09 ottobre 2009

Sull’onda del “C’è di più”

Carissimi Genitori ed Educatori,
nei mesi scorsi scrivendo questa prima pagina dell’In-Formatore, mi rivolgevo alle famiglie; ma in questo numero - all’inizio dei tanti percorsi educativi in Parrocchia e in Oratorio - scrivo in modo particolare a voi, Genitori (mamme, ma soprattutto papà!) ed Educatori (catechisti, genitori animatori del CIC, adulti e giovani responsabili della Pastorale Giovanile … aggiungerei anche i nonni!).
Vi scrivo sull’onda del motto della Festa dell’Oratorio: c’è di più, perché penso che possa “dire molto” al nostro impegno educativo e alle nostre attività.
Innanzitutto e soprattutto, con Gesù c’è di più: Lui ci mette amore fino alla morte, ci dona il suo Vangelo che è via-verità-vita, continua ad inviarci lo Spirito Santo che converte la nostra mente e i nostri cuori, che rinforza la nostra volontà. Gesù è con noi anche nell’educare i ragazzi che crescono: è Lui il grande educatore, educa prima di noi, meglio di noi, più di noi. Carissimi Genitori ed Educatori nel nostro cuore non può mancare la fiducia in Gesù e un forte senso di speranza che attinge al pregare con fedeltà e al leggere il Vangelo come luce per ogni scelta personale e verso i ragazzi.
Ma c’è di più significa avere occhi per vedere il “lato nascosto” di figli, ragazzi e giovani. Come è frustrante quel “sei sempre il solito!” oppure “ai miei tempi quando ero giovane io …”; e come è illuminante il pensare “cosa mi vuol dire comportandosi così?” o il chiedersi “chi è veramente questo/a figlio/a di Dio?”. Certo per fare questo dobbiamo “conquistare il tempo” per stare con loro, per mostrare il nostro affetto e per farlo scoprire (don Bosco diceva che i ragazzi devono “conoscere l’amore che ricevono”). Lo sappiamo che “abbiamo poco tempo, siamo sempre di corsa”. Beati quegli educatori che sapranno trovare “momenti di convivenza” e li difenderanno coi denti: creeranno legami forti, creeranno futuro!
E c’è di più perché genitori e Comunità Cristiana (Oratorio in prima linea) educano insieme con Gesù: questa comunione nell’impegno educante è un dono che il nostro Maestro e Signore ha lasciato a noi che siamo sua Chiesa. Voi genitori non siete soli, avete accanto la Comunità di San Barnaba che condivide la vostra fatica e le vostre gioie. Come è bello il gesto che facciamo quando accogliamo i bambini per il Battesimo: non solo il Prete, non solo voi Genitori, i Padrini e le Madrine fanno il segno della croce sulla fronte dei piccoli, ma anche alcuni fedeli che appartengono alla nostra Comunità, a garantire che di quei bambini ci prendiamo cura insieme. Questo richiede che ogni famiglia partecipi alla vita comunitaria, sia ai momenti di festa, che alla celebrazione eucaristica domenicale, come pure alle varie iniziative caritative, imparando a condividere in modo sempre più pieno linee educative ispirate al Vangelo di Gesù.
E sarebbe bello che ognuno di noi all’inizio di questo Anno Pastorale e Oratoriano dica che c’è di più dello scorso anno, perché ci metteremo più impegno nel vivere la nostra missione educativa verso i più giovani. Come sarebbe importante sentire dalle nostre parti frasi di questo tipo: “quest’anno faccio un passo avanti nella mia fede e voglio essere di esempio a mio/a figlio/a”… È una promessa da fare a Gesù convinti che Lui ci darà le forze necessarie per riuscire (se lo chiediamo con la preghiera certamente le otterremo, perché è un impegno che piace a Dio che è Padre).
L’augurio che faccio è che fra qualche mese, tutti noi, guardando i nostri ragazzi e giovani possiamo esclamare: “ora c’è di più!” Avremo modo di ringraziare il Signore con gioia per i “miracoli” che avrà fatto in loro (e sicuramente anche in noi!) servendosi delle nostre povere forze.
Siamo già partiti, non fermiamoci!
Fraternamente
don Giorgio

PS. Alcune di queste intuizioni sono emerse dall’incontro con i Genitori Animatori del CIC 2 e CIC 3