23 aprile 2008

Grazie.

Grazie.

È la parola più bella ora che siamo rientrati in chiesa con una sistemazione “provvisoria”, perché ciò è stato possibile grazie all’opera di un centinaio di persone che con gratuità si sono prodigate.

Grazie a chi con impegno ha preparato i lavori durante la settimana: sia con la mente che con il lavoro manuale, sia con la tecnologia che con l’organizzazione.

Grazie a chi ci ha messo la forza: alzare e abbassare le panche e i mobili, spingere i carrelli, tirare la lunga moquette…

Grazie a chi ci ha messo la bravura: pulire panche, mobili o moquette è un’arte sopraffina… chi pensa al contrario venga a dimostrarlo ogni venerdì mattina in chiesa!

Grazie a chi ha usato i propri mezzi: scope (non magiche né usate da streghe!), aspirapolvere tecnologicamente avanzati, stracci di ultima generazione… unti con “ottimo olio di gomito”!

Grazie a chi ha agito con precisione: tagliare la moquette, fare i contorni con la pittura, appiccicare lo scotch…

Grazie a chi ha usato la preghiera: coloro che avrebbero desiderato dare una mano, ma sono stati impossibilitati dalla malattia.

Grazie a Dio che fa crescere così tanto amore per la nostra chiesa di San Barnaba: chiediamogli che oltre ad avere la chiesa possiamo essere sempre più Chiesa.

 Don Giorgio

 

Appuntamenti dal 28 aprile 2008

Lunedì 28 aprile                «S. Gianna Beretta Molla»

ore 18,30          presso il Salone dell’Oratorio: Formazione degli Animatori dell’Oratorio Feriale Estivo.

ore 21,00          presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei 18/19nni.

 

Martedì 29 aprile               «S. Caterina da Siena, vergine e dottore della Chiesa, patrona                             d’Italia e d’Europa»

ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale.

 

Mercoledì 30 aprile «S. Pio V, papa»

«S. Giuseppe Benedetto Cottolengo, sacerdote»

ore 15,00 Il Gruppo della «TERZA ETÀ» visita il Santuario dedicato alla “Madonna della Salute” di Opera.

 

Venerdì 2 maggio «S. Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa»

ore 15,00 in Chiesa: Adorazione Eucaristica.

DOMENICA 4 maggio

«ASCENSIONE DEL SIGNORE»

Atti degli Apostoli (1,1-11)

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (1,17-23)

Vangelo secondo Matteo (28,16-20)

 

ore 10,00          in Chiesa: Riti di Introduzione al Sacramento del Battesimo.

ore 15,30          in Chiesa: Celebrazione del Sacramento del Battesimo.

 

DOMENICA 27 aprile «VI DOMENICA DI PASQUA»

DOMENICA 27 aprile  «VI DOMENICA DI PASQUA»

Atti degli Apostoli (8,5-8.14-17)

Prima lettera di san Pietro apostolo (3,15-18)

Vangelo secondo Giovanni (14,15-21)

 27 Aprile 2008 - DOMENICA DI COMUNIONE

Da alcuni anni la nostra Comunità di San Barnaba ha iniziato un cammino di unità con le Parrocchie vicine: Sant’Antonio Maria Zaccaria, Maria Madre della Chiesa e Santi Pietro e Paolo ai Tre Ronchetti. Percorre con noi la via anche il Centro Vismara, luogo di carità, ma anche proposta di cammino di evangelizzazione e di fede per singoli, coppie e famiglie.

Per rendere visibile questo “camminare insieme” in vista di una comunione più evidente e sensibile nel giugno 2007 si sono incontrati i membri dei 4 Consigli Pastorali e i responsabili del Centro Vismara, per una serata di conoscenza e di amicizia.

Ora preti e suore (che si ritrovano mensilmente) hanno scelto di offrire a ogni Comunità un “segno” di quanto sta avvenendo. Domenica 27 Aprile 2008 i preti non presiederanno l’Eucarestia nelle proprie Parrocchie, ma “andranno in trasferta” nelle Chiese vicine.

È un passo ulteriore in vista di una unità di fede e di carità più profonda che anche l’Arcivescovo chiede alle Comunità Cristiane che vivono nello stesso territorio. Preghiamo lo Spirito Santo perché ci renda coraggiosi nell’abbandonare ogni chiusura e ci faccia desiderosi di vivere quella Comunione che è dono di Dio e che si esprime soprattutto nell’Eucarestia che celebriamo ogni Domenica.

MESE DI MAGGIO

MESE DI MAGGIO

Maria, prega con noi nelle nostre famiglie 

Programma delle celebrazioni mariane

 · Tutte le sere, a partire dal 5 maggio, - dal Lunedì al Giovedì - alle ore 21,00: Recita del S. Rosario.

 · Al Venerdì - alle ore 21,00 - ci sarà la preghiera nei punti del quartiere elencati in calce secondo il seguente calendario

Venerdì 9 maggio: «Quando la famiglia gioisce»

Venerdì 16 maggio: «Quando la famiglia prega» 

Venerdì 23 maggio: «Quando la famiglia soffre»

Venerdì 30 maggio: Celebrazione conclusiva

 LUOGHI DEGLI INCONTRI 

Via Orlando 20 - Montagnetta dietro Unes - Campo pallacanestro Arcadia - Villette - via Pienza - via Baroni 20 (sopra i box) - via Baroni 64 - via Saponaro 11-13 - Basmetto - parco-giochi Gratosoglio - via De Ruggiero 27-29

 

«EDUCAZIONE E SCUOLA: vivere in letizia l’avventura scolastica

Domenica 11 maggio alle ore 14,30 presso il Centro Parrocchiale Incontro per le Famiglie sul tema: 

"EDUCAZIONE E SCUOLA:vivere in letizia l’avventura scolastica"

10 aprile 2008

LAVORI IN CORSO

Puoi vedere le immagini dei lavori in chiesa, visitando il sito
www.sanbarnabaingratosoglio.it/lavoriincorso.htm

SI RICORDA CHE SABATO 19 APRILE 2008
SI SVOLGERANNO I LAVORI PER LA RIAPERTURA DELLA CHIESA

OCCORRE ANCHE IL TUO AIUTO!
Dai il tuo nominativo dopo le Sante Messedi Domenica 6 e 13 Aprile

04 aprile 2008

Carissime Famiglie di San Barnaba

Carissime Famiglie di San Barnaba,
dopo tre mesi di “soggiorno obbligato” in Centro Parrocchiale e in Salone Teatro dell’Oratorio possiamo riprendere a celebrare l’Eucarestia del Giorno del Signore nella nostra chiesa.
Sappiamo che sarà un rientro a “tempo determinato”, ma inizieremo a toccare con mano (meglio con piede) i particolari della nuova sistemazione. Sono novità che richiederanno soprattutto di ripensare al modo con cui viviamo il “Mistero” dell’incontro con Gesù: perciò sarà anche un tempo di “prova” soprattutto per i Ministri e gli Animatori Liturgici.
Sicuramente nei mesi che potremo utilizzare la chiesa avremo ancora dei disagi: mancheranno delle rifiniture, avremo parti non coperte dalla moquette (ci sarà magari un po’ di polvere!), non vedrete l’ambone (leggio), mancheranno i confessionali e altri arredi… ma potremo celebrare l’Eucarestia festiva, il Sacramento del Matrimonio e i conseguenti Anniversari, il Sacramento del Battesimo e i conseguenti Anniversari, le Esequie per i defunti, la Domenica con gli Ammalati e gli Anziani e soprattutto la nostra Festa Patronale di San Barnaba. Metteremo anche la statua della Madonna e i lumini (attenzione perché non sarà al solito posto!).
Rientriamo Domenica 20 Aprile a partire dalla Messa delle ore 8.30, e potremo trattenerci in chiesa fino a Domenica 24 Agosto. Successivamente riprenderanno i lavori per l’imbiancatura, per il completamento dell’impianto elettrico, per posare il pavimento e per riportare gli arredi.
Con ogni probabilità non sarà possibile “calpestare il sacro suolo” nei giorni feriali: lo suggeriscono motivi di igiene (evitare l’alzarsi della polvere di cemento), la continuazione di alcuni lavori attorno alla chiesa con conseguente rumore e alcune difficoltà legate a dislivelli che saranno colmati solo dopo la posa del pavimento.
Le messe dei giorni feriali continueranno perciò ad essere celebrate nella Saletta Caritas (sotto la Casa Parrocchiale) e il Rosario del mese di maggio (da lunedì a giovedì) verrà pregato in Salone Teatro.
Come potete immaginare sarà necessaria anche un po’ di “manodopera” per riportare in chiesa le panche e gli arredi (il minimo indispensabile): ecco perché innalzo il grido per la “grande convocazione” di Sabato 19 Aprile (vedere a pag. 16). Più braccia e mani ci sono meglio sarà: c’è da spostare e posizionare panche e arredi, ma c’è anche da posare e pulire la moquette provvisoria, togliere la polvere, mettere tovaglie, riportare l’organo… Chi non ha potuto venire il favoloso Sabato 12 Gennaio per svuotare la chiesa, può rifarsi alla grande: in modo particolare mi aspetto di vedere giovani (maschi e femmine) pronti a dare il loro prezioso contributo. Si prega di avere un abbigliamento adatto alla situazione: in particolare le donne portino uno straccio per la polvere e una scopa!
Nel frattempo continuiamo a rispondere con generosità alla sottoscrizione mensile: come va ora siamo sulla buona strada! Per avere ragguagli sull’andamento economico leggere l’Informatore precedente e consultare i disegni alle porte del Centro Parrocchiale e nel Bar dell’Oratorio.
Viva San Barnaba, viva la nostra Comunità, viva la nostra chiesa!

Con affetto, don Giorgio

Il sacerdozio comune dei fedeli

RISCOPRIAMO UN DONO NASCOSTO NEL TESORO DELLA CHIESA

L’arcivescovo, card. Dionigi Tettamanzi, nell’omelia tenuta durante la S. Messa crismale di Giovedì santo, ha sottolineato l’importanza della collaborazione di preti e laici nella Chiesa e per la sua missione. Qui di seguito ne riportiamo alcuni passi significativi.

1. La comune “dignità battesimale” dei fedeli (v. Lumen gentium n. 32
… «Se quindi nella Chiesa non tutti camminano per la stessa via, tutti però sono chiamati alla santità e hanno ricevuto a titolo uguale la fede che introduce nella giustizia di Dio (cfr. 2 Pt 1,1). Quantunque alcuni per volontà di Cristo siano costituiti dottori, dispensatori dei misteri e pastori per gli altri, tuttavia vige fra tutti una vera uguaglianza riguardo alla dignità e all'azione comune a tutti i fedeli nell'edificare il corpo di Cristo».
In particolare con il Battesimo si è configurati a Cristo sacerdote: il popolo di Dio, infatti, è popolo sacerdotale.
… Il sacerdozio ministeriale o gerarchico, quantunque differiscano essenzialmente e non solo di grado, sono tuttavia ordinati l'uno all'altro; infatti l'uno e l'altro, ognuno a suo proprio modo, partecipano all'unico sacerdozio di Cristo. Il sacerdote ministeriale, con la potestà sacra di cui è investito, forma e regge il popolo sacerdotale, compie il sacrificio eucaristico in persona di Cristo e lo offre a Dio a nome di tutto il popolo; i fedeli, in virtù del loro regale sacerdozio, concorrono all'oblazione dell'Eucaristia, ed esercitano il loro sacerdozio col ricevere i sacramenti, con la preghiera e il ringraziamento, con la testimonianza di una vita santa, con l'abnegazione e la carità operosa».
… Riascoltiamo di nuovo il Concilio: «I laici, come per benevolenza divina hanno per fratello Cristo, il quale, pur essendo il Signore di tutte le cose, è venuto non per essere servito ma per servire (cfr. Mt 20,28), così anche hanno per fratelli coloro che, posti nel sacro ministero, insegnando e santificando e reggendo con l’autorità di Cristo, svolgono presso la famiglia di Dio l'ufficio di pastori, in modo che sia da tutti adempiuto il nuovo precetto della carità. A questo proposito dice molto bene sant'Agostino: “Se mi atterrisce l'essere per voi, mi consola l'essere con voi. Perché per voi sono vescovo, con voi sono cristiano. Quello è nome di ufficio, questo di grazia; quello è nome di pericolo, questo di salvezza”» (Lumen gentium, n. 32).

2. La comunione corresponsabile
… il grande dono battesimale del sacerdozio comune dei fedeli fa luce sulla comunione missionaria, sprigiona forza e offre prospettive nuove e rinnovatrici …
… Davvero stupende sono le sorgenti della comunione nella Chiesa: essa scaturisce dall’accoglienza nella fede della parola di Dio e dal Battesimo – sacramento che ci inserisce nella stessa comunione trinitaria vissuta nel popolo di Dio – e trova la sua massima espressione e il suo continuo nutrimento nell’Eucaristia …
Solo collocandoci a questo livello fondamentale, prima di ogni distinzione, possiamo riscoprire la ricchezza unica e immensa della comunione ecclesiale, di cui è parte viva ogni singolo battezzato. E così possiamo e dobbiamo allargare enormemente gli orizzonti a cui guardare, nella condivisione con tutti gli uomini e le donne credenti nel Signore, tutti corresponsabili e tutti missionari.
In particolare, per noi presbiteri, la comunione dentro il presbiterio è certo un dono dello Spirito e un guadagno al quale non potremo mai più rinunciare. Nello stesso tempo non possiamo non chiederci: ma questo dono dello Spirito è proprio ed esclusivo dell’ordinazione presbiterale o è anche anticipato in qualche modo nel Battesimo e nella Cresima ed espresso in comune pienezza nell’Eucaristia? Può esistere una comunione presbiterale che non sia, necessariamente, espressione della comunione ecclesiale? E la comunione tra presbiteri, nel suo tipico aspetto ministeriale, non deve aprirsi ai diaconi e ai fedeli che, in forza del Battesimo, della loro vocazione e, talvolta, di un esplicito mandato del Vescovo si impegnano a collaborare in una comunione corresponsabile nel servizio pastorale rivolto ad una comunità cristiana?
… Anche le forme più diffuse – ma non per questo meno significative – di corresponsabilità pastorale, all’interno delle parrocchie, delle comunità pastorali, dei decanati, dovrebbero essere viste maggiormente come espressione di una profonda comunione. Penso in particolare ai Consigli pastorali …
Strettamente collegato con i temi della comunione e della missione – come vado sottolineando negli incontri con i Consigli pastorali e per gli affari economici durante le Visite pastorali decanali – deve essere considerato, come assolutamente necessario
e urgente, l’impegno per la formazione. La collaborazione corresponsabile infatti non si improvvisa affatto; al contrario, esige una formazione specifica, per i laici ma anche per i presbiteri. …
La comunione tra presbiteri e laici, poi, deve aprirsi a tutti i fedeli. Dobbiamo imparare a guardare anche a quello che riceviamo dalle nostre comunità e non solo a quello che diamo. Alludo alla testimonianza di fede di tanti, agli esempi di carità, di umiltà, di pazienza, di generosità e di fedeltà, al coraggio di alcune scelte professionali ed affettive, alla forza che alcuni sanno dimostrare nel momento della malattia e della morte. Siamo veramente aiutati, da tutta questa vita vissuta secondo il Vangelo da parte della nostra gente, molto di più di quanto pensiamo. E se in altre occasioni ho sentito il bisogno di richiamarvi, carissimi confratelli, alla grave responsabilità del ministero con le connesse fatiche, delusioni e incomprensioni, oggi sento in un modo più forte il bisogno di invitarvi a raccogliere anche la grazia e la conseguente gioia del vostro essere al servizio della gente. Sì, la gente ci ripaga, spiritualmente parlando, in modo più che abbondante!

3. Preti e fedeli laici insieme nel cammino verso la santità
Una comunione “allargata”, perché fondata sul Battesimo oltre che sul mangiare l’unico Pane e bere l’unico Calice, può portare a nuove forme di santità per le nostre Comunità, preti e fedeli laici insieme. Accenno solo ad alcune di queste possibili forme di santità “condivisa”.
La santità alla quale tutti siamo chiamati è quella di sempre: l'appartenenza al Signore che ci dona lo Spirito di Cristo. …

4. La forza missionaria di ogni battezzato
I Sacri Oli, che proprio in questa celebrazione dalla preghiera del Vescovo sono resi segni efficaci dell’azione santificante del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, partono dall’unica sorgente dell’Eucaristia che stiamo celebrando e da questa unica sede Cattedrale per rifluire in mille rivoli fino ad ognuna delle nostre comunità cristiane sparse in ogni angolo del vasto territorio della Chiesa ambrosiana. E da lì ancora saranno poi usati per ungere i corpi dei bimbi e degli infermi, dei ragazzi cresimandi e dei catecumeni adulti e le mani di coloro che vengono ordinati presbiteri... Spettacolo, questo, semplice e ricco di singolare suggestività teologica, spirituale e pastorale!
Mi piace leggere questa Eucaristia unitaria con l’immagine biblica del vino e dell’olio copiosi e traboccanti che fuoriescono dai calici e dalle ampolle per diffondersi nelle nostre strade e raggiungere le case degli uomini che abitano i nostri paesi e le nostre città e per risalire su su fino in cima ai condomini e alle torri, dovunque la nostra gente vive, ama, soffre, lavora, riposa, muore.
Questi oli non sono fatti per rimanere chiusi e ben custoditi nelle nostre sacristie, ma sono il profumo che si effonde sui nostri bimbi che rinascono alla vita nuova dall’acqua e dallo Spirito e la mirra che prepara i corpi dei nostri malati alla vita eterna. Sono i compagni di viaggio delle nostre visite alle famiglie e sono il balsamo che fortifica i nostri giovani, come atleti che si preparano alle lotte della vita.
Non siamo missionari soltanto noi, ministri ordinati che usiamo i santi oli. Sono missionari a pieno titolo anche tutti coloro che questi oli ricevono! Insieme, tutti insieme, diffondiamo il profumo di Cristo! …
In particolare ricordavo anche nella seconda tappa del Percorso pastorale che i cristiani – e in specie le famiglie cristiane – trasmettono la fede e l’amore di Cristo non solo quando rivestono qualche specifico compito o ruolo nelle comunità, ma per il semplice fatto di vivere da cristiani veri, gioiosi e seri, con un vissuto quotidiano che è frutto della grazia battesimale.
Anche l’impegno a ripensare e a ristrutturare le nostre comunità in un’ottica di “pastorale di insieme” ha assoluto bisogno di questa coscienza missionaria di tutti i fedeli. …
Guai a noi se dovessimo rinunciare alla forza missionaria, dono infuocato dello Spirito, che è insita in ogni battezzato!
Mi pare però di leggere una potente crescita del bisogno di identità cristiana nei nostri fedeli, in decisa controtendenza rispetto a quanto succedeva fino a una decina d’anni fa. Paradossalmente, o meglio provvidenzialmente, confido che sarà proprio la forte affermazione di identità dei seguaci di altre fedi religiose che incoraggerà i nostri battezzati a riconoscere la propria identità cristiana e a testimoniarla anche nella società diventata sempre più multiculturale e multireligiosa. E a testimoniarla, ovviamente, anche ai non cristiani: perché l’annuncio di Cristo, rispettoso e autentico, è per tutti, nessuno escluso: perché per tutti e per ciascuno Cristo è morto e risorto!
Pensiamo a quanti innumerevoli contatti “ordinari” hanno i cristiani laici: in famiglia, tra parenti, con colleghi di lavoro o di studio, tra amici, tra genitori dei compagni di scuola o di gioco dei loro figli, nei più diversi ambiti della vita economica, sociale, culturale,
politica… E’ tutto un tessuto, fittissimo e amplissimo, di relazioni interpersonali le più disparate, già costruite e in continua costruzione nel tempo… Un tessuto formidabile per le potenzialità che racchiude e per gli sbocchi che può avere… Ebbene, quando ci si renderà conto di condividere, grazie al Battesimo ricevuto, la missione di comunicare la fede e l’amore (traditio fidei et amoris), una forza meravigliosa e rispettosissima insieme potrà spargersi nei nostri quartieri e nelle nostre città e potrà così penetrare, rinnovandolo, nell’intimo dei cuori e contagiare la vita di ciascuno. …

5. A servizio del Vangelo e dell’uomo
Il sacerdozio comune dei fedeli è quindi un sacerdozio missionario rivolto all’esterno, a servizio del mondo e che realizza un culto che si esercita non solo nel tempio, ma lungo le strade, nei luoghi di incontro, di lavoro, di gioia e di sofferenza. E' un sacerdozio che viene prima delle differenze di carismi e ministeri specifici nella Chiesa. Da questo sacerdozio basilare ha origine e cresce la corresponsabilità di tutti i cristiani per la comune missione evangelizzatrice.
Quali conseguenze potrebbero sprigionarsi se la dottrina del sacerdozio comune fosse ben compresa, vissuta e valorizzata dai cristiani della nostra società pluralista dal punto di vista etnico, culturale, religioso? E nel contesto di una società ampiamente secolarizzata, indifferente, persino scristianizzata e senza validi riferimenti alla stessa razionalità umana?
Il sacerdozio battesimale è nell’ordine del fine, cioè il Regno di Dio nella sequela di Gesù, vero Dio e vero uomo, mentre il sacerdozio ministeriale rientra nell’ordine dei mezzi, come dice l’aggettivo che lo qualifica. Non è un bel rovesciamento? Sì. E’ un rovesciamento bello, perché porta tutti noi, preti ordinati e cristiani battezzati, alla serenità e alla gioia, quella dei servi “operosi” eppure evangelicamente “inutili”, cioè non decisivi, affidati all’azione unicamente risolutiva dello Spirito di Cristo nei riguardi della sua Chiesa chiamata a servire il Vangelo e l’uomo. ...

+ Dionigi card. Tettamanzi
Arcivescovo di Milano

NOTIZIE DAL CONSIGLIO PASTORALE DEL 31/03/2008

NOTIZIE DAL CONSIGLIO PASTORALE DEL 31/03/2008

MEDITAZIONE SU LUCA 24, 13-35 (I due discepoli di Emmaus).
Vecchio R. I discepoli discorrevano insieme ed uno li aiuta a sollevare lo sguardo, con la spiegazione delle Scritture fa percepire il senso di ciò che era accaduto. Anche il mio incontro con l’esperienza cristiana è stata un seguire un “testimone” che sapeva quel che diceva e non mi voleva ingannare.
Gatti. “Sciocchi e tardi di cuore”siamo spesso in difficoltà e non in ascolto. “Non ci ardeva forse il cuore?” a volte chiudiamo il cuore alla serenità, che è lì ad un passo.
Bonomi I discepoli non sono stati capaci di riconoscerlo, così anch’io fatico a trovare Gesù nel quotidiano, ma non riesco a chiedergli che lui resti con me, come invece hanno fatto i discepoli.
Chisena Anche oggi Gesù cammina vivo con noi e noi lo riconosciamo nell’Eucarestia
Cilia Il buio dell’anima è anche una mia esperienza: quando tu pensi di essere lontano, Gesù è lì vicino e ti accompagna.
Don Giorgio Nel brano si evidenziano due momenti di grazia: ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto allo spezzare del pane. La strada può diventare luogo d’incontro con il Signore: dobbiamo essere “vagabondi con gli occhi spalancati”. Che la prossima Festa Patronale possa ri-attualizzare il Mistero già accaduto una volta.

FESTA PATRONALE DI SAN BARNABA 2008
Il Comitato organizzatore della Festa (Federica Valsecchi, Valentino ed Emanuela Semenzato, Elisabetta De Silvestri, Maria Grazia Papetti) presenta un documento che propone la Festa con uno stile di apertura al territorio in cui la Comunità Cristiana si mette in gioco e cerca di incontrare tutti: la via Feraboli può essere il luogo d’incontro, scambio, conoscenza. Tutti i Consiglieri si trovano d’accordo sulla proposta per la sua missionarietà, per l’apertura agli altri, per il possibile confronto con il diverso. Tuttavia alcuni rilevano che le nostre feste sono sempre state accoglienti e sottolineano la necessità di non perdere la propria unicità, testimoniando con forza la nostra fede. Vari interventi propongono di fare spazio sulla strada anche ad associazioni, scuole, la mensa di Via Saponaro, in modo che la festa si caratterizzi come qualcosa di diverso dal mercatino di quartiere. Gatti propone di inviare un invito alle famiglie per la festa.
Don Giorgio sintetizza quanto emerso e offre le motivazioni che rendono “unica” la Festa Patronale se vissuta in modo cristiano, cioè se è occasione “per comunicare la fede e l’amore”:
Avere voglia di incontrare e far incontrare.
Coinvolgere tutti perché “l’anonimato è un male e fa male”.
Far emergere le bellezze che ci sono sul territorio.
Offrire con gratuità (oltre la logica del commercio).
La Festa Patronale ha quindi uno stile “politico”: è la Comunità Cristiana che offre al territorio la possibilità di trovarsi per “apprezzarsi” per rendere possibile il “riconoscere Gesù sulla strada”.
Viene stabilito il Calendario delle manifestazioni:
Mercoledì 4 giugno ore 21: Eucarestia in suffragio dei defunti della Parrocchia.
Sabato 7 giugno ore 19,30 Cena comunitaria con animazione e danze popolari.
Domenica 8 giugno ore 10,30 Eucarestia unificata.
ore 15 - 18 Festa sulla Via Feraboli e in oratorio.
Giovedì 11 giugno ore 21 Vespri solenni nella Festa liturgica di San Barnaba.
Vengono proposti poi vari slogan, che la Commissione vaglierà (Tutti uguali, tutti diversi, Famiglie in festa, testimoni della fede, Via vai, Una strada una chiesa, Family on the road, San Barnaba Expo, Conosco riconosco)
La Commissione allargata ai Responsabili di settore si ritroverà Martedì 8 aprile alle ore 21.

MESE DI MAGGIO IN ONORE A MARIA
Il tema sarà Maria, prega con noi nelle nostre famiglie. L’inizio è fissato per Lunedì 5 maggio in Chiesa, gli altri giorni in Salone Teatro, mentre al venerdì il Rosario sarà nei rioni. La celebrazione conclusiva sarà in Chiesa Venerdì 30 maggio. La Commissione Evangelizzazione preparerà un sussidio che servirà sia per gli Incontri di rione che per il Rosario giornaliero (che verrà animato da laici).

PELLEGRINAGGIO A LOURDES
Purtroppo sia a Maggio che a Settembre non ci sono più disponibilità per fare un Pellegrinaggio. L’unica ipotesi potrebbe essere a fine Ottobre oppure unirsi al Pellegrinaggio Diocesano (Mercoledì 25 - Venerdì 27 Giugno).
I Consiglieri considerano che le 2 date siano poco proponibili: l’una perché infrasettimanale e in periodo decisamente estivo, l’altra in un periodo troppo freddo.
Il pellegrinaggio si farà nella primavera del 2009.

VARIE
Vecchio R. propone al Consiglio d’Oratorio di predisporre e presentare il Progetto di Pastorale Giovanile entro il 31 Maggio (ultimo CPP dell’Anno Pastorale) e offre il proprio aiuto per attuarlo. La votazione seguente non approva la proposta, ma viene accettata quella di Gatti: nella prossima riunione del Consiglio d’Oratorio (10 Aprile) sia approvato un piano di lavoro per arrivare alla stesura del Progetto.
Viene infine distribuito lo strumento di lavoro diocesano sul Mistero dell’accoglienza (Pastorale per il Battesimo e l’Iniziazione Cristiana dai 0 a 7 anni), così che i Consiglieri si possano preparare per il prossimo CPP.

Educare IN FAMIGLIA

Educare IN FAMIGLIA essere “autorevoli”(testimoni) è una bella avventura

Sintesi dell’incontro tenutosi domenica 30 marzo u.s.

Dopo una breve introduzione di Roberto Vecchio, che ha chiarito l’argomento dell’incontro, il Dr. Prandin e la Dr.ssa Specchiulli, si sono presentati ai partecipanti e hanno spiegato il loro ruolo di professionisti in diversi ambiti per aiutare le famiglie e i loro componenti per poter affrontare al meglio le difficoltà e i problemi che possono nascere.
E’ stata quindi proposta la prima parte di un filmato tratto dal film “Ray”, in cui il bambino cieco protagonista, dopo essere inciampato in una sedia, chiede aiuto alla madre, che però per il momento non lo soccorre. E’ stato chiesto ai genitori presenti quali comportamenti avrebbero messo in atto, in una situazione simile. Le reazioni tratte da esperienze personali, sono state diverse e hanno dato luogo all’analisi di alcune differenze.
Esistono diverse valutazioni degli “indicatori di gravità” delle diverse situazioni, che caratterizzano le singole famiglie. Anche tra i coniugi frequentemente si riscontrano reazioni diverse. Alcuni genitori hanno parlato anche delle emozioni da loro provate (es: panico e rabbia), che influenzano o hanno influenzato la loro prontezza nel reagire alle situazioni critiche con i figli.
E’ emersa anche l’idea che le esperienze apprese prima di diventare genitori, come figli o nipoti ad esempio, influenzano il bagaglio di conoscenze che, una volta diventati genitori, si possono riproporre o meno, nei confronti dei propri figli.
E’ stata poi mostrata la seconda parte del filmato, in cui il bambino riesce a raggiungere la madre, dopo aver esplorato la stanza in cui si trova e la madre gli mostra la sua gioia, commuovendosi.
E’ stato quindi chiesto ai partecipanti quale fosse, a loro avviso la “teoria educativa”, cioè l’idea che la madre ha cercato di perseguire mettendo in atto questa reazione. In modo quasi univoco, i genitori hanno ritenuto che la madre cercasse di far ottenere al figlio la massima indipendenza e autonomia possibili.
Sono nate diverse osservazioni, relative alla difficoltà che i genitori incontrano nel riuscire a scegliere tra il desiderio di proteggere i propri “cuccioli” e l’esigenza di lasciar vivere autonomamente le esperienze che possano far maturare i figli.
Sono emerse quindi due osservazioni:
- esistono molte sfumature tra le due posizioni suddette;
- ogni scelta educativa viene valutata e ponderata a seconda delle singole situazioni, a seconda della maturità dei figli e delle loro capacità.
E’ stato introdotto anche il fatto che la fiducia che si ha in sé, come genitore, e la fiducia che si riesce a investire nei figli sono due elementi fondamentali per poter far in modo che i figli si possano sperimentare nella vita e possano “crescere”.
In questo insieme di fattori delicati che influenzano diversamente ogni famiglia, i genitori sono stati paragonati a degli “artigiani”, che hanno le abilità per poter intervenire e risolvere un problema in modo efficace, ma che raramente si fermano a teorizzare sulle azioni che hanno messo in atto anche perché notoriamente i tempi richiesti dal ruolo genitoriale, sono sempre brevissimi.
Si è anche sottolineato il fatto che i figli percepiscono quando i genitori non sono convinti di ciò che stanno dicendo loro. E’ comune pensare che nel caso in cui i due genitori litighino tra di loro riguardo a delle decisioni educative, i figli cercheranno di ottenere il massimo: “tra i due litiganti, il terzo gode”. Allora di norma si adotta la soluzione del “fronte comune”, cioè un’alleanza fittizia dei genitori rispetto ad un determinato problema, e una successiva chiarificazione tra i genitori, non coinvolgendo i figli. Un’utile e intelligente possibilità alternativa consiste nello spiegare al figlio che i due genitori sono in “disaccordo” rispetto ad un tema o una decisione da prendere, e quindi coinvolgere i figli nella presa di decisione.
Alla luce di tutti questi spunti, è risultato che nel ruolo di genitori è necessario ogni volta e di fronte ad ogni situazione sapersi inventare, adeguare, ricostruire, saper rimettere in discussione e ripensare anche alle “strategie”che erano apparse utili fino a poco prima… E’ fondamentale quindi saper essere creativi come degli inventori, che hanno ben chiare le esigenze e le richieste che vengono loro rivolte, ma che devono saper generare soluzioni sempre nuove e migliori, in contesti in continua evoluzione, con figli che crescono e con meno tempo per fermarsi a confrontarsi.
Educare in famiglia è proprio una bella avventura.

Lorenza Boschi (Consultorio)

Appuntamenti da Domenica 6 aprile 2008

DOMENICA 6 aprile «III DOMENICA DEL TEMPO DI PASQUA»
Atti degli Apostoli (2,14.22-28)
Prima lettera di s. Pietro apostolo (1,17-21)
Vangelo secondo Luca (24,13-35)

Lunedì 7 aprile «S. Giovanni Battista de la Salle, sacerdote»
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei 18/19nni.

Martedì 8 aprile «S. Francesca Romana, religiosa»
ore 15,30 presso la Parrocchia S. Maria Annunciata in Chiesa Rossa: «TESTIMONI NELLA SPERANZA … cercando prima il Regno di Dio e la Sua giustizia». Incontro di Formazione per gli Adulti dell’Azione Cattolica sul tema “Essere straordinari” tenuto da don Giorgio Guidi.

Mercoledì 9 aprile «S. Cirillo di Gerusalemme, vescovo e dottore della Chiesa»
ore 15,00 presso il Centro Parrocchiale: TERZA ETÀ: Recita del S. Rosario.
ore 15,30 presso il Centro Parrocchiale: Servizio di Assistenza per pratiche previdenziali ed assistenziali.

Giovedì 10 aprile
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro con coloro che festeggiano gli anniversari del Sacramento del Matrimonio.
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Riunione del Consiglio d’Oratorio.

Venerdì 11 aprile «S. Stanislao, vescovo e martire»
ore 18,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei Pre-Ado (1a media).
ore 20,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei Pre-Ado (2a e 3a media).
ore 20,30 presso la Parrocchia Maria Madre della Chiesa: Scuola della Parola decanale per gli Adolescenti.

DOMENICA 13 aprile «IV DOMENICA DI PASQUA»
Atti degli Apostoli (2,14.36,41)
Prima lettera di san Pietro apostolo (2,20-25)
Vangelo secondo Giovanni (10,1-10)
«GIORNATA MONDIALE DELLE VOCAZIONI»
ore 15,30 presso l’Oratorio: Incontro di Genitori e ragazzi del 1° anno di Cammino di Iniziazione Cristiana (CIC1).

Mercoledì 16 aprile
ore 15,30 presso il Centro Parrocchiale: Catechesi della TERZA ETÀ.
ore 15,30 presso il Centro Parrocchiale: Servizio di Assistenza per pratiche previdenziali ed assistenziali.

Giovedì 17 aprile
ore 19,15 presso il Centro Parrocchiale: Incontro di Catechesi per gli ADULTI «Cresceva in sapienza e grazia». “La nascita di Gesù e l’annuncio ai pastori” (Lc 2,1-20). Seguirà cena frugale già preparata.

Venerdì 18 aprile «S. Galdino, vescovo»
ore 18,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei Pre-Ado (1a media).
ore 20,30 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei Pre-Ado (2a e 3a media).
ore 20,30 presso la Parrocchia Maria Madre della Chiesa: Scuola della Parola decanale per gli Adolescenti.

Sabato 19 aprile
ore 10,30 presso il Centro Parrocchiale: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC2 e del CIC3.
ore 14,30 presso il Centro Parrocchiale: Cammino di Iniziazione Cristiana dei ragazzi del CIC2 e del CIC3.
Dopo la S. Messa delle ore 18,00, si effettua la vendita di prodotti del Commercio Equo e Solidale.

DOMENICA 20 aprile «V DOMENICA DI PASQUA»
Atti degli Apostoli (6,1-7)
Prima lettera di san Pietro apostolo (2,4-9)
Vangelo secondo Giovanni (14,1-12)
«GIORNATA PER L’AZIONE CATTOLICA»

ore 11,30 Festa degli anniversari del Sacramento del Matrimonio.
ore 15,30 in Chiesa: Incontro dei Genitori e dei ragazzi del CIC2 e del CIC3.
Dopo ogni S. Messa sul sagrato della chiesa si effettua la vendita di prodotti del Commercio Equo e Solidale

Lunedì 21 aprile «S. Anselmo d’Aosta, vescovo e dottore della Chiesa»
ore 21,00 presso il Centro Parrocchiale: Incontro dei 18/19nni.

Mercoledì 23 aprile «S. Giorgio, martire»
«S. Adalberto, vescovo e martire»
ore 15,00 presso il Centro Parrocchiale: TERZA ETÀ: Recita del S. Rosario.
ore 15,30 presso il Centro Parrocchiale: Servizio di Assistenza per pratiche previdenziali ed assistenziali.

DOMENICA 27 aprile «VI DOMENICA DI PASQUA»
Atti degli Apostoli (8,5-8.14-17)
Prima lettera di san Pietro apostolo (3,15-18)
Vangelo secondo Giovanni (14,15-21)

SABATO 19 APRILE 2008

LAVORI PER LA RIAPERTURA
SABATO 19 APRILE 2008
DELLA CHIESA PARROCCHIALE DI SAN BARNABA

OCCORRE IL TUO AIUTO!!!

Dai il tuo nominativo dopo le Sante Messe
di Domenica 6 e 13 Aprile