30 maggio 2020

Se fosse donna?


Prima di scrivere mi sono misurato la febbre, ho igienizzato la tastiera e le mani, sono da solo ma tengo la mascherina al braccio pronta all’uso, ma soprattutto ho pregato. Non so se sia una distrazione di cui fare ammenda o una divagazione che in qualche modo “ci sta”, certo non ha pretesa di affermare nessuna tesi teologica.

Ho visto venerdì 29 maggio in tv il film “Il figlio della luna”, tratto dalla storia vera della famiglia Frisoni di Siracusa a cui il cielo manda un figlio Fulvio, affetto da tetraparesi spastica con distonie. In particolare la figura della madre è raccontata in tutta la sua drammatica bellezza. Accettando la sfida di fidarsi di Dio (“tu me l’hai dato: tu mi devi aiutare!”), decide di mettere tutta se stessa a servizio di questo dono senza curarsi del giudizio degli altri o delle difficoltà da affrontare. Anche in momenti difficili canta il ritornello: “la prima cosa bella che ho avuto dalla vita: è il tuo sorriso giovane, sei tu!” Tutto farà perché questo figlio possa esprimere il potenziale umano che altrimenti resterebbe sepolto dai limiti fisici che gli impediscono di camminare, operare liberamente con le mani e anche parlare. Insieme al padre percorreranno ogni strada e ora Fulvio è ricercatore del dipartimento di fisica e astronomia dell’Università di Catania.

Ecco la mia divagazione: e se lo Spirito Santo fosse donna? Nei testi sacri è chiamato Paraclito, cioè assistente, avvocato difensore, intercessore, consolatore, persona capace di comprensione amorevole e accogliente compassione (da vari dizionari e commenti).

Mi permetto di dire che se fosse donna, lo Spirito Santo assomiglierebbe a Lucia, la mamma di Fulvio.  E assomiglierebbe a tutte quelle donne che sacrificano per amore la propria vita per la pienezza della vita dei propri figli, ma anche dei propri mariti, dei propri genitori, dei propri fratelli e non solo dei fratelli di sangue ma anche dei fratelli nell’umanità. Un sacrificio vissuto nel quotidiano spendersi amando, riflettendo così una manifestazione limpida dello stile d’amore di Dio.

La Pentecoste 2020 è celebrata il 31 di maggio, data che la liturgia dedica alla festa della Visitazione di Maria ad Elisabetta, quando lo Spirito canta in lei la lode a Dio nel Magnificat. Ci uniamo al suo canto per le testimonianze di vero amore che abbiamo ricevuto e riceviamo delle nostre donne e mamme.

Esaltiamo il disegno di Dio che le ha rese per noi segno vivo dell’azione dello Spirito Santo Paraclito. Ringraziamo il Signore per il dono della Chiesa che in molti modi è impegnata ad essere grembo accogliente, sostegno dei piccoli, avvocata dei poveri e soprattutto lasciamoci tutti rinnovare dallo Spirito Santo per divenire “fratelli, sorelle e madri” gli uni per gli altri, nel nome di Gesù.

Buona Pentecoste!

don Alfredo

Comunicazioni del 30 maggio 2020


- La ripresa della celebrazione della Messa domenicale e feriale, pur con tutte le attenzioni prudenziali richieste dalle normative vigenti, è certo un segno importante di ricominciamento verso una diversa normalità, non necessariamente negativa su ogni aspetto ma capace anche di richiamarci a valori troppo spesso trascurati in passato. Proviamo tutti a lasciarci interrogare e aiutare anche da questo spunto a vivere la celebrazione con maggiore verità e coerenza con il resto della nostra vita.

- L’indicazione data ai più anziani di evitare di partecipare alla Messa, specie domenicale, venga valutata personalmente a partire dalla propria condizione di salute e dai dati sui contagi che sono ogni giorno offerti. Ricordiamo che resta in vigore il divieto di partecipare a coloro che hanno febbre, o sono tenuti alla quarantena per qualsiasi motivo.

- un pensiero speciale in questa Pentecoste ai ragazzi del CIC 4 che riceveranno la cresima nel mese di ottobre: preghiamo per loro perché questa forzata lunga attesa sia accompagnata dal desiderio crescente di lasciarsi guidare dallo Spirito Santo a realizzare la propria vita sul modello di Gesù: figli di Dio e fratelli di ogni uomo.

- Circa i funerali la celebrazione in chiesa è aperta senza limite di numero di persone, sempre col distanziamento e la mascherina. Nelle nostre parrocchie celebriamo il rito funebre senza la celebrazione della Messa.

- la memoria liturgica di Maria Madre della Chiesa si celebra il lunedì dopo la Pentecoste: lunedì 1° giugno alle ore 16,30 sarà pregato un rosario meditato a Maria Madre.

- La celebrazione della festa di San Barnaba quest’anno si limiterà ai momenti delle celebrazioni liturgiche di domenica 7 giugno. Sabato 6 e domenica 7 sarà disponibile in chiesa il sacchetto dell’ulivo benedetto da portare a casa: dopo questi mesi di dolore e preoccupazione lo accogliamo quale segno di rinnovata speranza e fraternità.

- Come ha detto l’Arcivescovo giovedì 28 in Duomo: quest’anno non possiamo organizzare l’oratorio estivo. Non ci sono le condizioni per fare quello che abbiamo sempre fatto con tanta partecipazione dei ragazzi. Da qualche settimana è allo studio la possibilità di offrire per piccoli gruppi di ragazzi una proposta ricreativa estiva nella formula del “Summer Life”: una proposta elaborata in rete con le associazioni educative del territorio, che sarà sottoposta al vaglio autorizzativo del Comune di Milano. Dovrà seguire le norme e i criteri emanati dagli organi competenti in materia di figure educative di riferimento, di rispetto del distanziamento fisico nelle attività, di pulizie ad hoc certificate degli ambienti utilizzati e infine di sostenibilità economica. Far quadrare il tutto di questi tempi è davvero difficile e ringrazio don Giovanni e don Mauro che stanno portando avanti questo tentativo. Appena possibile sarà data informazione in merito.

15 maggio 2020

Indicazioni pratiche per la partecipazione alla Messa


Carissimo/a, riprendiamo la celebrazione della Messa con responsabilità, prudenza, pazienza. Lo impongono le circostanze dolorose di questo tempo e anche il nostro amore per la vita nostra e di tutti quelli che il Padre ci ha posto accanto come fratelli.

Anzitutto siamo richiamati alla responsabilità circa la decisione di andare a Messa:
RESTIAMO A CASA se abbiamo febbre o sintomi influenzali o se non abbiamo terminato l’eventuale quarantena e se sappiamo di avere incontrato persone “positive” recentemente.
RESTIAMO A CASA nelle prime settimane e in via prudenziale, se abbiamo una età avanzata o patologie croniche che possono più facilmente esporre al contagio.

Mentre ANDANDO ALLA MESSA:
-       indossiamo la mascherina in strada e in chiesa per tutto il tempo della Messa (deve coprire naso e bocca);
-       osserviamo la distanza di 1,5 m dalle altre persone anche all’ingresso e all’uscita della chiesa;
-       igienizziamo le mani prima di entrare in chiesa col gel disinfettante messo a disposizione;
-       andiamo a sederci nei posti indicati col talloncino rosso e restiamo lì per tutta la celebrazione (anche i bagni sono chiusi per precauzione); solo i nuclei famigliari potranno sedervi vicini sulla stessa panca;
-       per questo periodo non useremo foglietti della Messa o libretti dei canti e chiediamo di non passare di mano in mano oggetti;
-       alla Comunione restiamo in piedi se desideriamo riceverla. Il ministro porgerà coi guanti l'Ostia sulla mano: solo quando si sarà allontanato sarà possibile consumarla, abbassando la mascherina e rialzandola subito dopo;
-       terminata la Messa restiamo fermi al nostro posto e seguiamo le istruzioni per uscire in modo ordinato per evitare contatti o assembramenti, anche sul sagrato;
-       eventuali offerte saranno raccolte in contenitori appositi all’uscita della chiesa.

Nelle nostre chiese potranno accedere al massimo circa 200 persone per celebrazione, superato il numero verrà chiesto di restare distanziati all’esterno o di tornare a casa.
La sospensione del precetto festivo… consiglia di approfittare maggiormente delle occasioni di Messa feriale. 

Non è possibile accedere alla sagrestia: per ricordare il nome dei propri defunti nelle Messe si chiede di contattare telefonicamente le parrocchie, lasciando eventualmente in segreteria telefonica il proprio numero di telefono per essere ricontattati.

Ricordo che la domenica alle 10,30 sulla pagina Facebook Due Cortili Gratosoglio è trasmessa la Messa da San Barnaba.

Gareggiamo nel prenderci cura a vicenda e daremo lode a Dio.

don Alfredo

Dal 18 maggio riprende la celebrazione delle Messe col popolo


Carissimi, l’Arcivescovo in tempi non sospetti ci ha invitato a vivere l’anno pastorale in corso considerando che “la situazione è occasione”. Sarebbe prezioso raccontarci le paure – per nulla passate – che questo virus ci ha messo in cuore, come sarebbe bello dirci i guadagni di questa situazione… quali occasioni ci ha offerto. Anche rispetto alla nostra esperienza di fede, di preghiera, di Chiesa e alla ripresa della celebrazione eucaristica deve diventare occasione. Abbiamo pensato allora di riprendere le celebrazioni delle nostre parrocchie nel seguente modo perché “nulla potrà essere come prima”.
Anche se parliamo di “fase 2” la tragedia che abbiamo vissuto domanda di essere ricordata e raccontata: è nata così la celebrazione della Pasqua ebraica da cui Gesù ha attinto per regalarci il dono dell’Eucaristia.
Lo faremo anzitutto celebrando il suffragio dei defunti di questi mesi nella Messa feriale e continuando a celebrare i funerali anche se senza Messa (dal 4 maggio sono già una decina nelle nostre parrocchie, alcuni dei quali di morti per covid-19).
Lo faremo anche chiedendoci come comunità di vivere il digiuno eucaristico nel giorno del venerdì (che già nella Quaresima ambrosiana è giorno senza la celebrazione della Messa): per non dimenticare l’assenza della Messa di questi mesi e per valorizzare le altre forme di preghiera che hanno sostenuto la nostra preghiera in questo tempo. In particolare ci metteremo in ascolto della Parola e in adorazione dell’Eucaristia. Il venerdì sarà così giorno dedicato alla memoria dei defunti di questa immane tragedia.
Lo faremo anche modificando in via sperimentale orari e giorni delle celebrazioni, tenendo conto del periodo estivo, del grave rischio per la salute degli anziani (in via prudenziale chiediamo agli over 65 di restare a casa almeno per le prime settimane), ma anche delle famiglie con bambini, e della possibilità di poter ancora seguire la Messa domenicale alle ore 10,30 in streaming su facebook o comunque sulle reti tv (pur comprendendo che non è la stessa cosa, specialmente per poter fare solo la Comunione spirituale).

Ecco dunque il calendario delle celebrazioni fino alla fine di agosto 2020. 


MMC
SB
DOMENICA
S. Messa ore 9.00
S. Messa ore 10.30 e 18.00
LUNEDI
Lodi, Parola e Comunione ore 7.40
S. Messa ore 18.30
MARTEDI
Lodi, Parola e Comunione ore 7.40
S. Messa ore 17.00
S. Messa ore 9.00
MERCOLEDI
Lodi, Parola e Comunione ore 7.40
S. Messa ore 18.30
GIOVEDI
Lodi, Parola e Comunione ore 7.40
S. Messa ore 17.00
S. Messa ore 9.00
VENERDI
Lodi e Parola ore 7.40
Vesperi, Parola e Adorazione ore 18.30
SABATO
Lodi, Parola e Comunione ore 7.40
S. Messa ore 18.00
S. Messa ore 18.00







Unitamente ai volontari delle nostre parrocchie, esprimiamo vicinanza agli ospiti e famigliari delle RSA del quartiere e a tutti gli operatori sanitari che vi lavorano. Sappiamo del grande sacrificio e della grande paura che stanno ancora vivendo. Chiaramente non sarà possibile celebrare con loro la Messa per ancora molto tempo, per questo vi invitiamo a ricordarli ogni giorno nella preghiera.
Infine riteniamo prudente per ora chiedere ai ministri dell’Eucaristia di non riprendere la visita a domicilio ai malati ma di continuare a seguirli col conforto della telefonata e soprattutto la preghiera. Mentre per quanto riguarda le condizioni di accesso alla chiesa per le celebrazioni e la sanificazione degli spazi e degli arredi rimandiamo ad una comunicazione specifica.
Cordiali saluti,
d. Alfredo con gli altri sacerdoti

06 maggio 2020

Comunicazione sulla celebrazione dei funerali nelle nostre parrocchie


A seguito delle disposizioni del governo nazionale e della diocesi di Milano, diamo comunicazione che riprende la celebrazione dei funerali anche nelle nostre chiese.

Come espresso dal Vicario generale mons. Agnesi, queste celebrazioni “ci consentono di esprimere la vicinanza della comunità cristiana che affida al Signore crocifisso e risorto un fratello o una sorella, e di annunciare la speranza che viene dalla promessa del Signore che i nostri morti vivono nella comunione dei santi. Accogliamo le disposizioni con responsabilità perché ci stanno a cuore il bene e la salute di tutti, soprattutto dei più fragili”. 

In questo spirito e con questa finalità vi comunico che oltre che con le pompe funebri è necessario prendere contatto coi sacerdoti, con i quali di volta in volta si valuteranno le migliori modalità della celebrazione che si potrà svolgere in chiesa o in prossimità della propria abitazione (così da permettere ai condomini di unirsi al rito dai propri balconi).

Celebreremo il rito senza la liturgia eucaristica, ma unicamente con la liturgia della Parola e le orazioni funebri. Alla celebrazione potranno presenziare massimo quindici persone invitate dai famigliari, compresi loro stessi, indossando la mascherina protettiva e rispettando anche nei movimenti la distanza di sicurezza.

È obbligatorio rimanere a casa in presenza di temperatura corporea oltre i 37,5°C o di altri sintomi influenzali; è raccomandato di non accedere comunque alla chiesa e di non partecipare alle celebrazioni esequiali a chi è stato a contatto con persone positive a SARS-COV-2 nei giorni precedenti.

Infine per le celebrazioni di suffragio di defunti già sepolti o cremati nelle scorse settimane invitiamo a prendere contatto solo dopo che in parrocchia sarà possibile celebrare la messa domenicale o feriale.

don Alfredo

03 maggio 2020

Per seguire il Rosario con i media

Elenco in aggiornamento

In televisione

Canale 28 del digitale terrestre
Ore 5,00     Dal Santuario di Pompei (registrato)
Ore 18,00   Dalla grotta del Santuario di Lourdes
Ore 20,00   Dalla basilica di San Pietro a Roma col cardinal Angelo Comastri (differita)
Ore 21,00   L’Italia in preghiera (solo il mercoledì)

Canale 187 del digitale terrestre
Ore 6,30      Rosario biblico (registrato)
Ore 16,00    Dal Santuario della Santa Casa di Loreto
Ore 18,30   Dal Duomo di Verona


Canale 145 del digitale terrestre

Ore 11,00    Rosario di Padre Pio (registrato; la domenica alle 12.55)
Ore 12,25   (tranne la domenica)
Ore 17,30   Dalla cripta della chiesa di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo,
Ore 20,45   Dalla cripta della chiesa di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo (per questo mese di maggio è dedicato particolarmente ai giovani)




Ore 21,00   Rosario con l’Arcivescovo di Milano da vari santuari della diocesi (solo il giovedì e solo per questo mese di maggio)






Alla radio

Canale 733 del digitale terrestre

12:00  Dalla basilica di San Pietro a Roma col cardinal Angelo Comastri, preceduto dal Regina Coeli (tranne la domenica)
Ore 21,30   Dal Santuario della Beata Vergine del Rosario a Pompei (differita)




FM 95.3;
canale 705 del digitale terrestre

(palinsesto indicativo)

05:50  Rosario con il Santo Padre (registrato)
07:55  Dalla Cappellina di Maria della sede di Radio Mater
12:00  Dalla basilica di San Pietro a Roma col cardinal Angelo Comastri, preceduto dal Regina Coeli
15:30  Dalla Cappellina di Maria della sede di Radio Mater



FM 107.9 o 89.0; canale 789 del digitale terrestre

Sul sito della radio sono indicati gli orari nel dettaglio.

01 maggio 2020

Chi ama crea!

Carissimi,

ho provato a leggere alcuni segni dell’azione dello Spirito in questo tempo, osservando anzitutto l’impegno di carità che va moltiplicandosi.  Sono colpito dal paradosso che il distanziamento sociale imposto dall’emergenza in atto ha suscitato risposte generose di vicinanza da parte di molti parrocchiani e non, che stanno sostenendo i servizi di carità che la comunità cristiana ha avviato da tempo per le famiglie bisognose del quartiere, attraverso la Caritas parrocchiale. In questo primo giorno di Maggio voglio dire GRAZIE! 

Chi ama crea! Grazie a coloro che nelle nostre parrocchie hanno sempre avuto a cuore la dimensione della carità vissuta non solo nei piccoli gesti quotidiani della premura verso il prossimo, ma anche in modo strutturato e comunitario, realizzando servizi di ascolto, accompagnamento e sostegno delle persone e delle famiglie in difficoltà, tessendo reti di collaborazione con i servizi delle istituzioni e delle realtà locali. Grazie a chi si è messo a disposizione personalmente e a coloro che sostengono anche economicamente tutto questo contribuendo alle spese per la carità della parrocchia.

Chi ama crea! Grazie a coloro che in questo tempo, nel quale i volontari over 65 han dovuto stare a casa, hanno permesso di continuare il servizio della Piccola bottega solidale che ha visto crescere le richieste di aiuto. La bella disponibilità di alcuni giovani e adulti dell’oratorio e delle nostre società sportive, dei volontari della Misericordia e del GTA ma anche di alcuni adulti stranieri cristiani e non, ha fatto crescere nuovi rapporti e amicizie e ha realizzato alcuni autentici miracoli d’amore.

Chi ama crea! Grazie ai volontari dei Centri di Ascolto, del Telefono Amico, della visita agli ospiti delle RSA del quartiere, ai ministri dell’Eucaristia per i malati, che pur con grandi limitazioni continuano ad avere a cuore gli assistiti e li raggiungono se possibile con gli strumenti tecnologici e comunque sempre con la preghiera.

Chi ama crea! Grazie anche ad alcune famiglie che hanno deciso di offrire per alcuni mesi un contribuito straordinario per permettere a famiglie in fatica un po’ di respiro e soprattutto di sentirsi meno sole. Un dono messo a disposizione dei nostri centri di Ascolto proveniente da famiglie della parrocchia e non, e pure da una parrocchia amica del centro di Milano che si è unita a questo progetto che è ancora in costruzione.

Chi ama crea! Grazie a tutti delle belle testimonianze che reciprocamente ci offriamo e che restituiscono uno sguardo di promettente speranza al nostro mondo.  Grazie soprattutto a Dio che anche così ci chiama a prendere parte del suo amore di Padre che non può non prendersi cura di ogni suo figlio: Lui è l’Amore che crea!

Infine un sogno… perché non approfittare di questo tempo nel quale in famiglia si è sempre insieme ai propri bambini e ragazzi per riuscire a coinvolgere anche loro, pur con gradualità e discrezione, in qualche gesto di carità o nelle scelte che i genitori stanno prendendo in questa direzione?   Educare alla carità è il dono più grande che possiamo fare a loro.  

Affido questo sogno e tutti i “grazie” a Maria: la Madre che ha educato il Figlio al dono di sé fino alla croce, benedica e sostenga i nostri propositi e i nostri gesti d’amore.

don Alfredo