19 aprile 2013

Preghiamo con Maria


Preghiamo con Maria,
Madre e discepola del Signore
Inizio del Mese di Maggio:
mercoledì 1 ore 21,00 nelle rispettive chiese

Tutti i giorni del mese verrà pregato il Rosario:
nella Chiesa di Maria Madre della Chiesa alle ore 16,30
e in quella di San Barnaba alle ore 21,00

tranne che nei giorni:

MISTERI  DEL DOLORE Maria Madre della Chiesa San Barnaba
MARIA CONSOLATRICE Mercoledì 8 maggio ore 21,00 Venerdì 3 maggio ore 21,00
DI CHI SOFFRE Cappellina via Baroni 190 Luoghi di ritrovo rionali

MISTERI DELLA GIOIA Maria Madre della Chiesa San Barnaba
MARIA ANNUNCIATRICE Mercoledì 15 maggio ore 21,00 Venerdì 10 maggio ore 21,00
DI GIOIA via Saponaro fra le torri 36 e 38 Luoghi di ritrovo rionali
MISTERI DELLA GLORIA Maria Madre della Chiesa San Barnaba
MARIA INVOCA CON NOI Mercoledì 22 maggio ore 21,00 Venerdì 17 maggio ore 21,00
IL DONO Parchetto ex Centrale Termica Luoghi di ritrovo rionali
DELLO SPIRITO SANTO di via Baroni

MISTERI DELLA LUCE Maria Madre della Chiesa San Barnaba
MARIA CI GUIDA Mercoledì 29 maggio ore 21,00 Venerdì 24 maggio ore 21,00
A GESÙ In Chiesa per la conclusione Luoghi di ritrovo rionali

Chiusura del Mese di Maggio:
mercoledì 29 ore 21,00 nelle rispettive chiese

La chiusura decanale del Mese di maggio si celebrerà
alla chiesa di S. Maria di Caravaggio di via Brioschi, 38
venerdì 31 maggio alle ore 20,45

Appuntamenti da Domenica 21 Aprile 2013


DOMENICA 21 aprile
«IV DOMENICA DI PASQUA»

ore 10,30    Chiesa SB: durante la S. Messa: celebrazione degli Anniversari di Matrimonio.
ore 11,00    Chiesa MMC: durante la S. Messa: celebrazione degli Anniversari di Matrimonio.
ore 16,30    Centro Parrocchiale SB: Incontro del Gruppo Famiglie sul tema: «Sara e Tobia».
ore 17,00 Salone-Oratorio SB: Riunione dei Genitori dei Preadolescenti.

Lunedì 22 aprile
ore 15,00 Sala Molaschi MMC: Incontro della TERZA ETÀ con Catechesi.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: Incontro degli Adolescenti e dei 18/19nni..

Martedì 23 aprile
ore 15,30 Cappellina Oratorio MMC: Lettura continua del Vangelo di Marco.

Mercoledì 24 aprile
ore 15,00 Centro Parrocchiale SB: Festa dei Compleanni della TERZA ETÀ.
ore 15,30 Centro Parrocchiale SB: Servizio di Assistenza e aiuto alla compilazione del mod. 730/2012.
ore 18,15 Oratorio MMC: Incontro dei Pre-Adolescen ti (1a2a e 3a media).

Venerdì 26 aprile
ore 18,30 Oratorio SB: Incontro dei Pre-Adolescenti (1a  media).

Sabato 27 aprile
ore 19,00 Chiesa SB: Preghiera del Vespero per i GIOVANI.

 Sabato 27 e Domenica 28 aprile 
Ritiro dei ragazzi di 2a media in  VALTOURNANCHE


DOMENICA 28 aprile
«V DOMENICA DI PASQUA»

 Raccolta straordinaria mensile per le necessità delle nostre Parrocchie
  
Lunedì 29 aprile
ore 15,00 Sala Molaschi MMC: Incontro della TERZA ETÀ con Catechesi.
ore 18,00 Centro Parrocchiale SB - Sala Memoria: Lettura e scambio su un testo della liturgia della Parola della domenica successiva.
ore 21,00 Casa Parrocchiale SB: Lettura continua di Tobia.
ore 21,00 Centro Parrocchiale SB: Incontro degli Adolescenti e dei 18/19nni.

Martedì 30 aprile
ore 15,30 Cappellina Oratorio MMC: Lettura continua del Vangelo di Marco.

Giovedì 2 maggio
ore 21,00 Oratorio MMC: Scuola della Parola GIOVANI.

Venerdì 3 maggio
ore 8,00 Chiesa MMC: S. Messa ed esposizione eucaristica fino alle ore 12,00.
ore 15,30 Chiesa SB: Adorazione Eucaristica della TERZA ETÀ.
ore 18,00 Chiesa SB: S. Messa ed esposizione eucaristica fino alle ore 22,00.
ore 18,30 Oratorio SB: Incontro dei Pre-Adolescenti (1a  media).
ore 20,30 Oratorio SB: Incontro dei Pre-Adolescenti (2a e 3a media).

Sabato 4 maggio
ore 10,30 Centro Parrocchiale SB: Catechesi dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC4 (5a elementare).
ore 14,30 Centro Parrocchiale SB: Catechesi dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC4 (5a elementare).
ore 19,00 Chiesa SB: Preghiera del Vespero per i GIOVANI.

DOMENICA 5 maggio
«VI DOMENICA DI PASQUA»

S.Messa con gli ammalati e  Sacramento dell’Unzione degli infermi
ore 10,30 Chiesa SB
ore 11,00 Chiesa MMC



CIC


GENITORI  E RAGAZZI 
       cic 1 - 2 el.        
Pellegrinaggio nel pomeriggio alla Chiesa dei santi Giacomo e Giovanni

Ore 14.30 ritrovo alla fermata del tram di via Feraboli - Tram 3 fermata di Via Meda.
Visita alla chiesa dei santi Giacomo e Giovanni, che ha un bellissimo e moderno mosaico e preghiera davanti all’immagine di Maria. Poi merenda nell’oratorio sotto la chiesa e ritorno a casa.

GRUPPO MISSIONI


Sabato 4 e Domenica 5 maggio

IL GRUPPO MISSIONI san Barnaba
organizza

un “BANCO VENDITA” straordinario di lavori artigianali
sul sagrato della chiesa di san Barnaba

… un’idea-regalo per tutti

Il ricavato sarà devoluto a favore delle Missioni delle Suore Missionarie  dell’Immacolata Regina Pacis, in memoria di  Suor Armida
 
 che per tanti anni ha svolto il suo amorevole servizio a favore della Comunità di san Barnaba

LAVORI in ORATORIO


Mercoledì 1 maggio
LAVORI in ORATORIO
San Barnaba

Si invitano Adulti, Giovani e Ragazzi a partecipare a vari lavori leggeri in Oratorio
ore 9,00: Ritrovo
ore 13,00: Pastasciutta, altro e … dolce
ore 18,00: Termine dei lavori

Presentarsi con abbigliamento adatto

“UNZIONE DEGLI INFERMI”


Prepariamo la celebrazione del 5 maggio con gli ammalati.

Riflessioni sul Sacramento della
“UNZIONE DEGLI INFERMI”

I Sacramenti della Chiesa sono il frutto del sacrificio redentore di Gesù in croce. Attraverso di essi il dono della salvezza ci raggiunge, ci sostiene e ci accompagna nei momenti e nelle situazioni più significative della vita.
La tradizione cristiana ci consegna i sacramenti come “segni” della fede: attraverso gesti e parole ci invitano alla confidenza fiduciosa in Dio, ma prima ancora ci offrono un segno efficace della fiducia e dell’amore di Dio per noi.
Tra i sette Sacramenti l’Unzione degli infermi (n.b.: non “estrema unzione”…) è offerto a chi “comincia a trovarsi in pericolo di morte per malattia o vecchiaia”  (cfr. compendio del catechismo della chiesa cattolica n° 316). Esso “conferisce una grazia particolare, che unisce più intimamente il malato alla Passione di Cristo, per il suo bene e per il bene di tutta la Chiesa, donandogli conforto, pace, coraggio, e anche il perdono dei peccati …” (cfr. compendio del catechismo della chiesa cattolica n° 319).
L’Unzione degli infermi è composta essenzialmente di due gesti: l’imposizione delle mani del sacerdote sui malati invocando lo Spirito Santo e l’unzione con l’olio, benedetto il giovedì santo in Duomo dal Vescovo, fatta sulla fronte e sulle mani.
Questo Sacramento, amministrato dal sacerdote - il solo che ha il ‘potere’ di rimettere i peccati -, esprime non solo la vicinanza del Signore, ma anche la premura della Chiesa a chi soffre: per questo è significativo che il Sacramento venga celebrato con le persone più care (i propri famigliari) o nella comunità cristiana riunita in assemblea.
La celebrazione annuale dell’Unzione degli infermi nelle nostre parrocchie è occasione e richiamo per tutti a scoprire i tesori di grazia che il Signore offre a chi vive la vita con fede, anche nei giorni della sua più grande debolezza. Sia anche motivo per rinnovare e moltiplicare i gesti della nostra fraterna vicinanza ai fratelli e alle sorelle provati dalla malattia.

05 aprile 2013

«Davvero entusiasti questi milanesi, eh!»



«Davvero entusiasti questi milanesi, eh!»
Lo ha detto Papa Francesco nell’Udienza Generale di mercoledì scorso, salutando i 10 mila pellegrini ambrosiani
guidati dal cardinale Scola:
«Vi accolgo con gioia!», ha sottolineato il Pontefice


Cari fratelli e sorelle,
buongiorno,

oggi riprendiamo le Catechesi dell’Anno della fede. Nel Credo ripetiamo questa espressione: «Il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture». E’ proprio l’evento che stiamo celebrando: la Risurrezione di Gesù, centro del messaggio cristiano, risuonato fin dagli inizi e trasmesso perché giunga fino a noi. San Paolo scrive ai cristiani di Corinto: «A voi… ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto; cioè che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture, e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici» (1Cor 15,3-5). Questa breve confessione di fede annuncia proprio il Mistero Pasquale, con le prime apparizioni del Risorto a Pietro e ai Dodici: la Morte e la Risurrezione di Gesù sono proprio il cuore della nostra speranza. Senza questa fede nella morte e nella risurrezione di Gesù la nostra speranza sarà debole, ma non sarà neppure speranza, e proprio la morte e la risurrezione di Gesù sono il cuore della nostra speranza. L’Apostolo afferma: «Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati» (v. 17). Purtroppo, spesso si è cercato di oscurare la fede nella Risurrezione di Gesù, e anche fra gli stessi credenti si sono insinuati dubbi. Un po’ quella fede “all’acqua di rose”, come diciamo noi; non è la fede forte. E questo per superficialità, a volte per indifferenza, occupati da mille cose che si ritengono più importanti della fede, oppure per una visione solo orizzontale della vita. Ma è proprio la Risurrezione che ci apre alla speranza più grande, perché apre la nostra vita e la vita del mondo al futuro eterno di Dio, alla felicità piena, alla certezza che il male, il peccato, la morte possono essere vinti. E questo porta a vivere con più fiducia le realtà quotidiane, affrontarle con coraggio e con impegno. La Risurrezione di Cristo illumina con una luce nuova queste realtà quotidiane. La Risurrezione di Cristo è la nostra forza!

Ma come ci è stata trasmessa la verità di fede della Risurrezione di Cristo? Ci sono due tipi di testimonianze nel Nuovo Testamento: alcune sono nella forma di professione di fede, cioè di formule sintetiche che indicano il centro della fede; altre invece sono nella forma di racconto dell’evento della Risurrezione e dei fatti legati ad esso. La prima: la forma della professione di fede, ad esempio, è quella che abbiamo appena ascoltato, oppure quella della Lettera ai Romani in cui san Paolo scrive: «Se con la tua bocca proclamerai: “Gesù è il Signore!”, e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo» (10,9). Fin dai primi passi della Chiesa è ben salda e chiara la fede nel Mistero di Morte e Risurrezione di Gesù. Oggi, però, vorrei soffermarmi sulla seconda, sulle testimonianze nella forma di racconto, che troviamo nei Vangeli. Anzitutto notiamo che le prime testimoni di questo evento furono le donne. All’alba, esse si recano al sepolcro per ungere il corpo di Gesù, e trovano il primo segno: la tomba vuota (cfr Mc 16,1). Segue poi l’incontro con un Messaggero di Dio che annuncia: Gesù di Nazaret, il Crocifisso, non è qui, è risorto (cfr vv. 5-6). Le donne sono spinte dall’amore e sanno accogliere questo annuncio con fede: credono, e subito lo trasmettono, non lo tengono per sé, lo trasmettono. La gioia di sapere che Gesù è vivo, la speranza che riempie il cuore, non si possono contenere. Questo dovrebbe avvenire anche nella nostra vita. Sentiamo la gioia di essere cristiani!
Noi crediamo in un Risorto che ha vinto il male e la morte! Abbiamo il coraggio di “uscire” per portare questa gioia e questa luce in tutti i luoghi della nostra vita! La Risurrezione di Cristo è la nostra più grande certezza; è il tesoro più prezioso! Come non condividere con gli altri questo tesoro, questa certezza?

Non è soltanto per noi, è per trasmetterla, per darla agli altri, condividerla con gli altri. E' proprio la nostra testimonianza.
Un altro elemento. Nelle professioni di fede del Nuovo Testamento, come testimoni della Risurrezione vengono ricordati solamente uomini, gli Apostoli, ma non le donne. Questo perché, secondo la Legge giudaica di quel tempo, le donne e i bambini non potevano rendere una testimonianza affidabile, credibile. Nei Vangeli, invece, le donne hanno un ruolo primario, fondamentale. Qui possiamo cogliere un elemento a favore della storicità della Risurrezione: se fosse un fatto inventato, nel contesto di quel tempo non sarebbe stato legato alla testimonianza delle donne. Gli evangelisti invece narrano semplicemente ciò che è avvenuto: sono le donne le prime testimoni. Questo dice che Dio non sceglie secondo i criteri umani: i primi testimoni della nascita di Gesù sono i pastori, gente semplice e umile; le prime testimoni della Risurrezione sono le donne. E questo è bello. E questo è un po’ la missione delle donne: delle mamme, delle donne! Dare testimonianza ai figli, ai nipotini, che Gesù è vivo, è il vivente, è risorto. Mamme e donne, avanti con questa testimonianza! Per Dio conta il cuore, quanto siamo aperti a Lui, se siamo come i bambini che si fidano. Ma questo ci fa riflettere anche su come le donne, nella Chiesa e nel cammino di fede, abbiano avuto e abbiano anche oggi un ruolo particolare nell’aprire le porte al Signore, nel seguirlo e nel comunicare il suo Volto, perché lo sguardo di fede ha sempre bisogno dello sguardo semplice e profondo dell’amore. Gli Apostoli e i discepoli fanno più fatica a credere. Le donne no. Pietro corre al sepolcro, ma si ferma alla tomba vuota; Tommaso deve toccare con le sue mani le ferite del corpo di Gesù. Anche nel nostro cammino di fede è importante sapere e sentire che Dio ci ama, non aver paura di amarlo: la fede si professa con la bocca e con il cuore, con la parola e con l’amore.

Dopo le apparizioni alle donne, ne seguono altre: Gesù si rende presente in modo nuovo: è il Crocifisso, ma il suo corpo è glorioso; non è tornato alla vita terrena, bensì in una condizione nuova. All’inizio non lo riconoscono, e solo attraverso le sue parole e i suoi gesti gli occhi si aprono: l’incontro con il Risorto trasforma, dà una nuova forza alla fede, un fondamento incrollabile. Anche per noi ci sono tanti segni in cui il Risorto si fa riconoscere: la Sacra Scrittura, l’Eucaristia, gli altri Sacramenti, la carità, quei gesti di amore che portano un raggio del Risorto. Lasciamoci illuminare dalla Risurrezione di Cristo, lasciamoci trasformare dalla sua forza, perché anche attraverso di noi nel mondo i segni di morte lascino il posto ai segni di vita. Ho visto che ci sono tanti giovani nella piazza. Eccoli! A voi dico: portate avanti questa certezza: il Signore è vivo e cammina a fianco a noi nella vita. Questa è la vostra missione! Portate avanti questa speranza. Siate ancorati a questa speranza: questa àncora che è nel cielo; tenete forte la corda, siate ancorati e portate avanti la speranza. Voi, testimoni di Gesù, portate avanti la testimonianza che Gesù è vivo e questo ci darà speranza, darà speranza a questo mondo un po’ invecchiato per le guerre, per il male, per il peccato. Avanti giovani!

Saluti:
...
Saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana. In particolare, accolgo con gioia il grande pellegrinaggio della Diocesi di Milano, guidato dal Cardinale Angelo Scola, e specialmente i ragazzi quattordicenni, che si preparano alla loro professione di fede. Cari ragazzi, prego per voi, perché la vostra fede diventi convinta, robusta, come una pianta che cresce e porta buoni frutti. Il Vangelo sia la vostra regola di vita, come lo fu per san Francesco d’Assisi. Leggete il Vangelo, meditatelo, seguitelo: umiltà, semplicità, fraternità, servizio; tutto nella fiducia in Dio Padre, nella gioia di avere un Padre nei cieli, che vi ascolta sempre e parla al vostro cuore. Seguite la sua voce, e porterete frutto nell’amore!».