentre la pioggia implacabile accompagnava il viaggio in pulmino, nel cuore scorrevo i fotogrammi di una giornata indi-menticabile. Che gioia (!) sui volti dei 5 ordinandi, dei loro cari, dei molti amici e parenti, dei vescovi e cardinali, dei sacerdoti e dei diaconi, delle suore e dei frati, dei tanti giovani, di Ernesto il fondatore del SERMIG…
Che dono (!) vocazioni missionarie così profetiche e dedite al servizio del Signore nei più piccoli e poveri del mondo, pur nella straordinaria semplicità di una vita fraterna e accogliente…
Che provocazione (!) da raccogliere per le nostre comunità che hanno splendidi legami con missionari e missionarie in più parti del mondo (a cominciare dal vescovo Giuseppe Negri e da don Lorenzo entrambi a San Paolo del Brasile).
C’è un compito che non possiamo trascurare: anzitutto quello della preghiera per i “nostri” missionari; poi il tener viva una relazione con loro: preziosa per noi ma anche per tutti loro…; infine lasciarci continuamente interrogare sulla nostra fede e sulla testimonianza che diamo del Vangelo ai fratelli con cui viviamo. Buon mese missionario!

don Alfredo

PS: don Lorenzo celebrerà la sua Prima Messa a San Barnaba il prossimo 1 novembre alle ore 10,30. Seguirà un rinfresco nel salone nell’oratorio.

CALENDARIO della COMUNITÀ dal 11 ottobre 2015

DOMENICA 11 ottobre
«VII DOMENICA DOPO IL MARTIRIO
DI S. GIOVANNI IL PRECURSORE»

Festa della parrocchia di
Maria Madre della Chiesa
Con saluto a don Marcellino, suor Giancarla e suor Giuseppina e benvenuto
a suor Maria Angela e suor Brigida.

Ore 10,30 d. Marcellino predica a s.b.
Ore 11,15 d. marcellino presiede a m.m.c.

Lunedì 12 ottobre
ore 15,00 Sala Molaschi MMC: Incontro TERZA ETÀ.
ore 19,00 Oratorio MMC: Riunione Genitori dei Preadolescenti.
ore  21,00 Chiesa MMC: S. Messa in suffragio dei defunti della Parrocchia di Maria Madre a conclusione della Festa Patronale.

Martedì 13 ottobre
ore 19,00 Oratorio MMC: Inizio attività Gruppo ADO.

Mercoledì 14 ottobre
ore 15,00 Saletta Caritas SB: TERZA ETÀ: Recita del S. Rosario/Ora Media.
ore 21,00 Oratorio SB: Inizio attività Gruppo ADO.

Giovedì 15 ottobre
ore 21,00 Oratorio SB: Inizio attività Gruppo 18/19nni.

Venerdì 16 ottobre
ore 19,00 Oratorio SB: Riunione Genitori Pre-Ado1.
ore 20,45 Oratorio SB: Inizio attività Gruppo Pre-Ado2.

Sabato 17 ottobre
ore 15,00 Salone-teatro SB: Incontro CIC2 (3a el.).

DOMENICA 18 ottobre
«DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO»

ore 11,30   Saletta Caritas SB: aperitivo di conoscenza per le coppie del PERCORSO FIDANZATI
ore 15,00 Salone-teatro SB: Incontro CIC3 (4a el.).
ore 18,30 Oratorio SB: Riunione Genitori Prea-Ado2.
Lunedì 19 ottobre
ore 15,00 Sala Molaschi MMC: Incontro TERZA ETÀ.
ore 19,00 Oratorio MMC: Inizio Attività Gruppo Pre-Ado.

Martedì 20 ottobre
ore 15,30 Cappellina Oratorio MMC: Catechesi degli Adulti «L’abbraccio del Padre»: Il buon Samaritano” (Lc 10,25-37).
ore 19,00 Oratorio MMC: Incontro Gruppo ADO.

Mercoledì 21 ottobre
ore 15,00 Saletta Caritas SB: Catechesi della TERZA ETÀ.
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo ADO.

Giovedì 22 ottobre
ore 19,15 Salone-teatro SB: Catechesi degli Adulti «L’abbraccio del Padre»: Il buon Samaritano” (Lc 10,25-37). Seguirà cena frugale.
ore 21,00 Saletta Caritas SB: Catechesi degli Adulti «L’abbraccio del Padre»: Il buon Samaritano” (Lc 10,25-37).
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo 18/19nni.

Venerdì 23 ottobre
ore 19,00 Salone-teatro SB: Inizio Gruppo Pre-Ado1 (1a media).
ore 20,45 Oratorio SB: Incontro Gruppo Pre-Ado2 (2a e 3a media).

Sabato 24 ottobre
ore 9,30 Cappellina Oratorio MMC: “Roveto ardente”. Catechesi Adulti «L’abbraccio del Padre»: Il buon Samaritano” (Lc 10,25-37).
ore 15,00 Salone-teatro SB: Incontro CIC2 (3a el.).

Sabato 24 ottobre 2015 ore 20,00
Basilica di S. Eustorgio

VEGLIA MISSIONARIA
DIOCESANA

“Dalla parte dei poveri”

Nel pomeriggio a partire dalle 14,30 WORKSHOP  alla Darsena (lato via G. D’Annunzio)



DOMENICA 25 ottobre
«I DOMENICA DOPO LA DEDICAZIONE»
GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

ore 15,00 Salone-teatro SB: Incontro CIC4 (5a el.).
ore 15,00 Salone Oratorio MMC: Incontro CIC1 (2° el.)
ore 19,00 Saletta Caritas SB: Lectio divina per Adolescenti, 18/19nni e giovani, seguita da cena.


Consiglio Pastorale del 7 settembre 2015

Si è tenuto mercoledì 7 ottobre il Consiglio Pastorale, era il primo incontro del nuovo anno pastorale e si è partiti, dopo aver introdotto la Lettera pastorale: “Educarsi al pensiero di Cristo”, riprendendo le riflessioni proposte da don Alfredo nella giornata di inizio anno.

In particolare ci si è confrontati su come continuare a crescere in un percorso di comunità pastorale, nella conoscenza e stima reciproca fra i componenti delle due parrocchie.

Molti passi di comunione sono stati fatti specie dai ragazzi e dalle famiglie dei CIC (cfr.: le proposte degli incontri di catechesi delle famiglie sono unitarie usando entrambi gli oratori, come pure le attività estive - sia l’oratorio feriale che i campi), ma proseguono anche le collaborazioni fra adulti e anziani impegnati in diversi ambiti e gruppi…

Allo stesso tempo non mancano resistenze al cambiamento e chiusure preconcette…

Certo di fronte ai cambiamenti in atto nella Chiesa come nella società si può rimanere spettatori nostalgici e indispettiti, o indifferenti e diffidenti. È possibile, ed è un atteggiamento più faticoso ma anche più ripagante, provare a lasciarci smuovere per accoglierlo o addirittura ’agirlo’… convinti che il nome cristiano del cambiamento è conversione: ciò che Dio compie per rinnovare la mente e il cuore dell’uomo.

Le esperienze di interscambio in atto ci permettono di cogliere che la ricerca di maggiore unità tra noi non è questione ‘oziosa’ o ’pratica’ (per l’organizzazione di vari servizi e attività delle nostre parrocchie), invece è questione di qualità evangelica della nostra vita cristiana, del nostro amore: come avviene in famiglia le diversità non sono annullate, i doni e i difetti degli uni e degli altri non sono ostacolo ma via per una reale possibilità di amore.

Solo così l’amore diviene fecondo, capace cioè di generare nuovi figli al cammino della Chiesa.

Sono così grandi le sfide che stanno sul cammino della comunità nel quartiere che non ha senso proseguire col freno tirato su tanti fronti. Ci è chiesta la libertà e la fiducia che il Signore dona per passi di sempre maggiore fraternità apostolica.

PRIMI INCONTRI CIC

Cari genitori, iniziando il nuovo anno catechistico mi piace sottolineare che gli incontri proposti per il cammino di Iniziazione Cristiana sono rivolti a voi, insieme ai vostri figli.

Questa esperienza, quando è vissuta “volentieri e con amore”, è occasione preziosa per le famiglie che possono così trovare un aiuto concreto per l’educazione alla fede dei propri figli e il respiro largo della dimensione comunitaria, che è il tratto tipico della vita della Chiesa.

Consapevole del sacrificio che comporta, soprattutto per voi, una partecipazione coinvolta e costante agli incontri in calendario - certo quando motivi seri non lo impediscono -, voglio ricordare le parole che san Paolo ci riporta come pronunciate da Geù stesso: “Dio ama chi dona con gioia”.

Ognuno di voi è impegnato nel silenzio e con grande dispendio di energie nell’educazione dei propri figli e Dio solo sa i sacrifici che fate materiali e ‘di cuore’… Donare loro il vangelo non è un impegno in più, è invece fare tutto quanto già fate ‘insieme a Gesù’, sperimentando la gioia profonda che Lui mette in cuore di scoprirlo Alleato nel nostro compito e partecipe dei momenti difficili e lieti della loro crescita.

Auguri dunque per un anno ricco di occasioni di dono, di amore, di gioia! Le occasioni di cui abbiamo bisogno!      

don Alfredo

CIC 1=2° EL. DOM. 25 OTT. ore 15-17 SALONE MMC
CIC 2=3° EL. SABATO 24 OTT. ore 15-17 SALONE SB
CIC 3=4° EL. DOMENICA 18 OTT. ore 15-17 SALONE SB
CIC 4=5° EL. DOMENICA 25 OTT. ore 15-17 SALONE SB

CATECHESI BIBLICA PER ADULTI

Anno pastorale 2015-2016 “L’abbraccio del Padre”
(La misericordia nel Vangelo secondo Luca)

CATECHESI BIBLICA PER ADULTI
“ROVETO ARDENTE”

Papa Francesco, nella Bolla d’indizione del Giubileo straordinario della misericordia “Misericordiæ Vultus” (11 aprile 2015), così scrive:

“L’architrave che sorregge la vita della Chiesa è la misericordia. Tutto della sua azione pastorale dovrebbe essere avvolto dalla tenerezza con cui si indirizza ai credenti; nulla del suo annuncio e della sua testimonianza verso il mondo può essere privo di misericordia. La credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell’amore misericordioso e compassionevole. … Vogliamo vivere questo Anno Giubilare alla luce della parola del Signore: Misericordiosi come il Padre. L’evangelista Luca riporta l’insegnamento di Gesù che dice: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso». Per essere capaci di misericordia, quindi, dobbiamo in primo luogo porci in ascolto della Parola di Dio. Ciò significa recuperare il valore del silenzio per meditare la Parola che ci viene rivolta. In questo modo è possibile contemplare la misericordia di Dio e assumerlo come proprio stile di vita.”

Un’indicazione così autorevole non poteva non essere accolta; anzi essa è divenuta il programma per la Catechesi biblica degli Adulti durante l’anno pastorale 2015-2016.

Per consentire la più ampia partecipazione, sono offerte quattro possibilità di incontro: al Salone dell’Oratorio di San Barnaba il Giovedì, alle ore 19,15 al termine del quale c’è la possibilità di fruire di una cena frugale; oppure – dopo cena – alle ore 21,00 nella Saletta Caritas sotto la Casa Parrocchiale San Barnaba; presso la cappellina della chiesa di via Saponaro, 28 il Martedì dalle ore 15,30 alle 16,30 oppure nel salone catechesi di MMC il Sabato dalle 9,30 alle 12,00.
Martedì 20 Giovedì 22 Sabato 24 ottobre 2015
Martedì 17 Giovedì 19 Sabato 21 novembre 2015
Martedì 12 Giovedì 14 Sabato 16 gennaio 2016
Martedì 16 Giovedì 18 Sabato 20 febbraio 2016
Martedì 12 Giovedì 14 Sabato 16 aprile 2016
Martedì 10 Giovedì 12 Sabato 14 maggio 2016

Sabato 28 maggio 2016 ore 17,30 INCONTRO UNICO DI FINE ANNO
presso il Salone di via Saponaro, 28