04 giugno 2009

Nasinsù

Guarda il cielo e conta le stelle - Oratorio Estivo 2009
- progetto educativo -

Nasinsù per contemplare le stelle e poi capire quanto si è importanti. Sì, l’universo è per noi. Nasinsù ma con i piedi per terra e finalmente noi saremo stelle sapremo amare di più”. (In anteprima il ritornello tratto da uno dei canti dell’Oratorio estivo 2009)


Punteremo sullo stupore, sulla curiosità e sull’interesse che solo i ragazzi sono capaci di provare quando, alzando lo sguardo, in una notte limpida, lontano dalle luci abbaglianti della città, si trovano davanti allo spettacolo meraviglioso delle stelle.

Durante l’Oratorio Estivo 2009 ci metteremo tutti, grandi e piccoli, ad ammirare le stelle, quelle che sovrastano la nostra testa e sono sempre lì, in un numero imprecisato e infinito,
ad indicarci qualcosa di indescrivibile,
a formare costellazioni che sembrano assomigliarci
e a suscitare il nostro desiderio di capire qualcosa di più di noi, del nostro mondo, dell’universo che ci avvolge,
imparando a guardare oltre, più lontano di quanto si possa fare ad occhio nudo.

Non dobbiamo dare per scontato che lo splendore delle stelle sia così evidente ai ragazzi, spesso distratti da altre luminosità infinitamente più scarse ma così capaci di ancorarli a terra e di non far vedere più in là del loro naso.

E allora occorrerà esercitarsi a tirar su la testa, anzi a mettersi “nasinsù”, per guardare il cielo e contare le stelle, creando le condizioni migliori per una visione limpida e chiara.

Basterà alzare il naso perché automaticamente anche lo sguardo si rivolga verso l’alto e si abbia voglia di fare un bel respiro per accogliere aria pura che rigenera e rasserena.

Contemplando il firmamento del cielo, insegneremo ai ragazzi a guardare oltre, a cercare il senso del creato e a restare affascinati dalla sua grandezza, bellezza e armonia che rimanda al Creatore. Forse per alcuni non sarà diretto il riferimento al Creatore; per questo racconteremo a tutti di una promessa che Dio fa all’uomo, di un desiderio divino che si traduce in vita per tutti, a tal punto che per il Padre tutto rientra in un Disegno più grande, dalle stelle sopra di noi al più piccolo fra gli uomini. Tutti sono importanti, a tal punto che noi siamo considerati da Dio come le stelle del cielo, capaci di un’energia irradiante tale da illuminare tutto intorno. È così che Dio ci ha pensati ed è così che Dio ci vuole.

Sentirsi come le stelle del cielo aiuterà i ragazzi a guardarsi dentro, in cerca dei desideri più profondi. Innanzitutto, occorrerà purificare la vita da tutto ciò che non fa brillare e non fa stare a testa alta. Per questo inviteremo i ragazzi a non essere superficiali ed esplorare il proprio cuore. Soprattutto chiederemo loro di accorgersi che, per noi, il Cielo ha deciso di venirci incontro, aiutandoci così a tenere i piedi ben ancorati a terra.

Non possiamo, dunque, non stare “nasinsù”, imparando anche a pregare per entrare in dialogo con Colui che sta più in alto di tutti ed è capace di entrare intimamente in comunicazione con noi. È Dio che ispira in noi – grazie alla sua Parola fatta carne - i pensieri più belli, i progetti di infinito che richiamano la nostra origine e ci proiettano verso il futuro.

E non sarà fuorviante invitare i ragazzi a sentirsi un po’ delle “stars”, gente che vuole il massimo dalla vita e che però – a differenza delle celebrità – sa mettersi alla scuola della “stella polare”, della stella fissa che indica un cammino costellato di bontà e di amore, di condivisione e di compassione, dove non esiste chi resta isolato ed escluso, dove non c’è chi è fuori dal gioco, ma fa parte di una comunione che non è frutto di immaginazione ma è legame profondo – attrazione gravitazionale – che, pur nell’unicità e nella distanza, ci fa considerare della stessa componente del Cielo.

La stella polare che ci orienta quando siamo “nasinsù” ha un nome ed è Gesù, Colui che è nato sotto il segno di una stella luminosa per essere “luce del mondo”, faro che irraggia calore e mostra la direzione per chiunque voglia seguirlo.
Mettendoci “nasinsù” saremo invitati a dire il nostro “sì” a Lui perché, illuminati dalla sua Parola, possiamo propagare la sua luce infinita.