11 gennaio 2013

Papa Paolo VI Venerabile, «maestro nella sequela di Cristo»

Durante il Pontificale dell'Epifania il cardinale Scola ha annunciato «la grande gioia» del decreto papale, un «momento particolarmente solenne per gli ambrosiani»

Era l’Epifania del 1955 quando mons. Giovanni Battista Montini, il futuro Papa Paolo VI, faceva il suo ingresso in Diocesi come arcivescovo di Milano. Lo annuncia il cardinale Angelo Scola all’inizio del pontificale del 6 gennaio: «Comunico con grande gioia che Papa Benedetto XVI, lo scorso 20 dicembre, ha autorizzato la Congregazione per le cause dei Santi a pubblicare il decreto con cui il Sommo Pontefice riconosce che il Servo di Dio Papa Paolo VI ha vissuto con grado eroico sia le virtù teologali (Fede, Speranza, Carità verso Dio e verso il prossimo), sia le virtù cardinali (Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza) e quelle ad esse annesse». Nato a Concesio (Brescia), Montini fu arcivescovo di Milano dal 4 novembre 1954 al 21 giugno 1963, quando fu eletto Papa. Per questo, aggiunge Scola, «per noi ambrosiani è un momento particolarmente solenne» ed è «ben giusto levare oggi la nostra lode al Signore e il nostro ringraziamento al Santo Padre». Nella speranza di vederlo «presto beato» sulla scia degli altri arcivescovi milanesi card. Ferrari e card. Schuster, aggiunge l’arcivescovo, Paolo VI «ci può essere maestro lungo l’affascinante cammino della sequela di Cristo», avendo «vissuto pienamente il Vangelo sine glossa, senza nessuna aggiunta». Oggi, 57 anni dopo, la sua memoria torna in Duomo col titolo di Venerabile. Un testimone, secondo l’indicazione dello stesso Papa Montini citata da Scola: "l’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri o, se ascolta i maestri, lo fa perché sono testimoni".