23 maggio 2018

RICEVETE LO SPIRITO SANTO

Domenica di Pentecoste è il giorno della luce, giorno del fuoco dello Spirito, del vento che si abbatté gagliardo e riempì tutta la casa dove si trovavano Maria e gli Apostoli, riuniti nel Cenacolo (cf. At 2,2-3).


Nell’Ultima Cena, Gesù ci lascia, nel suo Testamento, la promessa del dono per eccellenza: lo Spirito Santo, il Paraclito, il Consolatore, lo Spirito di Verità, l’Avvocato che starà sempre con i discepoli: “Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome”. Questa promessa si adempie nel Cenacolo.
Il Giorno della sua Risurrezione: Cristo comunica agli Apostoli lo Spirito: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi perdonerete i peccati saranno rimessi”. Si adempiono così le parole del Profeta, che annunciavano i tempi messianici: “vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo… il mio spirito”.
Lo Spirito Santo scende sugli Apostoli il giorno della Pentecoste. E’ la manifestazione definitiva di ciò che si era avverato il giorno di Pasqua: quello che era avvenuto “a porte chiuse”, avviene adesso davanti a tutti gli uomini. Dalla Pentecoste, comincia così “il tempo dello Spirito”, una nuova era nella storia dell’umanità.
Cosa significa la Pentecoste?
Per la fede ebraica, Pentecoste è la festa dell’alleanza e commemora l’avvenimento salvifico del Sinai. Per la tradizione cristiana Pentecoste è il giorno della nascita del nuovo popolo di Dio, la Chiesa, perché - co-me diceva Ireneo - “dove sta lo Spirito del Signore, lì è la Chiesa, e do-ve sta la Chiesa, lì c’è lo Spirito e ogni grazia”.
Con la Pentecoste, l’Alleanza del Sinai è universale: per tutti gli uomini. La comunità cristiana è cosciente che, nel Cenacolo, il giorno della Pentecoste, si è avverata una nuova creazione per tutti.
L’universalità è, allo stesso tempo, unità, giacché “tutti noi che abbiamo ricevuto lo stesso ed unico Spirito, cioè lo Spirito Santo - dice San Cirillo di Alessandria -, ci siamo uniti tra di noi e con Dio”, allo stesso modo che tutti formiamo un solo Corpo in Cristo. “Già da allora la Chiesa parlava tutte le lingue”.


Chi è lo Spirito Santo?
“Credo nello Spirito Santo”, proclamiamo nel Credo. E tuttavia lo Spirito Santo continua ad essere il grande sconosciuto nella vita e nella pietà dei credenti.
Lo Spirito Santo è totalmente presente nella vita di Cristo: dal concepimento nel seno della Vergine Maria fino alla Morte in Croce: “e consegnò lo Spirito”, e alla Risurrezione, opera dello Spirito. Per questo Cristo risorto infonde lo Spirito sugli Apostoli e nella Pentecoste lo Spirito scende su Maria e sugli Apostoli e sarà così sempre presente ed operante nella Chiesa. 
Lo Spirito Santo è colui che ci sveglia nella fede e ci inizia nella vita nuova che consiste in questo: “che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo”. Ora, “i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio” , ed è per questo che “Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre”. E’ anche lo Spirito che ci fa conoscere il Verbo di Dio, giacché “nessuno può dire “Gesù è il Signore” se non sotto l’azione dello Spirito Santo”. Perciò, credere nello Spirito Santo è professare che Egli è una delle persone della Santissima Trinità.
Con la Pentecoste inizia la missione della Chiesa
Il tempo della Chiesa inizia con la discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo. Nel giorno di Pentecoste, infatti, “la Chiesa fu manifestata pubblicamente alla moltitudine, ebbe inizio attraverso la predicazione la diffusione del Vangelo in mezzo alle genti” (Concilio Vaticano II, AG 4).
Qual è l’azione dello Spirito nella Chiesa? Prima di tutto lo Spirito è “vita per la Chiesa”, la fa rivivere. Dice Agostino: “ciò che è l’anima nel corpo dell’uomo, lo stesso è lo Spirito per il Corpo di Cristo che è la Chiesa”. Lo Spirito è il “vivificatore”; e, come diciamo nel Credo “è Signore e da’ la vita”.
Lo Spirito è anche “la forza della Chiesa”. Senza lo Spirito non si comprende l’azione apostolica dei discepoli di Gesù.
Lo Spirito Santo “fa’ la Chiesa”, giacché Egli riunisce tutti gli uomini nella Chiesa (cf. Concilio Vaticano II, LG 13). Lo diceva San Giovanni Crisostomo: “Se lo Spirito non fosse presente, non esisterebbe la Chiesa”.
Lo Spirito Santo “santifica la Chiesa”, cioè la rende fedele al suo Signore, perché possa adempiere la sua missione. Lo Spirito è anche l’artefice della nostra santificazione: “Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei fedeli ed accendi in essi il fuoco del tuo amore”.
Lo Spirito Santo guida la Chiesa nella storia. Negli Atti degli Apostoli lo Spirito è la guida invisibile, ma reale di tutta la storia. Egli è - diceva Giovanni Paolo II - “il protagonista di tutta la missione della Chiesa”. Questa missione è indirizzata a tutto il mondo, a tutte le genti e nazioni, a tutta la creazione.
Per tutto questo la Chiesa - dice il Concilio - è “il sacramento universale di salvezza” (Concilio Vaticano II, LG 48). Tutti, grazie allo Spirito Santo, possono convertirsi a Cristo.
E’ quello che oggi chiediamo e desideriamo: Vieni, Spirito Santo!                       

da un articolo di p. Artemio Vìtores - francescano




Sabato 19 maggio ore 21,30 cortile oratorio MMC  
Veglia di Pentecoste
nell’anno del Sinodo CHIESA DALLE GENTI
Non sarà una celebrazione eucaristica ma una veglia di preghiera di invocazione dello Spirito Santo.
Veniamo alla veglia con una famiglia o con una persona cristiana di origine straniera che invitiamo a vivere con noi questa preghiera.