30 gennaio 2017

Visita di Papa Francesco a Milano


Una newsletter della Diocesi di Milano
  
UNA NEWSLETTER PER SAPERE TUTTO DELLA VISITA DI FRANCESCO
In vista dell'arrivo di Papa Francesco a Milano, il prossimo 25 marzo, la Diocesi ha pensato di inviare una newsletter a tutte le persone interessate a restare aggiornate: arriva nella casella della posta elettronica ogni lunedì. Contiene riflessioni, articoli, istruzioni pratiche per partecipare alla giornata. [...]  se conosci qualcuno che desidera riceverla, digli di registrarsi a questo link.

FINO A VENERDÌ È POSSIBILE SEGNALARE IL ROL
Centinaia di parrocchie hanno già segnalato il nome della persona che hanno individuato per fungere da collegamento con l'organizzazione diocesana della visita: il Rol. I parroci che non l'hanno ancora fatto, possono comunicarlo fino a venerdì 3 febbraio, usando lo Sportello Diocesi oppure chiedendo informazioni a rol@diocesi.milano.it.

Sabato 11 febbraio, dalle ore 10 alle 12, ci sarà la prima riunione per tutti i Rol, al Centro Schuster di via Sant'Antonio 5 a Milano. Sarà l'occasione per spiegare alcuni dettagli della visita di Papa Francesco e rispondere alle domande dei Rol.


DIVENTA VOLONTARIO, PUOI REGISTRARTI FINO A DOMENICA
La Diocesi di Milano cerca tremila volontari per la visita di Papa Francesco. Qui si spiega che requisiti devono avere e che disponibilità è chiesta. Se anche tu vuoi proporti, chiedi alla tua parrocchia oppure contatta direttamente il referente decanale volontari: qui ci sono gli elenchi e i contatti. C'è tempo fino a domenica 5 febbraio per proporsi.


PARTECIPA ALLA MESSA CON PAPA FRANCESCO
La giornata di Francesco a Milano sarà intensissima, «coinvolge realmente tutti gli uomini e tutte le donne, di tutte le fedi e di tutte le religioni, uomini e donne di buona volontà», ha detto il cardinale Angelo Scola nel video di presentazione della visita. Il Pontefice incontrerà alcune famiglie, i Ministri ordinati e la Vita Consacrata, i carcerati, i cresimandi 2017 e i cresimati 2016.

Cuore della giornata sarà la Santa Messa, celebrata alle ore 15 al parco di Monza. Tutti sono invitati: partecipare è gratuito e semplice, basta iscriversi in parrocchia e il Rol provvederà poi a passare i nominativi all'organizzazione.

comunicazionepapa@diocesi.milano.it

28 gennaio 2017

“...spesso è proprio al più giovane che il Signore rivela la soluzione migliore”

Lettera del Papa ai giovani
in occasione della presentazione del 
Documento Preparatorio del prossimo Sinodo.
Carissimi giovani,
sono lieto di annunciarvi che nell’ottobre 2018 si celebrerà il Sinodo dei Vescovi sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». Ho voluto che foste voi al centro dell’attenzione perché vi porto nel cuore. Proprio oggi viene presentato il Documento Preparatorio, che affido anche a voi come “bussola” lungo questo cammino.
Mi vengono in mente le parole che Dio rivolse ad Abramo: «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò». Queste parole sono oggi indirizzate anche a voi: sono parole di un Padre che vi invita a “uscire” per lanciarvi verso un futuro non conosciuto ma portatore di sicure realizzazioni, incontro al quale Egli stesso vi accompagna. Vi invito ad ascoltare la voce di Dio che risuona nei vostri cuori attraverso il soffio dello Spirito Santo.
Quando Dio disse ad Abramo Vattene, che cosa voleva dirgli? Non certamente di fuggire dai suoi o dal mondo. Il suo fu un forte invito, una vocazione, affinché lasciasse tutto e andasse verso una terra nuova. Qual è per noi oggi questa terra nuova, se non una società più giusta e fraterna che voi desiderate profondamente e che volete costruire fino alle periferie del mondo?
Ma oggi, purtroppo, il Vattene assume anche un significato diverso. Quello della prevaricazione, dell’ingiustizia e della guerra. Molti giovani sono sottoposti al ricatto della violenza e costretti a fuggire dal loro paese natale.
Il loro grido sale a Dio, come quello di Israele schiavo dell’oppressione del Faraone.
Desidero anche ricordarvi le parole che Gesù disse un giorno ai discepoli che gli chiedevano: Rabbì, dove dimori?. Egli rispose: Venite e vedrete. Anche a voi Gesù rivolge il suo sguardo e vi invita ad andare presso di lui. Carissimi giovani, avete incontrato questo sguardo? Avete udito questa voce? Avete sentito quest’impulso a mettervi in cammino? Sono sicuro che, sebbene il frastuono e lo stordimento sembrino regnare nel mondo, questa chiamata continua a risuonare nel vostro animo per aprirlo alla gioia piena. Ciò sarà possibile nella misura in cui, anche attraverso l’accompagna-mento di guide esperte, saprete intraprendere un itinerario di discernimento per scoprire il progetto di Dio sulla vostra vita. Pure quando il vostro cammino è segnato dalla precarietà e dalla caduta, Dio ricco di misericordia tende la sua mano per rialzarvi.
A Cracovia, in apertura dell’ultima Giornata Mondiale della Gioventù, vi ho chiesto più volte: «Le cose si possono cambiare?». E voi avete gridato insieme un fragoroso «Sì». Quel grido nasce dal vostro cuore giovane che non sopporta l’ingiustizia e non può piegarsi alla cultura dello scarto, né cedere alla globalizzazione dell’indifferenza. Ascoltate quel grido che sale dal vostro intimo! Anche quando avvertite, come il profeta Geremia, l’inesperienza della vostra giovane età, Dio vi incoraggia ad andare dove Egli vi invia: Non aver paura perché io sono con te per proteggerti (1,8).
Un mondo migliore si costruisce anche grazie a voi, alla vostra voglia di cambiamento e alla vostra generosità. Non abbiate paura di ascoltare lo Spirito che vi suggerisce scelte audaci, non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischiare per seguire il Maestro. Pure la Chiesa desidera mettersi in ascolto della vostra voce, della vostra sensibilità, della vostra fede; perfino dei vostri dubbi e delle vostre critiche. Fate sentire il vostro grido, lasciatelo risuonare nelle comunità e fatelo giungere ai pastori. San Benedetto raccomandava agli abati di consultare anche i giovani prima di ogni scelta importante, perché «spesso è proprio al più giovane che il Signore rivela la soluzione migliore» (Regola di San Benedetto III, 3).
Così, anche attraverso il cammino di questo Sinodo, io e i miei fratelli Vescovi vogliamo diventare ancor più collaboratori della vostra gioia (2 Cor 1,24).
Vi affido a Maria di Nazareth, una giovane come voi a cui Dio ha rivolto il Suo sguardo amorevole, perché vi prenda per mano e vi guidi alla gioia di un Eccomi pieno e generoso (cfr Lc 1,38).
Con paterno affetto,                        

FRANCESCO

Dal Vaticano, 13 gennaio 2017


Settimana dell’educazione

"LA GIOIA DELL'EVANGELIZZARE:
educare nello stile della Evangeli Gaudium"

domenica 22 ore 9.30 incontro di formazione per tutti gli educatori in oratorio MMC
giovedì 26 ore 21 Saletta Caritas SB Lectio su Mc 2,1 -12 occhi che san  no perdonare. Il potere di rimettere i peccati                                             
lunedì 30 ore 21 Salone-teatro SB per il ciclo Giovani e impegno sociopolitico”:SCUOLA E TERRITORIO: LA SCOMMESSA DI UN'ALLEANZA" 
Martedì 31 ore 18 Chiesa SB S.MESSA nella memoria di s. Giovanni Bosco e a seguire aperitivo


CALENDARIO COMUNITÀ PASTORALE dal 22 gennaio 2017

DOMENICA 22 gennaio
III DOMENICA DOPO L’EPIFANIA
Il segno della moltiplicazione dei pani
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo 18enni

Lunedì 23 gennaio
ore 14,30 Sala Molaschi MMC: incontro TERZA ETÀ    aperto a tutti  con intervento dei Carabinieri sulle attenzioni da avere per prevenire truffe e raggiri. 

Martedì 24 gennaio
ore 21,00 Saletta Caritas SB Lettura continua del libro degli Atti degli Apostoli a cura di don Francesco.     ore 21,00 Oratorio MMC Incontro Gruppo ADO “CAMPUS DELLA PACE”

Mercoledì 25 gennaio festa della Conversione di s.Paolo
ore 15,00 Saletta Caritas SB: TERZA ETÀ: festa dei compleanni del mese                                                  ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo ADO.

Giovedì 26 gennaio
ore 21,00 Saletta Caritas SB Lectio per giovani

Venerdì 27 gennaio
ore 21,00 Salone-teatro SB GRUPPO PREADO  incontro con CBM organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella prevenzione/ cura della cecità e del- la disabilità nei paesi del sud del mondo… per spe- rimentare ‘qualcosa’ dello sguardo di chi non vede

Sabato 28 gennaio
ore 10,30 e 14,30 Oratorio MMC CIC3/4el. e CIC4/5el. 
ore 18,00 Saletta Caritas SB: incontro Gruppo Famiglie che hanno adottato

 DOMENICA 29 gennaio
Festa della s.Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
L’accoglienza come stile di vita
S.Messa per le famiglie ore 10,30 a SB e ore 11 a MMC: cerchiamo di partecipare come ‘famiglia’ tutti iniseme. ore 12,30 pranzo comunitario (senza prenotazione; pasta asciutta preparata in parrocchia e il secondo lo portiamo da casa) alle 15,30 “consegne alle famiglie”...


Lunedì 30 gennaio
ore 15,00 Sala Molaschi MMC: Incontro TERZA ETÀ.

Martedì 31 gennaio  - memoria di s.Giovanni Bosco
ore 21 Oratorio MMC gruppo CAMPUS DELLA PACE
ore 21,00 Saletta Caritas SB Lettura continua del libro degli Atti degli Apostoli a cura di don Francesco. ore 21,00 Oratorio MMC Incontro Gruppo ADO “CAMPUS DELLA PACE”

Mercoledì 1 febbraio
ore 15,00 Saletta Caritas SB: Catechesi TERZA ETÀ. ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo ADO.

Giovedì 2 febbraio festa della Presentazione del Signore
Giornata della vita consacrata

Venerdì 3 febbraio   primo venerdì del mese
ore 15,30 in chiesa adorazione eucaristica                          
ore 18,30 chiesa SB adorazione eucaristica per i ministri straordinari dell’eucaristia
ore 21,00 Salone-teatro SB GRUPPO PREADO

Sabato 4 febbraio
ore 9,30-12  Oratorio MMC   CATECHESI   DEGLI  ADULTI  mini-ritiro per tutti i gruppi

    DOMENICA 5 febbraio
V DOMENICA DOPO L’EPIFANIA
Giornata per la vita
Alla s.Messa delle 10,30 a SB: partecipazione delle famiglie di Fede e Luce                             

MMC banco vendita per sostenere il CAV Mangiagalli   
SB per sostenere l’accoglienza dei bambini Bielorussi



Domenica 29 gennaio Festa della Famiglia

«L’accoglienza come stile di vita» è lo slogan scelto dalla nostra Diocesi per accompagnare le quattro Giornate che si celebrano tra gennaio e febbraio: Famiglia, Vita, Malato, Solidarietà. L’Ufficio diocesano ricorda che la prossima Festa della famiglia si colloca in un momento particolare della vita ecclesiale. Lo scorso 19 marzo il Papa ci ha offerto l’Esortazione Apostolica “Amoris Laetitia”, affermando: “La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa” (A.L. n.1)  
Partendo da questa affermazione che apre l’esortazione, proponiamo che le famiglie elaborino uno stile di vita che riaffermi nella concretezza la gioia dell’amore vissuto e l’attenzione alle persone che si incontrano nella quotidianità. Da qui il tema: “L’ACCOGLIENZA COME STILE DI VITA” “Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato”.
Invitiamo a partire dall’esperienza di “accoglienza” che si genera quotidianamente in una famiglia, dove molti dei gesti ordinari hanno proprio questo valore. Quanto si sente accolto un genitore che rientrando dal lavoro riceve un caloroso saluto sulla porta di casa? Come può non essere valorizzato come gesto di accoglienza l’attenzione che uno sposo/a dimostra al proprio coniuge quando si offre di “sostituirlo” in qualche mansione domestica e non? Quale accoglienza esprime l’attenzione che un figlio sposato offre ai genitori anziani, andando a trovarli o semplicemente nel gesto di una telefonata quotidiana? Quale accoglienza esprimiamo come famiglie quando “apriamo la porta” ai compagni di scuola dei nostri figli? Quando ci offriamo di accompagnare a scuola i figli dei vicini? Quando banalmente aiutiamo la vicina di casa a portare le sacche della spesa? Non sono certamente gesti “speciali” ma, proprio perché inseriti nella ordinarietà, meritano di essere sottolineati per il valore educativo e di testimonianza che trasmettono. Ci sostiene in questa convinzione il metodo scelto da Gesù, che ha utilizzato spesso esempi e suggestioni molto concrete per aiutare i suoi discepoli a comprendere il messaggio evangelico.
Suggeriamo una sottolineatura molto quotidiana del tema, ben consapevoli che l’accoglienza ha molteplici sfaccettature e implicazioni di carattere familiare e sociale. Alcune di queste sono ricordate anche dal Papa nell’e-sortazione: - il tema della disabilità: …Meritano grande ammirazione le famiglie che accettano con amore la difficile prova di un figlio disabile... Le persone con disabilità costituiscono per la famiglia un dono e un’opportunità per crescere nell’amore, nel reciproco aiuto e nell’unità. (A.L. n.47); - della nuova vita che nasce: …Il dono di un nuovo figlio che il Signore affida a papà e mamma ha inizio con l’accoglienza, prosegue con la custodia lungo la vita terrena e ha come destino finale la gioia della vita eterna. (A.L. n.166);  - dell’adozione e affido: L’adozione è una via per realizzare la maternità e la paternità in un modo molto generoso, e desidero incoraggiare quanti non possono avere figli ad allargare e aprire il loro amore coniugale per accogliere coloro che sono privi di un adeguato contesto familiare. Non si pentiranno mai di essere stati generosi. Adottare è l’atto d’amore di donare una famiglia a chi non l’ha. (A.L. n.179);  - della famiglia allargata: Questa famiglia allargata dovrebbe accogliere con tanto amore le ragazze madri, i bambini senza genitori, le donne sole che devono portare avanti l’educazione dei loro figli, le persone con disabilità che richiedono molto affetto e vicinanza, i giovani che lottano contro una dipendenza, le persone non sposate, quelle separate o vedove che soffrono la solitudine, gli anziani e i malati che non ricevono l’appoggio dei loro figli, fino ad includere nel loro seno persino i più disastrati nelle condotte della loro vita .(A.L. n.197);  - delle parrocchie: Le parrocchie, i movimenti, le scuole e altre istituzioni della Chiesa possono svolgere diverse mediazioni per curare e ravvivare le famiglie. (...) La segreteria parrocchiale, o il centro di ascolto, dovrebbe essere in grado di accogliere con cordialità e di occuparsi delle urgenze familiari, o di indirizzare facilmente verso chi possa dare aiuto. (A.L. n.229).
Questi sono solo alcuni aspetti che papa Francesco suggerisce, ma ci sono altre accoglienze quotidiane che partono dal sapere accogliersi in famiglia, accogliere le persone che vivono vicino a noi, i colleghi di lavoro, gli anziani, gli ammalati, gli immigrati e...
Incoraggiamo tutte le famiglie a riscoprire e valorizzare gesti semplici e quotidiani di accoglienza, capaci non solo di generare uno “stile di vita” evangelico, ma anche di testimonianza, che davvero fa della famiglia un “soggetto di evangelizzazione” unico e insostituibile. 
Nella giornata che celebra la Festa della Famiglia, non dimentichiamo le tante situazioni di sofferenza e fatica delle persone e delle famiglie… per loro preghiamo e anzitutto a loro non manchi la nostra accogliente attenzione.


BANCA DEL TEMPO DELLA CARITÀ

C’è bisogno di numerose e motivate disponibilità per continuare ad offrire i vari servizi di carità delle nostre parrocchie.
 AMICIXLACARITÀ 

il passaparola della solidarietà

E’ possibile iscriversi alla mail-list o del gruppo di whatsapp AMICIXLACARITÀ per essere informati delle eventuali richieste di capi di abbigliamento per bimbi o di generi alimentari di prima necessità in caso di carenza.

Se vuoi aderire puoi farlo compilando il volantino verde in fondo alla chiesa e consegnarlo ai sacerdoti, alle suore o alle referenti Caritas Lucia Micari o Mariagrazia Susanni (o in casella della posta).


5 febbraio: Giornata per la vita

Il coraggio di sognare con Dio Uomini e donne per la vita nel solco di S. Teresa di Calcutta  

Alla scuola di Papa Francesco s’impara a sognare. Spesso nelle udienze fa riferimento ai sogni dei bambini e dei giovani, dei malati e degli anziani, delle famiglie e delle comunità cristiane, delle donne e degli uomini di fronte alle scelte importanti della vita. Sognare con Dio e con Lui osare e agire! Quando il Papa commenta la Parola di Dio al mattino o quando tiene discorsi nei vari viaggi apostolici, non manca di incoraggiare a sognare in grande. È nota la sua devozione a san Giuseppe, che considera uomo del “sogno” (Cfr. Mt 1,20.24). Quando si rivolge alle famiglie, ricorda loro che il sogno di Dio “continua a realizzarsi nei sogni di molte coppie che hanno il coraggio di fare della loro vita una famiglia; il coraggio di sognare con Lui, il coraggio di costruire con Lui, il coraggio di giocarci con Lui questa storia, di costruire un mondo dove nessuno si senta solo, nessuno si senta superfluo o senza un posto”.
Per Papa Francesco il sogno di Dio si realizza nella storia con la cura dei bambini e dei nonni. I bambini “sono il futuro, sono la forza, quelli che portano avanti. Sono quelli in cui riponiamo la speranza”; i nonni “sono la memoria della famiglia. Sono quelli che ci hanno trasmesso la fede. Avere cura dei nonni e avere cura dei bambini è la prova di amore più promettente della famiglia, perché promette il futuro. Un popolo che non sa prendersi cura dei bambini e dei nonni è un popolo senza futuro, perché non ha la forza e non ha la memoria per andare avanti”...  È ciò che ripete ancora oggi Santa Teresa di Calcutta …
“La vita è bellezza, ammirala. La vita è un’opportunità, coglila. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una realtà. … La vita è la vita, difendila”…
(Dal messaggio dei Vescovi Italiani)

ITER DEL PROGETTO ORATORIO-CENTRO PARROCCHIALE SB

Prima di Natale è stata presentata l’istanza per il progetto dei lavori (dopo ridimensionamenti e modifiche in costante contatto con gli uffici di Curia) al Consiglio dei Consultori della Diocesi per l’approvazione circa la plausibilità ‘pastorale’ dell’opera che vogliamo realizzare.        
I passaggi successivi prevedono il vaglio degli aspetti progettuali e tecnici oltre al giudizio sul piano finanziario che abbiamo approntato. I lavori soprattutto devono ottenere l’approvazione della Commissione per il Paesaggio del Comune (ex Commissione Edilizia).
A fine dicembre abbiamo ricevuto comunicazione che è stata accolta la nostra richiesta a Fondazione Cariplo di un primo contributo di 100.000,00 € per i lavori da fare. Ora siamo in attesa di sapere con esattezza quanto ci sarà dato della quota del Comune dall’8% sugli oneri di urbanizzazione secondaria (che la Curia ci ha accordato).
Quando i passaggi più cruciali saranno sciolti presenteremo il progetto alla comunità in tutti i dettagli e anche il piano economico di rientro della spesa.            
d. Alfredo

08 gennaio 2017

Dall’incontro con Gesù il dono di uno sguardo nuovo su noi e sul mondo.

Buon anno!
Così abbiamo iniziato un nuovo anno pur nella tristezza dei fatti delittuosi che hanno macchiato di sangue le sue prime ore. E’ l’augurio che ciascuno si attende di un po’ di serenità e pace.
Il primo mese del 2017 è cominciato con la 50° Giornata della Pace e terminerà con la festa di san Giovanni Bosco “padre dei giovani”, pochi giorni dopo aver celebrato la festa della famiglia...
Raccogliamo dal messaggio del papa per il 1 gennaio, intitolato La nonviolenza: stile di una politica per la pace, alcuni spunti per il nostro quotidiano impegno educativo.

5. La radice domestica di una politica nonviolenta. Se l’origine da cui scaturisce la violenza è il cuore degli uomini, allora è fondamentale percorrere il sentiero della nonviolenza in primo luogo all’interno della famiglia. È una componente di quella gioia dell’amore che ho presentato nello scorso marzo nell’Esortazione apostolica Amoris laetitia, a conclusione di due anni di riflessione da parte della Chiesa sul matrimonio e la famiglia. La famiglia è l’indispensabile crogiolo attraverso il quale coniugi, genitori e figli, fratelli e sorelle imparano a comunicare e a prendersi cura gli uni degli altri in modo disinteressato, e dove gli attriti o addirittura i conflitti devono essere superati non con la forza, ma con il dialogo, il rispetto, la ricerca del bene dell’altro, la misericordia e il perdono. Dall’interno della fa-miglia la gioia dell’amore si propaga nel mondo e si irradia in tutta la società. D’altronde, un’etica di fraternità e di coesistenza pacifica tra le persone e tra i popoli non può basarsi sulla logica della paura, della violenza e della chiusura, ma sulla responsabilità, sul rispetto e sul dialogo sincero. In questo senso, rivolgo un appello in favore del disarmo, nonché della proibizione e dell’abolizione delle armi nucleari: la deterrenza nucleare e la minaccia della distruzione reciproca assicurata non possono fondare questo ti-po di etica. Con uguale urgenza supplico che si arrestino la violenza domestica e gli abusi su donne e bambini.

Il Giubileo della Misericordia, conclusosi nel novembre scorso, è stato un invito a guardare nelle profondità del nostro cuore e a lasciarvi entrare la misericordia di Dio. L’anno giubilare ci ha fatto prendere coscienza di quanto numerosi e diversi siano le persone e i gruppi sociali che vengono trattati con indifferenza, sono vittime di ingiustizia e subiscono violenza. Essi fanno parte della nostra “fa-miglia”, sono nostri fratelli e sorelle. Per questo le politiche di nonviolenza devono cominciare tra le mura di casa per poi diffondersi all’intera famiglia umana. «L’esempio di santa Teresa di Gesù Bambino ci invita alla pratica della piccola via dell’amore, a non perdere l’opportunità di una parola gentile, di un sorriso, di qualsiasi piccolo gesto che semini pace e amicizia. Una ecologia integrale è fatta anche di semplici gesti quotidiani nei quali spezziamo la logica della violenza, dello sfruttamento, dell’egoismo».



Mons.Giuseppe Negri ha celebrato con noi...

 Domenica 6 gennaio alle ore 10,30, Mons. Giuseppe Negri ha celebrato con noi il 30° di sacerdozio e il 10° di episcopato.

Ha ricordato commosso gli inizi del percorso vocazionale cominciato in San Barnaba e ci ha parlato della nuova missione come vescovo della diocesi di Santo Amaro: 4 milioni di abitanti nella periferia di San Paolo del Brasile, con 30 favelas e condizioni di grande povertà della gente ma anche della chiesa e dei suoi preti.

Lo accompagniamo con la preghiera ma anche col sostegno materiale...
 

Calendario della Comunità dal 8 gennaio 2017

DOMENICA 8 gennaio
«BATTESIMO DEL SIGNORE»
Lunedì 9 gennaio
ore 15,00 Sala Molaschi MMC: incontro TERZA ETÀ.

Martedì 10 gennaio
ore 15,15 Chiesa MMC: Catechesi degli Adulti  La guarigione del paralitico Mc 2,3-11
ore 21,00 Saletta Caritas SB Lettura continua del libro degli Atti degli Apostoli a cura di don Francesco.

Mercoledì 11 gennaio
ore 15,00 Saletta Caritas SB: TERZA ETÀ: Recita del S. Rosario/ Ora media.
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo ADO.

Giovedì 12 gennaio
ore 19,00 Salone-teatro SB e ore 21 Saletta Caritas SB: Catechesi Adulti La guarigione del paralitico Mc 2,3-11
ore 21,00  Oratorio MMC: incontro informativo e organizzativo per coloro che intendono accogliere in casa o dare una mano, in modi diversi, alla realizzazione del CAMPUS DELLA PACE di febbraio.  

Venerdì 13 gennaio
ore 21,00 Salone-teatro SB GRUPPO PREADO

Sabato 14 gennaio
ore 9,30 Oratorio MMC: Catechesi degli Adulti La guarigione del paralitico Mc 2,3-11
ore 10,30 e 14,30 Oratorio MMC CIC3/4el. e CIC4/5el. 

 DOMENICA 15 gennaio
II DOMENICA DOPO L’EPIFANIA - Il segno di Cana
GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE
E DEL RIFUGIATO
“Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce”
ore 15,00 Oratorio MMC: CIC 2 -3el. Genitori/Ragazzi
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro 18enni

Lunedì 16 gennaio
ore 15,00 Sala Molaschi MMC: Incontro TERZA ETÀ.

Martedì 17 gennaio
ore 21 Oratorio MMC gruppo CAMPUS DELLA PACE
ore 21,00 Saletta Caritas SB Lettura continua del libro degli Atti degli Apostoli a cura di don Francesco.

Mercoledì 18 gennaio
ore 15,00 Saletta Caritas SB: Catechesi TERZA ETÀ.
ore 21,00 Oratorio SB: Incontro Gruppo ADO.

Giovedì 19 gennaio
ore 21,00 Oratorio MMC: Consiglio pastorale 

Venerdì 20 gennaio
ore 21,00 Salone-teatro SB GRUPPO PREADO

Sabato 21 gennaio
ore 10,30 Oratorio MMC: CIC4 (5a el.).
ore 14,30 Oratorio MMC: CIC4 (5a el.).

DOMENICA 22 gennaio
III DOMENICA DOPO L’EPIFANIA
Il segno della moltiplicazione dei pani
ore 9.30 Oratorio MMC: INCONTRO EDUCATORI E ALLENATORI/DIRIGENTI 
ore 15,00 Oratorio MMC: CIC 1-2el. Genitori/Ragazzi

   

LO SGUARDO DI CARITA’

Prosegue la preparazione della “Bottega solidale”

Un gruppo di lavoro sta portando avanti la preparazione della nuova modalità di offrire il servizio di distribuzione alimenti alle famiglie in difficoltà. Il progetto impegna i volontari delle nostre Caritas parrocchiali ad unire volontà ed energie per il bene di chi patisce di più la crisi.
La “bottega” per riuscire ad assolvere al proprio compito dovrà essere aperta più giorni alla settimana, mattino e/o pomeriggio e richiede la presenza di più volontari contemporaneamente: c’è bisogno di numerose e motivate disponibilità.
Stiamo preparando, con i responsabili della Caritas Ambrosiana, alcuni incontri di formazione per tutti i volontari che presteranno servizio nella “bottega”: ora è tempo di farsi avanti ad offrire la propria disponibilità, magari provando ad affacciarsi a questi incontri per poi valutare la misura del proprio impegno: è possibile aderire alla BANCA DEL TEMPO DELLA CARITA’ compilando il volantino in fondo alla chiesa per consegnarlo ai sacerdoti, alle suore o alle referenti Caritas Lucia Micari o Mariagrazia Susanni (o in casella della posta).
Il passaparola della solidarietà
Il servizio del guardaroba che da quest’anno è offerto per bambini 0-12 anni presso i locali Caritas di via Saponaro 28, ha avuto nella settimana precedente il Natale un momento di carenza di indumenti per i piccoli. E’ stato lanciato l’SOS chiedendo di passare parola a famiglie amiche: ne è scaturita una bella gara di solidarietà che ha risposto in modo egregio al bisogno immediato ma anche ha permesso di accantonare un po’ di scorta per i prossimi mesi ancora freddi. Grazie a tutti e cogliamo l’occasione per rilanciare la proposta della mail-list o del gruppo di whatsapp AMICIXLACARITA’ così da essere informati delle eventuali richieste di capi di abbigliamento per bimbi o generi alimentari di prima necessità in caso di carenza (sempre sul volantino in fondo alla chiesa è possibile lasciare i propri riferimenti).



“2m quadrati per la pace!”

Fra poco più di un mese vivremo nei nostri oratori la seconda edizione di una iniziativa nata nella mente di alcuni di noi e dalla fattiva operosità di molti nella scorsa tarda primavera e che abbiamo vissuto in modo piuttosto nascosto, visto il periodo, alla fine della scorsa estate: è il campus di educazione alla pace.

Ancora oggi molti mi chiedono, soprattutto dopo qualche avviso passato in chiesa o alla prima lettura di un volantino, che cosa sia, di cosa si tratti.

In sé l'iniziativa è piuttosto semplice: è una settimana in cui i nostri adolescenti e giovani, cristiani e musulmani, a confronto fra loro e con la presenza di altri coetanei provenienti da alcuni paesi europei, pensano ad un futuro di pace e integrazione per la nostra città ma soprattutto convivono praticando sport, visitando la città, facendo volontariato, ascoltando testimoni, guardando film addirittura pregando assieme. Riflettono sulla pace e la praticano cercando di conoscersi in profondità e di superare ogni pregiudizio.

Ma cerco di andare un po' più a fondo. Aldilà degli aspetti concreti credo che ci sia un potenziale sorprendente in questa azione simbolica.

Il campus della pace infatti è una parola a margine ma non marginale per questo scorcio storico che stiamo vivendo.

A margine perché nessuno di noi da solo ha il potere di cambiare il corso della storia, di invertire la rotta di un mondo che sta alzando muri, in cui si aprono conflitti, in cui nel solco delle spaccature del terrorismo vengono seminati paura e pregiudizio.

Ma ognuno può esprimere un giudizio su di essa e nel suo piccolo imboccare una rotta contraria. Ci sono maschere che vanno tolte: nessuna religione è portatrice di morte. Piuttosto il modello economico in cui viviamo per produrre e consumare ci sta spingendo alla catastrofe. La guerra è solo l'estrema difesa di antichi onori. Il terrorismo è una risposta sbagliata di chi vorrebbe accaparrarsi tutti i privilegi e le migrazioni di milioni di persone costrette alla fame sono l'estremo tentativo di non smarrire del tutto la dignità.

Il campus sarà occasione per pensare a tutto questo e comprendere che il confine, se ce ne deve essere uno, passa dentro di noi ed è la scelta fra conoscere o ignorare, prendersi cura o restare indifferenti, costruire il Bene in modo fattivo oppure vivere ripiegati nel proprio egoismo superficiale.

Una scommessa sul futuro.

Il campus è anche questo molto semplicemente perché coinvolge dei ragazzi o poco più. Sono loro il presente ma soprattutto il futuro della nostra città. È un rilancio dell'educazione perché possano abbracciare questo mondo consegnato alle loro mani logoro, diviso e ferito e pensarlo diversamente in una logica di incontro e di cura.

Ma è una scommessa anche sul futuro del quartiere. Gratosoglio, non neghiamolo, è una periferia a rischio dove alla povertà e al degrado sociale ampiamente diffuso spesso si somma anche l'incapacità di integrare i nuovi cittadini. Sono tangibili i segni di una autoghettizzazione in un contesto già marginalizzato. E povertà ed esclusione sono potenzialmente esplosivi. Oggi si deve scegliere che volto dovrà avere il nostro quartiere e se un giorno sarà spenta ogni traccia di divisione e di violenza è perché i nostri ragazzi hanno imparato a gettare ponti.

Una periferia che diventa una piazza

In quei giorni alcuni giovani di altri paesi europei verranno in quartiere. Ognuno di loro porterà incisi sulla pelle i segni della storia del proprio popolo. Sono segni positivi di stratificazioni e di incontri, ogni popolo del resto nasce da un certo mescolamento, oppure segni di separazione e di guerre. I giovani verranno dalla banlieu parigina di St. Denis, da Francoforte in Germania, da Sarajevo o più semplicemente da alcuni paesi limitrofi a Milano.

Una periferia, la nostra che si trasforma in una piazza, un vero accadimento profetico che dice che proprio da chi non conta nulla agli occhi del mondo si sprigiona un potenziale rivoluzionario.

Se anche tu desideri far parte di questa avventura puoi:

1 mettere a disposizione la tua casa. Sono necessari solo un letto e una prima colazione. Vorremmo dare ad ogni ragazzo che raggiungerà in quei giorni Milano una casa accogliente.

2 mettere a disposizione il tuo tempo: abbiamo bisogno di volontari per la guida dei gruppi o per preparare il materiale e gli ambienti necessari e anche per la cucina

3 condividere le finalità del progetto con una offerta per il sostentamento delle spese organizzative

4 la tua preghiera perché in quei giorni lo Spirito soffi in abbondanza e spalanchi starde di pace e di novità e comunque scrivi a 2metriquadrati@gmail.com oppure partecipa alla riunione organizzativa giovedì 12 gennaio alle 21 in oratorio a Maria madre della Chiesa

don Giovanni
 


Testimoni di generosità anche in tempo di crisi.

Resoconto delle offerte straordinarie del tempo natalizio: grazie a tutti!

A MMC: da mercatino di Natale 1300,00 ; da avvento di solidarietà 825,00 ;

A SB: da gruppo cucina (tortelli) 2500,00 ; da mercatino dell’usato 3035,37 ; da banco missioni 1900,00 ; da avvento di solidarietà 1337,00 ; da buste di Natale.

A Mons. Giuseppe Negri sono state donate 2000,00 .