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27 ottobre 2020

Comunicato circa il "modulo per l'autoconfessione"

In questi giorni, sui social media, sta circolando la fotografia di un “Modulo per l'autoconfessione secondo il patto di corresponsabilità anti-Covid della Chiesa di Milano", intestato alle nostre due parrocchie. Tale modulo invita a barrare le caselle corrispondenti all'eventuale comandamento trasgredito e aggiunge altre due domande, circa l'essere stati misericordiosi o aver parlato male del Papa, dei preti e della Chiesa. Infine il modulo, debitamente compilato, andrebbe imbucato accanto al confessionale della navata destra della chiesa di San Barnaba in Gratosoglio. 

Le nostre parrocchie non hanno avviato nessuna iniziativa di tale genere, né la Diocesi di Milano ha avviato alcun patto come quello indicato, come riporta la pagina del Portale diocesano relativa all'Avvocatura e alle disposizioni riguardanti il periodo di emergenza.

20 settembre 2020

Cresime e Prime Comunioni nelle prossime domeniche

Sabato 3 e domenica 4 ottobre alle ore 15,30
celebriamo le CRESIME dei ragazzi a Maria Madre della Chiesa: celebrazioni a numero chiuso per sicurezza distanziamenti.
Come pure sabato 10 e domenica 11 ottobre alle ore 15,30 le PRIME COMUNIONI a San Barnaba.


Con la terza domenica di ottobre il 18/10 riprenderà la celebrazione della Messa delle 11 a Maria Madre.

06 maggio 2019

Prime Comunioni e Cresime: un dono?

Mi è capitato di sentire delle persone dire: “domenica prossima c’è la prima Comunione, allora andiamo a messa da un’altra parte”.
Certo comprendo che quando parenti e amici dei bambini giungono un po' esuberanti… è più difficile raccogliersi in silenzio (ma non è sempre così anche quando non ci sono presenze “altre”?…) e poi corriamo il rischio di rimanere senza il nostro posto comodo (!?). Ma credo sia sbagliato.

E vi dico perché. Mi sembra infatti segno di tiepidezza dello spirito di comunità che dovrebbe animare anzitutto coloro che celebrano la messa domenicale. La Parola ascoltata e il Pane spezzato operano in noi perché diventiamo un “cuore solo e un’anima sola”, come descrivono gli Atti degli Apostoli. Gioire della gioia dell’altro come soffrire della sofferenza dell’altro è il frutto che la nostra vita è chiamata a produrre dalla celebrazione dei sacramenti. Per dirla con le parole di Gesù nell’ul-tima cena: amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato. E lui ci ha amato condividendo gioie e do-lori, feste e funerali delle persone che incontrava e con cui viveva le sue giornate.

E c’è pure un’altra ragione che mi pare importante: le famiglie che accompagnano i figli alla celebra-zione dei sacramenti sono per la maggior parte assenti dal ritmo di vita della comunità cristiana, o almeno dalla messa domenicale (basta vedere quanti pochi bambini partecipano con regolarità). Mi pare importante che quando vengono a messa trovino la comunità che è solita radunarsi per l’appuntamento domenicale e non una chiesa pur bella e adornata ma senza il calore accogliente di uomini e donne che pregano e gioiscono con loro e per loro.
Credo che oggi più che mai valgano le parole di Gesù: “dall’amore che avrete gli uni per gli altri sapranno che siete miei discepoli”.

 Queste riflessioni mi portano a farmi delle domande che condivido con voi semplicemente con l’invito a starci sopra e magari a parlarne tra noi:
- quale spazio hanno nella nostra preghiera i bambini, i ragazzi e i giovani delle nostre famiglie e delle famiglie del quartiere?
- quale spazio hanno nelle nostre celebrazioni?
- pensando ai nostri oratori e in particolare al nuovo oratorio, quale spazio vogliamo dare loro, non solo fisico ma di attenzione educativa e premurosa?
L’intenzione del mese di Maggio dedicato alla Madre dei giovani ci può aiutare a verificare qual è la reale disposizione d’animo che ci muove nei loro confronti.

Affido a tutti questi spunti e interrogativi perché tutti, che lo vogliamo o no, siamo parte della comunità adulta e perciò “educativa”  della parrocchia (che poi ha anche specifici educatori per le differenti età). I bambini, i ragazzi e i giovani ci guardano, ci “prendono le misure” e valutano se ciò che noi diciamo lo crediamo anche.
Anche per tutte queste ragioni Prime Comunioni e Cresime sono un dono!  per i bambini che ricevono i sacramenti, le loro famiglie e per tutta la comunità.
d.Alfredo

10 marzo 2019

Battesimi

Battesimi. 
Prossime date: 
la sera del 20.4 nella Veglia Pasquale, 
il giorno di Pasqua 21.4; 
2 e 23 giugno.

Per accordarsi sulle celebrazioni si invita a prendere contatto con 
Elisa 3496048924 o 
don Roberto 3927847682 
oppure scrivendo a: apropositodibattesimi@gmail.com

03 maggio 2018

Il bisogno di celebrare

Carissimi, stiamo vivendo il tempo pasquale che è il più bello dell'anno liturgico perché ci offre di celebrare la pienezza del dono della salvezza nelle sue diverse sfaccettature. Tutti sappiamo che in Gesù crocifisso e risorto siamo salvati da Dio, ma la celebrazione di questi misteri nelle diverse vocazioni e nei diversi passaggi di crescita della nostra vita è certo un momento importante e gioioso.

Celebrare è un bisogno fondamentale della vita delle persone e anche dei popoli, ce lo ricordano le giornate di festa civile che viviamo in questo periodo.       

Celebrare non è solo ricordare - cosa oggi più che mai necessaria - ma riconoscere che la nostra vicenda attuale è stata segnata da un evento decisive del passato che ancora oggi produce i suoi effetti positivi ed impegnarsi a rinnovare la vita personale e sociale secondo i valori ricevuti.  
In chiave religiosa è accogliere nuovamente in modo festoso il dono ricevuto da Dio come grazia a cui corrispondere con l'obbedienza della fede, la volontà di conversione e la docilità ai disegni di Dio.

Il primo grande dono che celebriamo è quello del Battesimo che vediamo le famiglie chiedono con sempre maggiore convinzione e preparazione. E' proprio bello e significativo il gesto dell'accoglienza dei bambini nella messa domenicale e invito tutti a viverla come momento di memoria grata per il sacramento che ci ha reso cristiani.

Sempre nella luce della Pasqua la celebrazione della prima Riconciliazione e Comunione e, il prossimo 13 maggio, quella della Cresima sono un dono prezioso per le famiglie coinvolte coi loro bambini e un appello a tutta la Comunità a far conto sulla grazia di questi sacramenti per il cammino della vita con lo stesso "timore e tremore" gioioso e la stessa genuinità della prima volta dei bambini.

Come pure gli anniversari di Matrimonio sono occasione preziosa per esaltare la fedeltà d'amore di Dio che questi sposi riflettono nelle fatiche e nelle gioie della loro famiglia. Ed anche invocazione al Signore per tutte le famiglie della Comunità perché si lascino accompagnare a crescere nell'amore, nelle tante prove della vita familiare, dalla grazia del sacramento e dalla solidarietà delle famiglie amiche. Ma è anche preghiera sincera e sofferta per le coppie segnate dalla ferita della separazione.

La grande festa della Pentecoste quest’anno, nel Sinodo della Chiesa dalle genti, sarà occasione per una celebrazione del dono dello Spirito Santo tutta particolare con l’invito ad una veglia di preghiera tra cristiani delle diverse provenienze del mondo. Chiediamo allo Spirito di ispirare il nostro cammino di Comunità accogliente e missionaria.

Vivremo poi la celebrazione dell'Unzione degli infermi che esprime e realizza ancora di più l'unione di Cristo ai malati e richiama a tutta la Comunità il comandamento di onorare e servire le membra più fragili e delicate.

Infine due altri motivi di celebrazione: il mese di Maggio con la preghiera mariana e la preparazione alla processione del Corpus Domini.

Invito tutti, a cominciare dalle famiglie dei CIC, a dare attenzione particolare alle occasioni di preghiera del Rosario. Quasi mai vedo i bambini partecipare a questa preghiera serale che invece può insegnare loro molte cose. Infatti momenti così possono essere vissuti anche dai nostri bambini e ragazzi insieme ai genitori e ai nonni delle varie parti del quartiere come espressione di quella fede popolare e ‘semplice’ che è l’humus fondamentale per la costruzione di una autentica esperienza di preghiera e di fede.

La decisione del Papa di istituire la memoria liturgica di Maria Madre della Chiesa ispirerà quest’anno la preghiera della Comunità nella preghiera mariana.

Infine esorto a sostare in adorazione davanti all’Eucaristia in compagnia della Parola il giovedì dopo la messa feriale per coltivare lo spirito di contemplazione. Non è una preghiera facile perché ci richiama anzitutto al silenzio, ma è importante fermarsi  portando a Gesù ciò che abbiamo nel cuore e lasciare che lui lo riscaldi con la sua presenza amorosa.

Ecco come il bisogno di celebrare può trovare occasioni e modi significativi per realizzarsi in questo tempo per ciascuno di noi e le nostre famiglie. Buone celebrazioni!

d.Alfredo

15 aprile 2018

Dedicato alle famiglie dei bambini che ricevono la prima Comunione


Udienza di papa Francesco del 21 3 2018

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

E oggi è il primo giorno di primavera: buona primavera! Ma cosa succede in primavera? Fioriscono le piante, fioriscono gli alberi. Io vi farò qualche domanda. Un albero o una pianta ammalati, fioriscono bene, se sono malati?. No! Un albero, una pianta che non sono annaffiati dalla pioggia o artificialmente, possono fiorire bene? No. E un albero e una pianta che ha tolto le radici o che non ha radici, può fiorire? No. Ma, senza radici si può fiorire? No! E questo è un messaggio: la vita cristiana dev’essere una vita che deve fiorire nelle opere di carità, nel fare il bene. Ma se tu non hai delle radici, non potrai fiorire, e la radice chi è? Gesù! Se tu non sei con Gesù, lì, in radice, non fiorirai. Se tu non annaffi la tua vita con la preghiera e i sacramenti, voi avrete fiori cristiani? No! Perché la preghiera e i sacramenti annaffiano le radici e la nostra vita fiorisce. Vi auguro che questa primavera sia per voi una primavera fiorita, come sarà la Pasqua fiorita. Fiorita di buone opere, di virtù, di fare il bene agli altri Ricordate questo, questo è un versetto molto bello della mia Patria: “Quello che l’albero ha di fiorito, viene da quello che ha di sotterrato”. Mai tagliare le radici con Gesù.

E continuiamo adesso con la catechesi sulla Santa Messa. La celebrazione della Messa, di cui stiamo percorrendo i vari momenti, è ordinata alla Comunione, cioè a unirci con Gesù. La comunione sacramentale: non la comunione spirituale, che tu puoi farla a casa tua dicendo: “Gesù, io vorrei riceverti spiritualmente”. No, la comunione sacramentale, con il corpo e il sangue di Cristo. Celebriamo l’Eucaristia per nutrirci di Cristo, che ci dona sé stesso sia nella Parola sia nel Sacramento dell’altare, per conformarci a Lui. Lo dice il Signore stesso: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui (Gv 6,56). Infatti, il gesto di Gesù che diede ai discepoli il suo Corpo e Sangue nell’ultima Cena, continua ancora oggi attraverso il ministero del sacerdote e del diacono, ministri ordinari della distribuzione ai fratelli del Pane della vita e del Calice della salvezza.

Nella Messa, dopo aver spezzato il Pane consacrato, cioè il corpo di Gesù, il sacerdote lo mostra ai fedeli, invitandoli a partecipare al convito eucaristico. Conosciamo le parole che risuonano dal santo altare: Beati gli invitati alla Cena del Signore: ecco l’Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo. Ispirato a un passo dell’Apocalisse – beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello (Ap 19,9): dice “nozze” perché Gesù è lo sposo della Chiesa – questo invito ci chiama a sperimentare l’intima unione con Cristo, fonte di gioia e di santità. E’ un invito che rallegra e insieme spinge a un esame di coscienza illuminato dalla fede. Se da una parte, infatti, vediamo la distanza che ci separa dalla santità di Cristo, dall’altra crediamo che il suo Sangue viene sparso per la remissione dei peccati. Tutti noi siamo stati perdonati nel battesimo, e tutti noi siamo perdonati o saremo perdonati ogni volta che ci accostiamo al sacramento della penitenza. E non dimenticate: Gesù perdona sempre. Gesù non si stanca di perdonare. Siamo noi a stancarci di chiedere perdono. Proprio pensando al valore salvifico di questo Sangue, sant’Ambrogio esclama: «Io che pecco sempre, devo sempre disporre della medicina» (De sacramentis, 4, 28: PL 16, 446A). In questa fede, anche noi volgiamo lo sguardo all’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo e lo invochiamo: «O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola e io sarò salvato». Questo lo diciamo in ogni Messa.

Se siamo noi a muoverci in processione per fare la Comunione, noi andiamo verso l’altare in processione a fare la comunione, in realtà è Cristo che ci viene incontro per assimilarci a sé. C’è un incontro con Gesù! Nutrirsi dell’Eucaristia significa lasciarsi mutare in quanto riceviamo. Ci aiuta sant’Agostino a comprenderlo, quando racconta della luce ricevuta nel sentirsi dire da Cristo: «Io sono il cibo dei grandi. Cresci, e mi mangerai. E non sarai tu a trasformarmi in te, come il cibo della tua carne; ma tu verrai trasformato in me» (Confessioni VII, 10, 16: PL 32, 742). Ogni volta che noi facciamo la comunione, assomigliamo di più a Gesù, ci trasformiamo di più in Gesù. Come il pane e il vino sono convertiti nel Corpo e Sangue del Signore, così quanti li ricevono con fede sono trasformati in Eucaristia vivente. Al sacerdote che, distribuendo l’Eucaristia, ti dice: «Il Corpo di Cristo», tu rispondi: «Amen», ossia riconosci la grazia e l’impegno che comporta diventare Corpo di Cristo. Perché quando tu ricevi l’Eucaristia diventi corpo di Cristo. E’ bello, questo; è molto bello. Mentre ci unisce a Cristo, strappandoci dai nostri egoismi, la Comunione ci apre ed unisce a tutti coloro che sono una sola cosa in Lui. Ecco il prodigio della Comunione: diventiamo ciò che riceviamo!

La Chiesa desidera vivamente che anche i fedeli ricevano il Corpo del Signore con ostie consacrate nella stessa Messa; e il segno del banchetto eucaristico si esprime con maggior pienezza se la santa Comunione viene fatta sotto le due specie, pur sapendo che la dottrina cattolica insegna che sotto una sola specie si riceve il Cristo tutto intero. Secondo la prassi ecclesiale, il fedele si accosta normalmente all’Eucaristia in forma processionale, come abbiamo detto, e si comunica in piedi con devozione, ricevendo il sacramento in bocca o sulla mano, come preferisce. Dopo la Comunione, a custodire in cuore il dono ricevuto ci aiuta il silenzio, la preghiera silenziosa. Allungare un po’ quel momento di silenzio, parlando con Gesù nel cuore ci aiuta tanto, come pure cantare un salmo o un inno di lode che ci aiuti a essere con il Signore.

La Liturgia eucaristica è conclusa dall’orazione dopo la Comunione. In essa, a nome di tutti, il sacerdote si rivolge a Dio per ringraziarlo di averci resi suoi commensali e chiedere che quanto ricevuto trasformi la nostra vita. L’Eucaristia ci fa forti per dare frutti di buone opere per vivere come cristiani. E’ significativa l’orazione di oggi, in cui chiediamo al Signore che «la partecipazione al suo sacramento sia per noi medicina di salvezza, ci guarisca dal male e ci confermi nella sua amicizia» (Messale Romano, Mercoledì della V settimana di Quaresima). Accostiamoci all’Eucaristia: ricevere Gesù che ci trasforma in Lui, ci fa più forti. E’ tanto buono e tanto grande il Signore!

07 aprile 2017

Lasciatevi riconciliare con Dio

CELEBRAZIONI COMUNITARIE DEL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE

Terza età in MMC lunedì 10 aprile ore 15
Terza età in SB mercoledì 12 aprile ore 15
Preadolescenti venerdì 7 aprile ore 18,30 in MMC
Giovani e Adulti venerdì 7 aprile ore 21 in SB
18enni e Adolescenti mercoledì 12/4 ore 21 in SB

E POI IN ENTRAMBE LE DUE CHIESE

Mercoledì Santo dopo la Messa fino alle 19,30
Giovedì Santo: dalle 18,00 alle 19,30
Venerdì Santo: dalle ore 9,30 alle 12,00
dalle ore 16,00 alle 19,00
Sabato 4 aprile: dalle ore 9,30 alle 12,00
dalle ore 15,30 alle 19,00

10 dicembre 2016

Sacramento della Riconciliazione

In vista del Natale la Riconciliazione si celebrerà:
·  per gli Adolescenti e 18/19nni
mercoledì 21 dicembre: ore 21 Chiesa MMC
·  per i Giovani e gli Adulti
CELEBRAZIONE COMUNITARIA:
Giovedì 22 dicembre: alle ore 21,00 Chiesa SB
·  per la Terza Età
Lunedì 12 dicembre: ore 11,00 Chiesa MMC
Mercoledì 21 dicembre: ore 15,30 Chiesa SB
Negli altri giorni, nelle due chiese:
* Venerdì 23 e Sabato 24 dicembre
dalle ore 9,30 alle ore 12,00
e dalle ore 15,30 a 15 minuti prima della messa vigiliare dell1 17 a Maria Madre e delle 18 a S.Barnaba.


13 novembre 2016

A proposito di BATTESIMI

Le famiglie interessate prendano accordi con 
 don Roberto cell. 3927847682 o 
don Francesco cell. 329634374 o 
Elisa cell. 3496048924 
oppure scrivendo a: apropositodibattesimi@gmail.com

Prossime date nel 2017 
22/01, 26/02, 26/3 O il 15 (veglia pasquale alle 21) o 16 Pasqua o 17 s.Angelo.

03 maggio 2016

Quando la Pasqua plasma il calendario

In queste settimane viviamo con partecipazione e gioia le celebrazioni dei Battesimi, le prime Confessioni e Comunioni, le Cresime, gli anniversari di Matrimonio e le Unzioni degli infermi. Tutti sacramenti: “segni efficaci della graziache la Pasqua di Gesù ci offre unendoci sempre più intimamente a Lui e alla sua missione di salvezza.
Comprendo quanto don Marcellino ha sempre cercato di dirci snobbando la richiesta che dai diversi gruppi veniva di stendere all’inizio di settembre il calendario delle attività parrocchiali per tutto l’anno. Per una comunità cristiana e per un cristiano il calendario è infatti dettato dalla celebrazione del mistero di Gesù che lungo l’anno liturgico ci è continuamente riproposto. In Lui il nostro tempo prende forma e consistenza: è la forma della conversione al dono di noi stessi nell’a-more ed è la consistenza dell’eternità nella quale sboccia la nostra vita aprendosi alla “pienezza del tempo”.
In questa prospettiva è giusto apprezzare l’impe-gno di programmare i tempi e i modi attraverso i quali a tutti è offerta la sovrabbondanza della Grazia, certo non dimenticando che lo Spirito è in azione oltre noi, prima di noi, meglio di noi…
Soprattutto è doveroso chiederci quanto la Pasqua di Gesù plasma davvero il calendario, cioè il tempo delle nostre persone, famiglie e comunità parrocchiali.
Come ama ripetere papa Francesco: se la fede non tocca la concretezza della nostra vita rimane sempre un po’ fuori di noi, è una ‘fede a metà’. Così possiamo dire anche in riferimento al modo col quale viviamo il tempo e i tempi della nostra esistenza.
Ci doni il Signore di saperci mettere in discussione sinceramente anche a partire da queste semplici considerazioni per crescere in una fede più matura.
In questo stesso orizzonte ci prepariamo a vivere il mese di maggio che la tradizione popolare vuole dedicato alla preghiera mariana: con Maria - come gli apostoli nel Cenacolo -, e attraverso Maria - cioè con l’invocazione alla Madre - eleviamo la nostra preghiera per noi e le nostre famiglie, per il cammino della Chiesa e dell’umanità intera.
Avvertiti dalla parabola del fariseo e del pubblicano che salgono al tempio a pregare (Lc 18), vogliamo anzitutto chiedere a Maria di ottenerci il dono della profonda umiltà di chi si riconosce peccatore e impara dalla misericordia del Padre a riempire di misericordia i pensieri, le parole e i gesti verso i fratelli e le sorelle che camminano con noi.
Nell’anno del Giubileo straordinario volgiamo lo sguardo del cuore alla Madre della Misericordia perché ci sostenga nel proposito di mettere in pratica le opere di misericordia corporali e spirituali (che ricorderemo nei momenti di recita comunitaria del rosario).
A fine mese poi inviteremo i nostri anziani e malati a celebrare il Giubileo in parrocchia secondo il proposito di papa Francesco che ha voluto estendere il più possibile a tutti e in tutti i luoghi la possibilità di accedere all’indulgenza.
Ecco dunque il calendario di queste occasioni di grazia:

PRIME COMUNIONI E CRESIME
Domenica 1 maggio ore 11,00 a MMC e ore 15 a SB

PRIME CONFESSIONI
Domenica  8 maggio ore 15 a MMC (per CIC 3 - 4° elem.)
Sabato 14 maggio ore 15 a  MMC (per CIC 2 - 3° elem.)

BATTESIMI
Domenica 22 maggio ore 15
Domenica 29 maggio ore 10,30 a SB

GIUBILEO DEI MALATI
Domenica 29 maggio ore 15 a MMC
Domenica 5 giugno ore 15 a SB      



19 marzo 2016

RICONCILIAZIONE PASQUALE COMUNITARIA

Venerdì 18/3 ore 21 S.Barnaba 18/19enni-giovani-adulti 

E PERSONALE nelle due chiese
Venerdì Santo dalle ore 9,30 alle 12,00 e dalle ore 16,00 alle 19,00 
 Sabato Santo dalle ore 9,30 alle 12,00 e dalle ore 15,00 alle 19,00



11 dicembre 2015

Il Sacramento della Riconciliazione...

in vista del Natale si celebrerà:

· per gli Adolescenti e 18/19nni Lunedì 21 dicembre: ore 21 Chiesa MMC

· per i Giovani e gli Adulti 
* Celebrazione comunitaria: Martedì 22 dicembre: alle ore 21,00 Chiesa SB
· per la Terza Età 
Lunedì 14 dicembre: ore 11,00 Chiesa MMC Mercoledì 16 dicembre: ore 15,00 Chiesa SB

Negli altri giorni e nelle due chiese:

* Sabato 19 dicembre dalle 16,00 alle 17,45

* Mercoledì 23 e Giovedì 24 dicembre dalle ore 9,30 alle ore 12,00 e dalle ore 15,30 alle ore 17,45

12 dicembre 2014

Il Sacramento della Riconciliazione

si celebrerà:

* per i Pre-Adolescenti
Venerdì 19 dicembre:
ore 17,30 Chiesa MMC

* per gli Adolescenti e 18/19nni
Lunedì 22 dicembre:
ore 19,30 Oratorio SB: cena e ore 21 preghiera e Confessioni.

* per i Giovani e gli Adulti -  Celebrazione comunitaria
Martedì 23 dicembre: 
alle ore 21,00 Chiesa SB

· per la Terza Età
Mercoledì 17 dicembre
ore 15,00 Chiesa SB

Negli altri giorni e nelle due chiese:

* Sabato 20 dicembre
dalle 9,30 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 17,45

* Lunedì 22 e Mercoledì 24 dicembre
dalle ore 9,30 alle ore 12,00 e dalle ore 15,30 alle ore 17,45

11 maggio 2014

Celebrazione di Battesimo, Cresima, Comunione: i Sacramenti parlano ancora?

Il “tempo pasquale” è il tempo nel quale la nostra comunità celebra i sacramenti dell’Iniziazione cristiana; in particolare domenica 18 maggio vivremo questo momento accompagnando i ragazzi che celebreranno Cresima e Comunione.

Vorrei proporvi una breve riflessione al riguardo per richiamarci come una comunità  cristiana non deve mai dare per scontate le sue azioni fondamentali,  deve, invece, continuamente riprenderle per vivere di esse e lasciarsene plasmare. Questo impegno, sempre necessario, è particolarmente indispensabile oggi per i sacramenti.

Credo che tutti abbiamo presente la serietà del problema pastorale dei sacramenti, che magari si evidenzia in termini più “preoccupanti” in occasione di “celebrazioni di Battesimo, Cresima, Prima Comunione”, ma che riguarda più vastamente “i ritmi normali” della vita comunitaria: le nostre Eucaristie domenicali, per esempio, o il fatto che tutti noi siamo battezzati/cresimati.

Mi pare cioè che il problema sia la distanza che permane tra i sacramenti, la fede che esigono e la proposta di vita che offrono, ed il comportamento (e i “criteri” di comportamento) della comunità cristiana complessivamente considerata, che “si vede” poi in misura più evidente in alcuni momenti più “ufficiali”.

Si tratta, penso, di ripensare e riformulare il valore e il significato stesso dei sacramenti nella vita della comunità credente, in un contesto come il nostro di marginalità culturale e accantonamento pratico della fede.

Essi sono, infatti, la struttura fondamentale della esperienza cristiana, come esperienza di fede, perché la fondano nella morte e risurrezione di Gesù che, così, continua ad operare per il bene della sua Chiesa e la salvezza del mondo.
In questa prospettiva sono i gesti attraverso i quali il vissuto di Gesù, celebrato nella fede, diventa suscitatore del nostro vissuto.

Lì andiamo ad attingere, ad accogliere, a dire “Amen” al senso della nostra vita, della nostra storia che Dio ci dona: ritroviamo le nostre radici.
Certo, la celebrazione non è tutto: vive di un cammino di fede che deve precederla e si continua in una testimonianza di vita che la segue. In questo senso vanno tutti gli sforzi educativi di coloro che “iniziano e accompagnano” ragazzi e comunità all’incontro con Gesù, con il Mistero della sua Pasqua: aiutare a vivere l’intimo legame tra liturgia e vita, cogliendone e vivendone la profonda coerenza.

Ci si può accostare ai segni liturgici della presenza di Cristo solo se la si sa riconoscere in quegli altri segni storici che sono i poveri, ai quali è destinato l’Evangelo di salvezza. È l’insegnamento di Gesù e dei profeti.

Credo sia qui l’origine e l’originalità della nostra fatica pastorale: non riusciamo a “formare” il modo di vivere e di interpretare la vita delle persone.

Una migliore comprensione della vita cristiana restituirà ai sacramenti la loro verità e questi daranno alla vita cristiana la sua forza e la sua originalità, fondata sulla gratitudine per l’amore di Dio e sulla gratuità delle relazioni fraterne.



don Marcellino


12 aprile 2014

CONFESSIONI INDIVIDUALI NELLE NOSTRE DUE CHIESE

nella Settimana Santa
Giorni e orari:

Martedì 15 e Mercoledì 16 aprile:  dalle ore 17,00 alle ore 19,00 (escluso il tempo della messa)

Giovedì 17 aprile: dalle ore 16,00 alle ore 19,00

Venerdì 18 aprile: dalle ore 9,30 alle ore 12,00  dalle ore 16,00 alle ore 19,00

Sabato 19 aprile: dalle ore 9,30 alle ore 12,00    dalle ore 15,00 alle ore 19,00

13 dicembre 2013

Il Sacramento della Riconciliazione

 Si celebrerà
· per i Pre-Adolescenti
Giovedì 19 dicembre: dalle ore 17,30 Chiesa MMC
Venerdì 22 dicembre: dalle ore 17,00 Chiesa SB


· per gli Adolescenti e 18/19nni
     Lunedì 16 dicembre: dalle ore 17,00 Chiesa SB
     Giovedì 19 dicembre:  dalle ore 17,30 Chiesa MMC
               
· per i Giovani e gli Adulti
* Celebrazione comunitaria:
Mercoledì 18 dicembre: alle ore 21,00 Chiesa SB

· per la Terza Età
Mercoledì 18 dicembre: dalle ore 15,00 Chiesa SB

Negli altri giorni e nelle due chiese:


* Sabato 21 dicembre dalle ore 16,00 alle ore 17,45

* Lunedì 23 e Martedì 24 dicembre
dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle  ore 18,00