07 marzo 2015

Non di solo pane...

Il nostro cammino quaresimale di quest’anno è caratterizzato da rimandi a proposte di riflessioni, azioni, sensibilizzazioni a stili di vita rinnovati che ci provengono dal fatto che la nostra città ospiterà l’evento dell’Expo 2015.

Tanto il tema NUTRIRE IL PIANETA. ENERGIA PER LA VITA, quanto la presenza della grande maggioranza dei paesi del mondo con l’arrivo di milioni di visitatori costituiscono una occasione propizia per ritornare a riflettere su alcune dimensioni fondamentali della nostra fede, che questo tempo liturgico ci invita ad approfondire.

Con questa intenzione vorrei proporvi qualche semplice riflessione che, facendo tesoro del messaggio profondo e perenne che il tempo quaresimale ci propone, diventi provocazione a qualche scelta rinnovata a livello comunitario e personale che scaturisce dal nostro stare nella storia umana in ascolto di ciò che lo Spirito va operando.

La prima riflessione è di carattere più generale ed è l’invito a recuperare il senso più profondo dell’anno liturgico e del tempo della quaresima in particolare. L’anno liturgico è Memoria della presenza discreta e operosa della Pasqua di Gesù nella storia umana: il dono del suo Spirito continua ad agire nei giorni degli uomini perché questi riscoprano in continuazione di essere una sola famiglia. La comunità cristiana è chiamata a custodire questa verità nella partecipazione intelligente e operosa alle vicende umane.

Noi sappiamo quanto il susseguirsi dei giorni, con i ritmi e la velocità impressi dalla nostra “civiltà”, rischi di “appiattire e ridurre” a cronaca e notizia ciò che accade: l’invito della Chiesa è quello di riscoprire sempre la Storia dell’Amore che Dio va intessendo con noi. Ecco allora la proposta di dare tempo a ritornare alle cose essenziali, al cuore della vita, a ciò che è veramente in gioco nello scorrere del tempo. Questo ci propone la quaresima con il richiamo ad un ascolto più profondo di ciò che il Signore ci va dicendo, con l’invito ad essere più sobri ed essenziali per affinare la nostra vicinanza ed attenzione ai poveri: una sola famiglia umana.

Una seconda riflessione vorrebbe essere un richiamo al tema specifico del cibo per tutti. La parola evangelica “non si vive di solo pane” da questo punto di vista è di una drammatica attualità: c’è pane per tutti nel nostro mondo e c’è chi muore di fame, ci sono beni in abbondanza e gente che ne è priva, c’è un pezzo di società sazia oltre misura e un pezzo di società marginale e dimenticata.

Più profondamente la parola evangelica ci suggerisce di chiederci: che cosa nutre veramente la vita del pianeta? E questo a tutti i livelli, in tutte le relazioni significative: con la terra, con gli altri, con noi stessi, con il Mistero della vita…

In questa direzione i richiami quaresimali sono molto forti: il saper rientrare in noi stessi, il recuperare il senso dei nostri limiti, il riconoscere il peccato, l’aprirsi alla dinamica spirituale della condivisione ci aiuterà a comprendere meglio che i “problemi umani” non sono mai problemi di quantità ma di qualità nuova della vita sociale che si raggiunge per la via della partecipazione comune a ciò che è universalmente umano, per la via della reciprocità e dell’incontro, della ritrovata comunicazione e comunione tra gli uomini.

Per comprendere il significato più profondo ed essenziale di ogni bene, per coglierli come doni da custodire e condividere, occorre rivolgere l’attenzione alla realtà che è dentro di noi, che siamo noi stessi, abitati dalla presenza del Signore.

Un’ultima riflessione riguarda l’invito contenuto nel logo del titolo: E’ compito nostro. Anche a questo riguardo il cammino quaresimale è particolarmente provocatorio. Non si tratta di un richiamo che rischia il moralismo o la colpevolizzazione, quanto piuttosto di un forte invito ad avere cura spirituale dei nostri stili di vita. Per usare un bellissima immagine di papa Francesco nel suo messaggio per la quaresima si tratta di diventare isole di Misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza.

Il cuore del cammino quaresimale, che è la Pasqua di Gesù, è vivere e comunicare la Misericordia di Dio per l’umanità. E questo lo si può fare solo con una vita trasformata da Lui e quindi attenta e aperta ai più poveri. I richiami al riguardo sono molteplici; credo si tratti di lasciarli arrivare nel più profondo di noi.

Parola, celebrazioni, incontri formativi, testimonianze, proposte di azioni concrete richiedono un cuore aperto e disponibile al Passaggio di Gesù nella nostra vita.

don Marcellino




Nel messaggio per la Quaresima il Papa ha scritto: Non trascuriamo la forza della preghiera di tanti! L’iniziativa 24 ore per il Signore, che auspico si celebri in tutta la Chiesa, anche a livello diocesano, nei giorni 13 e 14, vuole dare espressione a questa necessità di preghiera.
Sul tema “Dio ricco di misericordia” (Ef 2,4), anche noi raccogliamo l’invito alla preghiera e al sacramento della Riconciliazione: sabato 14 ore 9 a MMC - ore 15,30 a SB