26 maggio 2019

Celebrazione dell’Ascensione

Curiosità: In Duomo si celebra la Messa capitolare solenne con il rito dell’“ascensione” del Cero pasquale. Mentre il diacono proclama il Vangelo (Luca 24, 36b – 53), il Cero pasquale viene lentamente sollevato – quasi a rendere visibile il Mistero dell’Ascensione del Signore – fino all’altezza delle volte e ivi rimane, ininterrottamente acceso, sino alla Solennità di Pentecoste.

Documentata fin dal XV secolo (epoca a cui risale l’artistico candeliere pensile gotico-rinascimentale), l’“ascesa” del Cero pasquale nel giorno dell’Ascensione trae origine sia da un intento didattico-formativo nei confronti del popolo, sia da un’interpretazione allegorica della liturgia. Da un lato si vuole accompagnare l’ascolto della Parola con la visione, favorendo una partecipazione che è condivisione del Mistero. Dall’altro lato, l’origine del rito rimanda all’epoca nella quale l’interpretazione allegorica dell’azione liturgica era considerata una delle principali vie di accesso al mistero celebrato.
Novena di Pentecoste: Nei giorni successivi alla Ascensione ci disponiamo a ricevere il dono dello Spirito Santo. Il Lezionario ambrosiano evidenzia la tensione spirituale della Chiesa-Sposa verso il Cristo-Sposo leggendo sezioni dei capitoli 14-16 del Vangelo di Giovanni (il discorso di congedo dai discepoli) e del Cantico dei Cantici (ricerca dello sposo da parte della sposa).