22 gennaio 2018

Festa della Famiglia 2018

Festa della Famiglia 2018
Il Sapore dei gesti
e la luce della testimonianza

Il tema della festa della famiglia di quest’anno riprende quel forte invito che il nostro arcivescovo Delpini rivolge alla comunità dei discepoli di Gesù a vivere la dove è presente come il sale della terra e la luce del mondo.
Uno dei questi luoghi è proprio la casa. Ogni famiglia dunque è chiamata ad essere sale che dà sapore e luce che illumina.

INVITIAMO TUTTE LE FAMIGLIE a VIVERE LA FESTA, che sarà segnata, nel corso dei prossimi giorni, da alcuni appuntamenti, il cui scopo è quello di aiutare a riscoprire i piccoli gesti che in famiglia si vivono e che sono capaci di portare luce; di non perdere il desiderio di educare che dà sapore alla vita delle future generazioni; di stimolare atteggiamenti di accoglienza e di vicinanza nei confronti di situazioni di fragilità all’interno della nostra comunità. Chiediamo ad ogni famiglia di ritirare un foglietto in più per invitare personalmente un’altra famiglia a far festa.


la Famiglia e il sapore dell’educare…
Mercoledì 24 gennaio ore 21
presso il salone-teatro di San Barnaba

LO STRAORDINARIO ORDINARIO
Racconti di vite ordinariamente straordinarie di giovani da cui raccogliere alcune chiavi interpretative per educare oggi


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Giovedì 25 gennaio in famiglia

OASI DI PREGHIERA
Invitiamo ogni famiglia, prima del pasto serale, a recitare la preghiera che segue in comunione con tutta la comunità pastorale
Preghiera per le famiglie nella settimana dell'educazione

Noi ti ringraziamo, o Dio,
per i figli che ci hai donato e affidato
e per tutti i ragazzi di questo nostro quartiere.

Noi sentiamo la responsabilità
e la difficoltà di aiutarli a crescere
come persone libere e responsabili,
e a maturare nella fede
nella speranza e nell'amore 

Guidali con la luce del tuo Spirito
nelle grandi scelte della vita,
perché possano conoscere la vocazione
alla quale tu li chiami
e possano corrispondere al disegno del tuo amore.

Concedi a noi di poterli aiutare.
Amen.

la Famiglia e i gesti che portano Luce
Domenica 28 gennaio
S. Messa ore 10.30 a SB; ore 11 a MMC

La famiglia aperta all’amore di Dio
è sale della terra e luce del mondo


Pranzo in famiglia… Oppure:
perché una famiglia non ne ospita un’altra, magari quella a cui ha consegnato questo foglietto-invito?


La Famiglia sale e luce nella comunità cristiana
Domenica 4 febbraio ore 11
Presso Maria Madre della Chiesa – S. Messa e pranzo insieme

FESTA DELLA LUCE
Gli amici di FEDE e LUCE invitano le famiglie a far festa

Per il pranzo occorre dare la propria, adesione entro mercoledì 31 gennaio
agli incaricati in fondo alla Chiesa dopo le S. Messe domenicali del 21 e 28 gennaio o, durante la settimana, ai bar degli oratori.
Il primo piatto e il bere viene preparato in oratorio.
Chiediamo alle famiglie di portare il secondo. Fede e Luce offrirà la torta.
Durante il pranzo verrà raccolta un’offerta.


Dal 18 al 25 febbraio
CAMPUS DELLA PACE

2 mq per accogliere in giovane europeo
Per info:  campusdellapace.altervista.org

La croce simbolo del Sinodo

  
Nel programma del nostro anno pastorale avevamo messo in calendario anche di porre l’attenzione sulla presenza degli stranieri nelle nostre comunità, a partire dai molti cristiani che già frequentano la Messa e vivono con i propri figli i percorsi di iniziazione cristiana (CIC).

Che bello scoprire che l’Arcivescovo ha avuto la stessa intuizione e invita tutti a mettersi in ascolto di ciò che lo Spirito sta dicendo alle nostre comunità con questo segno che spesso anche noi leggiamo prevenuti e in chiave solo problematica …

Benediciamo il Signore per il dono di questo Sinodo che cercheremo di vivere anche noi in parrocchia secondo le indicazioni che mons. Mario Delpini suggerirà. 

Invito tutti a recitare un’Ave Maria ogni giorno affidando alla Madonnina che ci veglia dalla guglia più alta del Duomo i lavori del Sinodo. 
 don Alfredo


La croce simbolo del Sinodo

Per misura e forma riprende quella di San Carlo che contiene la teca col Sacro Chiodo: è la croce scelta come simbolo del Sinodo minore, creata utilizzando legni diversi (ciliegio, acero, palissandro e noce) a rappresentare i cinque continenti, per significare appunto tutte le genti. Al centro, dove si incrociano le due braccia, un quadrato di legno color porpora o amaranto richiama la memoria del sangue offerto. L’autore è Eduardo Brocca Toletti.

Apertura del Sinodo minore "Chiesa dalle genti"


Domenica 14 gennaio 2018 tutta la Diocesi è invitata a sintonizzarsi con l’evento che avrà luogo nella basilica di Sant’Ambrogio. Con una celebrazione presieduta dall’Arcivescovo, prende avvio il Sinodo minore annunciato da mons. Delpini nello scorso mese di novembre. A rappresentare la Diocesi sono invitati i membri del Consiglio pastorale diocesano, il Consiglio presbiterale diocesano, i Decani e i membri dei Consigli pastorali decanali, le rappresentanze di Consigli pastorali parrocchiali, comunità dei migranti, associazioni e movimenti ecclesiali.

La chiamata di un popolo così numeroso e significativo ci fa intuire l’importanza del momento: è la Diocesi tutta intera, guidata dal suo vescovo e pastore, che intende mettersi in cammino sinodale. Le ragioni di questo cammino ci si presentano da sole, consegnate ogni giorno da una vita quotidiana che ben racconta i tratti della Milano che cambia, e della Chiesa che cambia insieme alla sua città, alle sue periferie, alle sue terre, proprio per restare luogo di fede e di testimonianza di un Dio che si è fatto carne, uno di noi per nostro amore.

La Diocesi di Milano è già una Chiesa dalle genti. Fa però fatica a prendere coscienza di questo suo essere: fatica ad a-deguare le sue strutture, a riprogrammare i ritmi e gli stili delle sue azioni, a rivedere l’or-ganizzazione della sua presenza sul territorio e dentro gli ambienti di vita delle persone. Per questo motivo abbiamo bisogno di un Sinodo: non per costruire un progetto migliore, non per sviluppare chissà quali grandi piani strategici, quanto piuttosto per migliorare la nostra disponibilità all’as-colto, al riconoscimento dell’azione dello Spirito; per ammorbidire le rigidità e le dinamiche inerziali di una istituzione che può vantare secoli di tradizione appassionata del Vangelo, ma che sperimenta le paure paralizzanti del nuovo contesto culturale e sociale.

Saremo tutti radunati e attratti dall’unica forza in grado di vincere le resistenze e le paure, anche le più pervicaci, degli uomini e della storia: la forza della croce di Gesù, il Cristo di Dio. «Quando sarò innalzato da terra attirerò tutti a me» (Gv 12,32). È questa la Chiesa dalle genti che Milano vuole essere: un popolo di persone attratte dal miracolo di un Dio che ci ama sino alla croce. Nessuno può mancare a un simile appuntamento. Vi aspettiamo, ci aspettiamo, numerosissimi. Per gustare e condividere la gioia di essere, anche a Milano, Chiesa dalle genti. mons. Luca BRESSAN
Presidente Commissione coordinamento del Sinodo



Introduzione alla Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani

“Potente è la tua mano, Signore” (Es 15,6)

è il tema della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani 2018: il cantico celebra la vittoria di Dio contro le forze del male in relazione all’evento fondatore della fede di Israele.

In Diocesi è stato indetto un Sinodo minore dal titolo “Chiesa dalle genti”, che vuole rileggere i processi di cambiamento in atto per coglierne l’azione dello Spirito.
Processi che riguardano tutte le chiese cristiane, anch’es-se rinnovate dalla presenza di fedeli da tutto il mondo.
Il programma della Settimana si caratterizza per le celebrazioni dei vesperi secondo le diverse tradizioni, così da offrire la possibilità di incontrare una comunità che celebra la sua fede.
Il 25 gennaio nel Tempio Valdese, alla presenza di mons. Delpini, verrà celebrato il 20° anniversario dalla nascita del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano, che ebbe un forte impulso dal cardinal Martini.
Il cammino di questi anni è stato entusiasmante e non sempre facile: si sono superate le diffidenze iniziali con una stima fiorita in vera amicizia.
La situazione oggi è molto diversa, come dice il convegno del 20 gennaio dal titolo “Ecumenismo 2.0”, teso a sottolineare ciò che lo Spirito sta suscitando.
La serata per i giovani del 22 gennaio in sant’Ambrogio vede coinvolte le comunità giovanili ortodosse romene, copte, russe, e quella metodista che ha al suo interno un gruppo di giovani ghanesi; per la nostra Diocesi hanno collaborato la Pastorale Universitaria e i Movimenti.
Una preghiera, una cena in cui ciascuno porta piatti tipici del proprio paese, e tanti canti natalizi (liturgici e popolari) delle diverse tradizioni eseguiti a turno dalle varie comunità.
Incontrarsi e riconoscersi reciprocamente porta a scoprire che il cuore di ciascuno ha le stesse domande e gli stessi desideri, e l’affetto per la persona di Gesù ci fa sperimentare, nella diversità suscitata dallo Spirito, che siamo fratelli perché figli di un unico Padre.

diac. Roberto Pagani
Responsabile Servizio per l'Ecumenismo e il Dialogo Arcidiocesi di Milano

Perché nasce il campus di educazione alla pace


Gratosoglio, lo dice il suo stesso nome, porta indelebile una vocazione: l'accoglienza. Nacque per dare alloggio ai molti italiani che si trasferirono dal sud Italia; più recentemente ha dato spazi e ha offerto possibilità a chi veniva dal sud del mondo. E oggi si trova colorato come l'arcobaleno, con una presenza multietnica e multireligiosa. Il problema da noi non è tanto la prima accoglienza dei migranti quanto piuttosto provare a dare forma ad un'amalgama di genti e soprattutto di giovani di origine italiana e di II o III generazione di origine straniera.

Talvolta però gli abitanti di questo invidiabile modello futuro di città, certo non sempre per colpa loro ma anche per le responsabilità di altri, anche dei potenti di turno, cambiano occhiali e indossano delle lenti grigie. L'arcobaleno così perde lucentezza ai loro occhi e tutto diventa cupo; in altre parole, ci si dimentica della possibilità racchiusa nella “convivialità delle differenze”, ci si dimentica che ci unisce un destino comune, della dignità dell'altro che è pari alla propria, dell'essere chiamati a mettere mano da protagonisti a questa storia e a questa città che ci è stata consegnata; e allora cresce la paura, la voglia di alzare barricate e di difendersi e si creano tensioni che chissà, un giorno, cavalcate da qualche ideologia estremistica e da una crescente povertà culturale ed economica, potrebbero degenerare in violenza.

Il campus nasce per ritinteggiare questo arcobaleno, per creare un'oasi di convivenza, per tornare a stupirsi dell'altro che ci abita accanto e che magari, pur se con una religi-one e una lingua diversa, a me è fratello, tassello insostituibile anche per il mio bene.


La proposta tematica di quest'anno
“Non c'è pace senza Giustizia, non c'è Giustizia senza perdono”: aveva questo titolo uno degli ultimi messaggi di s. Giovanni Paolo II per la giornata mondiale di preghiera per la pace. Noi ci concentreremo in particolare sul binomio Giustizia e Pace al punto da renderlo sinonimo: Giustizia è Pace! Sarebbe impossibile costruire la Pace se gli abitanti di una fetta di città, come la periferia ma anche le minoranze culturali e religiose, non godessero dei diritti che so-no sanciti nella Costituzione e che nella Bibbia sono di ogni uomo in quanto figlio di Dio.

Il programma del campus permetterà a chi si iscriverà di iniziare e terminare un percorso che, attraverso alcuni spaccati di attualità, aprirà prospettive inedite, rimarcherà con accenti di denuncia le ingiustizie del nostro mondo, squarcerà feritoie di speranza e indicherà vie di azione. A chi non potrà stare lungo tutto il sentiero tracciato invece verrà offerta la possibilità di approfondire almeno una tematica: Lunedì si parlerà di mafia ma anche di vittime e colpevoli e di chi riesce ad affrontare un cammino di riconciliazione. Martedì di spazi abitativi in città. Mercoledì di economia e Giovedì di politica internazionale. Venerdì invece l'attenzione si concentrerà su Milano e i suoi (nuo-vi) abitanti.

Durante le sere invece tutti assieme ci metteremo in ascolto di quei giusti che, in un tempo di male, sono stati capaci di compiere scelte alternative attraverso la lettura di un li-bro alla presenza del suo autore (“il mio fiume” di Faruk Sehic), una catechesi su Abramo il Giusto per la fede a tre voci (ebraica, cristiana e islamica) tutte al femminile e attraverso lo spettacolo teatrale “A come Srebrenica” scritto e interpetato da Roberta Biagiarelli.

Per ogni dettaglio vi invito a visitare il sito dedicato www.campusdellapace.altervista.org su cui è possibile anche iscriversi.

I nomi eccellenti e i mille voltiIl campus quest'anno accoglierà nomi più o meno noti del nostro Paese o della scena internazionale: don Luigi Ciotti e Romano Prodi, il professor Pejanović da Sarajevo e la vicesindaco Anna Scavuzzo, Giangiacomo Schiavi del Corriere e Gabriele Rabaiotti assessore all'urbanistica del Comune. Ma soprattutto al campus parteciperanno i nostri giovani, molti altri della città e della Regione e anche da al-cune città europee: Parigi, Sarajevo e Marburg - Germania.

Il campus vola alto ma solo se ha radici profonde.
Per questo abbiamo bisogno di te. Offri la tua disponibilità ai sacerdoti o scrivi una mail a campusdellapace@gmail.com: per un servizio di volontariato in cucina o nella sitemazione degli ambienti; per accogliere in casa i giovani europei, al solo costo di 2 metri quadrati per un letto e una colazione; per una donazione che ci permetta di offrire i servizi di base.

Al termine della santa messa della domenica mattina troverai in fondo alla chiesa i moduli per partecipare come fa-miglia ospitante e potrai chiedere informazioni più dettagliate.


d.Giovanni e collaboratori



Idea Solidale Piccola bottega della Carità

Via M. Saponaro 28 - Milano

"Svegliamoci! Non si può continuare così! Dobbiamo rinnovare radicalmente la nostra vita pastorale per aprirci agli immensi bisogni dei fratelli". 
(C. M. Martini)

Spronati da questa sollecitazione, ci buttiamo all’inizio del nuovo anno nell’impresa di portare a compimento il percorso iniziato da mesi con la realizzazione di un unico punto di distribuzione dei prodotti alimentari, nella forma della PICCOLA BOTTEGA DELLA CARITA’ nei locali attrezzati a Maria Madre della Chiesa.
Nella Piccola bottega vi operano volontari che a turno servono le persone aventi diritto che, munite di un apposito "pass", ritirano quanto è messo a disposizione (frutta, verdura e generi alimentari), come in un piccolo supermercato.
Punto di incontro e di attenzione ai bisogni per non lasciare che il disagio resti ai margini della società e per esercitarci a vivere il comandamento dell’amore.
Alla Piccola bottega sono tutti volontari: le persone che si occupano dell’approvvigionamento e del trasporto dei prodotti, i magazzinieri, i commessi, i responsabili dell’accompagnamento e dei servizi alle famiglie, gli addetti alla comunicazione e sensibilizzazione, gli organizzatori di eventi e collette alimentari.
Sfide di alto profilo ci attendono e per questo abbiamo bisogno della partecipazione e del contributo di tutti, per far sì che l’ Idea Solidale  proceda nel suo cammino e mantenga fede ai suoi impegni.
Sostieni anche tu la Piccola bottega con un contributo di tempo, di cibo, economico … e cerca altri amici perché si allarghi il cerchio della solidarietà. Grazie!
I volontari.


Festa della Famiglia e Giornata per la Vita


28 gennaio e 4 febbraio


Come da consuetudine tra gennaio e febbraio la nostra diocesi propone le  quattro giornate (21 gennaio: lavoro & sociale; 28 gennaio: famiglia; 4 febbraio: vita; 11 febbraio: malato) che, quest’anno,  intendono accompagnare le nostre comunità a prendersi a cuore il compito che il nostro arcivescovo Delpini ha affidato a loro, ovvero: essere sale e lievito. «La comunità dei discepoli del Signore è presente nel contesto in cui vive come il sale della terra, la luce del mondo, il lievito che fa fermentare tutta la pasta. Nella complessità del nostro tempo coloro che condividono la mentalità e i sentimenti di Cristo hanno la responsabilità di testimoniare come la fede diventi cultura, proponga una vita buona, desiderabile per tutti, promettente per il futuro del Paese e dell’Europa». Ed è sempre monsignor Delpini a indicare le vie per concretizzare questo compito e tra gli ambiti di questa declinazione vi è quello della famiglia costituita da genitori, figli e nonni. Anche il Papa in occasione dell’Angelus del 27 dicembre 2015 ha affermato con forza che: «La famiglia aperta all’amore di Dio è sale della terra, luce del mondo. E’ nella famiglia unita che i figli portano a maturazione la loro esistenza vivendo l’esperienza significativa ed efficace dell’amore gratuito, della tenerezza, del rispetto reciproco della mutua comprensione, del perdono e della gioia… la famiglia che vive la gioia della fede la comunica spontaneamente, questa famiglia è sale della terra e luce del mondo».

Tuttavia: essere sale che dà sapore, luce che illumina non è una richiesta troppo ambiziosa per la famiglia oggi? Come parlare di sale e luce senza correre il rischio di una facile retorica e di una possibile autoesclusione da parte di molti credenti che nella propria esperienza vivono sofferenze e fatiche tali da renderle incapaci di credere nella propria forza testimoniale? Sono semplici domande che vogliono stimolare una riflessione che non interpreti questo compito come un’ideale irraggiungibile, ma che anzitutto educhi lo sguardo di chi vive in famiglia a cogliere i tanti piccoli gesti scambiati che danno sapore alla vita di tutti i giorni e ad accorgersi delle semplici forme di testimonianza che fanno luce anche nei momenti più bui e difficili. Gesù dice: “siete”, e non: “dovreste essere, cercate di essere…”. Lo siamo, in quanto discepoli suoi e non perché siamo bravi, ma perché ogni giorno cerchiamo di far abitare anzitutto l’amore di Dio nel cuore di ognuno di noi e delle nostre famiglie, perché è l’esperienza di sentirsi amati che non fa correre il pericolo di perdere la capacità di dare sapore e di essere luce.

Essere luce e sale vuol dire vivere il Vangelo che è Parola di vita e di gioia, come viene sottolineato in occasione della giornata per la vita. L’umanità intera ha sete della buona notizia, capace di portare la gioia vera contro ogni forma di tristezza che nasce dall’individualismo. Solo una famiglia e una comunità dal respiro evangelico è capace di trasformare una cultura della morte, alimentata da interessi personali e dall’indifferenza verso i più poveri e fragili. Oggi la famiglia e la comunità può essere sale e luce della terra facendosi “samaritana” e chinandosi sulla storia umana lacerata, ferita, scoraggiata e che con il salmista riconosce: “mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra”.
Quest’anno nella nostre comunità vorremmo vivere in modo particolare queste due giornate (della famiglia e della vita), “mettendole insieme”, dal momento che domenica 4 febbraio a Maria Madre della Chiesa, all’interno degli appuntamenti dei festeggiamenti per i 50 anni di fondazione della parrocchia, Fede e Luce invita tutta la comunità e pertanto le famiglie ad un suo appuntamento importante: ovvero la festa della Luce.

Nel corso delle prossime settimane daremo delle comunicazioni più dettagliate su come verranno animate queste due giornate e in che modo sarà possibile prendervi parte.
d.Mauro

Calendario della Comunità da Domenica 14 gennaio 2018

Lunedì 15 gennaio
ore 15,00 Sala Molaschi MMC TERZA ETÀ
ore 21,00 Oratorio SB gruppo ADO
Martedì 16 gennaio
ore 15,15 Chiesa MMC 4° inc. catechesi adulti ore 18,30 Oratorio MMC gruppo ADO

Mercoledì 17 gennaio
ore 15,00 Saletta Caritas SB TERZA ETÀ

Giovedì 18 gennaio
ore 19 e 21 SB 4° inc. catechesi adulti

Venerdì 19 gennaio
ore 21,00 Oratorio SB gruppo PREADO

Sabato 20 gennaio
ore 9,30 Oratorio MMC 4° inc. catechesi adulti
ore 10,30 e 14,30 Oratorio MMC CIC 4

domenica 21 gennaio
III DOMENICA DOPO EPIFANIA
ore 9 Oratorio MMC formazione educatori prea- dolescenti
ore 15
Oratorio SB animazione con film, giochi per i più piccoli, preghiera e merenda

ore 15 Oratorio MMC CIC 1 genitori e figli
ore 21,00 Oratorio SB gruppo 18/19ENNI


INIZIA LA SETTIMANA DEDICATA ALL'EDUCAZIONE
Lunedì 22 gennaio
ore 15,00 Sala Molaschi MMC TERZA ETÀ
ore 21,00 Oratorio SB gruppo ADO

Martedì 23 gennaio
ore 18.30 Oratorio SB animazione in cortile per adolescenti

Mercoledì 24 gennaio
ore 15,00 Saletta Caritas SB TERZA ETÀ

Venerdì 26 gennaio
ore 21,00 Oratorio SB gruppo PREADO

Sabato 27 gennaio
ore 10,30 Oratorio MMC CIC 4 con TESTIMO- NIANZA

domenica 28 gennaio
Sacra Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria
Celebrazione solenne della festa della famiglia alla s.Messa delle ore 10,30 a SB e delle 11 a MMC: tutti i CIC sono invitati a prendervi parte.
ore 21 Oratorio SB  18/19enni